Fabio Pagano: “Marketing automation e privacy 'unite' da SitoVivo"

Viaggio tecnologico con il CEO della prima Suite italiana che protegge i dati degli utenti grazie a server nazionali e software sincronizzati

Fabio Pagano è CEO di SitoVivo
Fabio Pagano è CEO di SitoVivo

Non sempre nel Sud d’Italia, le cose vanno male come dicono.
Non è detto che un giovane imprenditore, con grandi sogni e ambizioni, dopo una laurea conseguita al Politecnico di Torino, e dodici mesi alla Kungliga Tekniska Högskolan, abbreviato “KTH”, di Stoccolma, e con diverse esperienze e specializzazioni in Italia e all’estero, non possa tornare nella sua terra, “mettere radici” e dare vita a un grande progetto aziendale.
Non sempre il Sud svilisce, scoraggia, anzi, può anche diventare terra fertile in cui edificare, costruire, “innovare”.
Questa, in sintesi, la storia di SitoVivo, azienda specializzata in web marketing per web agency e business online, nata 19 anni fa con sedi a Torino e Giarre, vicino Catania, dall’intuizione, per i tempi all’avanguardia e “rischiosa”, di Fabio Pagano.
Quasi quattro lustri in cui tante cose sono cambiate, e in meglio. Dai primi passi mossi in un garage, alle fiere ed eventi nazionali sull’innovazione, dall’inaugurazione della sede di proprietà di 500 metri quadrati a Giarre nel 2009 e poi ancora ai premi e riconoscimenti, le collaborazioni solide e durature con clienti e partner, i successi raggiunti dall’intero team, all’apertura della filiale, a Torino fin dal 2003, e il Data Center a Milano.

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Una sede dei corsi organizzati dalla società SitoVivo
Una sede dei corsi organizzati dalla società SitoVivo

Fabio Pagano, come mai e perché l’idea di avviare un’attività a Catania, sua città natale?
“In realtà, fin da subito, aprimmo le due sedi (successivamente ampliate) a Torino e Giarre, nella cintura metropolitana di Catania. Il motivo ha origini un po’ lontane, dobbiamo fare qualche passo indietro nel tempo. Dopo la laurea in ingegneria informatica, conseguita con il massimo dei voti al Politecnico di Torino, pensavo che non avrei necessitato dell’abilitazione perché un informatico può lavorare anche senza questo titolo. Tuttavia, mio padre insistette, al fine di poter collaborare con lui, in ambito edilizio. Così, mi abilitai e fu una scelta utile, perché da lì a poco ricevetti il primo incarico dal Piemonte. La Regione, infatti, nel 2001 ‘reclutò’ i migliori ingegneri del Politecnico per lavorare al primo progetto di transizione digitale sui sistemi informatici nella Pubblica Amministrazione. Ai tempi, come adesso, un lavoro molto innovativo e richiesto dalla Comunità Economica Europea. Così divenni responsabile del progetto. Con il mio team seguivamo appunto i processi di informatizzazione dei sistemi per gestire l’iter dei finanziamenti pubblici alle imprese in tutto il territorio della Regione Piemonte. Un lavoro che fece da ‘apripista’ alle altre Regioni: divenne un modello da imitare e replicare e ottenne un importante riconoscimento da Bruxelles al Convegno ‘Le Briglie della Chimera’ nel 2002. Con la collaborazione di tre analisti funzionali del Lazio, Piemonte e Toscana, realizzai il primo sistema per dare finanziamenti pubblici alle imprese. Così mi chiesi: ‘Perché non garantire un supporto informatico al business delle imprese anche online? Perché non aiutare privati e imprenditori in questo difficile percorso di digitalizzazione, che può offrire innumerevoli vantaggi?’ Così, da una parte spronato dalla mia esperienza come informatico e dall’altra dal mio amore per il marketing e il mondo online, in principio iniziai ad aiutare negozi locali ed imprese, ad esempio le videoteche, nelle vendite sulla Rete, quando Google non esisteva nemmeno”.

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Lo staff della società SitoVivo di Torino e Giarre (Catania)
Lo staff della società SitoVivo di Torino e Giarre (Catania)

Quale fu il momento decisivo della sua avventura imprenditoriale?
“Dal connubio tra informatica e marketing, nacque SitoVivo. Scoprii che marketing comportamentale significava ‘emozionare’ le persone, con offerte personalizzate, basate su abitudini, interessi e desideri, di ciascuno di loro, e che potevo farlo in modo automatico online. Con esperienze al Nord, nel pubblico e altrettante nel settore privato (a titolo d’esempio consulenza e/o formazione per Olivetti Ricerca, Infocamere di Padova, e-commerce nazionali di vario genere) sentivo il bisogno di riscatto: stravolgere l’idea che in Sicilia fosse impossibile creare un progetto aziendale a lungo termine e impiegare collaboratori sia al Nord quanto al Sud. Così assunsi siciliani e piemontesi, contemporaneamente, e diedi vita a ‘SitoVivo’. La mia prima idea di impresa. Quindi, tornando alla sua domanda del come mai e perché decisi di investire al Sud rispondo in tre punti. Prima di tutto, per il mio sfrenato amore per il marketing e per la possibilità di ‘regalare emozioni’ e cogliere i veri interessi, bisogni e necessità dei clienti. In secondo luogo, per le competenze sviluppate nell’ambito dell’intelligenza artificiale, e della sicurezza informatica: metodi e sistemi, da me studiati, già fin dal ’94 a Stoccolma. Infine, per il mio profondo desiderio di riscatto e di supporto sociale verso la Sicilia, terra in cui sono nato. ‘Anche al Sud si può, e si deve fare impresa’, tanto da ricevere una lettera d’encomio ‘per l’importante apporto culturale e tecnologico dato all’Italia’ al Primo Convegno SitoVivo nel catanese nel 2009, da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, il MIUR”.

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SitoVivo vanta una storia quasi ventennale. Ha all’attivo due sedi operative e un data center a Milano. Quali sono i punti di forza dell’azienda?
“Prima di tutto chiariamo la funzione e il ruolo dell’azienda. SitoVivo non è solo un software per la marketing automation, per l’invio email o per le statistiche sul sito, per creare pagine/siti o per le automazioni. È un partner tecnologico, che offre strumenti per aiutare e supportare le web agency e i titolari di siti web, velocizzando, automatizzando e arricchendo le loro consulenze o i loro business online. È un partner commerciale che aiuta le web agency a distinguersi dalla concorrenza, fidelizzare e acquisire nuovi clienti, dando valore aggiunto ai propri preventivi. Siamo partiti da un garage, in prestito, oggi vantiamo le due sedi di proprietà a Giarre (500 metri quadrati), Torino (150 mq) e il Data Center al MIX di Milano (con cloud distribuito sulle tre ‘location’ geografiche). Una grande soddisfazione personale. Sicuramente il nostro punto di forza è che siamo stati i primi a inventare il concetto di ‘suite di strumenti integrati’ e di metodo ‘one to one’. Siamo la prima Suite italiana, che iniziò il suo percorso partendo da un progetto per i tempi altamente innovativo, adesso usato da tutti. Cos’è il metodo ‘one to one’? Oggi è sulla bocca di tutti e vuol dire “personalizzare” la comunicazione w l’offerta tra l’ente o impresa che offre, vende prodotti o servizi e l’utente o cliente, tra chi propone o vende e chi riceve o acquista, sia online che offline. Cogliere i reali interessi del cliente, in Rete, come se acquistasse in un negozio fisico di fronte agli occhi attenti di un commesso che consiglia ‘su misura’. Ovviamente in questo processo entra in gioco il delicato concetto di privacy, oggi più che mai, dopo che il Garante per la Protezione dei Dati Personali, anche in Italia, in analogia con i suoi colleghi europei, ha considerato, per dirla in breve, illecito e pericoloso l’uso di Google Analytics (e di qualunque altro software che esporti dati personali fuori dalla UE), sui siti europei e italiani”.

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Un collage realizzato da Fabio Pagano con immagini delle sue città di riferimento: Catania, Torino e Stoccolma
Un collage realizzato da Fabio Pagano con immagini delle sue città di riferimento: Catania, Torino e Stoccolma

Quali sono le principali differenze nello stile di vita fra Catania e Torino e fra queste ultime e Stoccolma: fra le metropoli in cui ha vissuto, ciascuna città che cosa potrebbe insegnare all’altra?
“Se parliamo di università nelle tre città ho avuto modo di verificarlo, parlerei di un alto tasso di ‘teoria’ all’Università di Catania, una via di mezzo al Politecnico di Torino, e un taglio molto più pratico, spesso legato alle imprese, a Stoccolma. Se parliamo di stile di vita, certamente il clima, il sole ed il calore condizionano moltissimo le persone, che ovviamente sono più predisposte ad essere socievoli al Sud, rispetto al Nord Italia, e all’estremo in Svezia, dove il ‘vero’ gelo è appunto nelle persone. Potrei raccontare diversi aneddoti: uno tra tanti, la ‘legge non scritta’, che mi sono immaginato esistere in Svezia, che ‘impedisce’ ai viaggiatori di parlare sulla metropolitana di Stoccolma. In dodici mesi in Svezia sono riuscito a parlare per ben tre volte sulla metro, e tutte e tre le volte me ne sono pentito. A parte la differenza comportamentale della gente, è chiaro che Torino e Catania e Stoccolma, sono tre città completamente diverse. Catania risente della mentalità ‘siciliana’, poiché i tempi e i modi sono coerenti con i ritmi. Tutto cambia, anche la comunicazione, e di conseguenza lo stile di vita. Un esempio relativo al ‘tempo’: gli appuntamenti a Catania si pongono in orari ‘orientativi’: ‘ci vediamo alle 9 o 9 e 30’, e molto spesso la gente arriva entro le 10… Gli appuntamenti a Torino sono tali per cui se ritardi di 10 minuti, potresti trovare chi ti è venuto a prendere in macchina che è già andato via, come se pensasse che gli avessi dato buca. A Stoccolma, l’orario, è preciso al minuto e al secondo: probabilmente, ciò è anche in fase con il clima: se attendessi un bus alle 10:05 e fosse in ritardo a -25 gradi Celsius, rischieresti il congelamento… Una granita, rilassato la mattina, un cappuccino fugace, una robusta colazione in stile anglosassone, e si inizia la giornata rispettivamente a Catania, Torino e Stoccolma. Il cibo, l’intensità della vita, le amicizie, il lavoro, il tempo libero, sono tutte decisamente dipendenti da mentalità diverse e abitudini diverse. Ma non si corra il rischio di equivocare: tutto il mondo è paese: ci sono persone puntuali ed efficienti in tutte e tre le città, così come persone svogliate e ritardatarie ovunque. Ci sono inefficienze o infrastrutture ottime sia a Torino che a Catania, anche se spesso è facile lamentarsi e trovare una spiegazione per giustificare i nostri insuccessi. È indubbio che a Stoccolma e in nord Italia ci siano in media più opportunità lavorative, più imprese e imprenditori, di quanti non ce ne siano a Catania. Ma anche in questo lo stile di vita è un ‘mezzo’ all’interno del quale ognuno si muove e può ‘inventarsi’ soluzioni, quindi anche ottime opportunità. Ad esempio, il clima ed il turismo sono delle ottime chance per Catania, un ambito in cui Torino e Stoccolma sicuramente perdono abbastanza. Certo, Stoccolma è ‘romantica’ per sei mesi l’anno: nei mesi invernali, la capitale svedese ti dà un po’ di luce fioca dalle 8 alle 10 di mattina, dopodiché hai la luna e le stelle per tutto il giorno… La neve e il vin brulé piemontese, così come la cioccolata calda, portano un certo fascino anche a Torino. Sul piano enogastronomico invece, Stoccolma non ci batte di certo: salmone a parte, i piatti tipici siciliani e piemontesi, ed italiani in genere, vincono a mani basse… Credo che aver vissuto in queste città per lungo tempo possa insegnare le opportune differenze e i vantaggi reciproci. Ma c’è una cosa che ho imparato e che suggerisco: ‘rispettare’ il luogo dove vivi o che visiti. Non esistono cose giuste o cose sbagliate, ma solo cose coerenti con le mentalità, gli usi e i costumi. Viaggiare apre la mente, ed essere consapevoli che esistono differenti modi di vivere aiuta anche l’innovazione, riportando in un luogo diverso, riadattandole, consuetudini e modi di vivere di città diverse”.

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Un collage realizzato da Fabio Pagano sull'amore per il mare, frequentato a diverse età e in differenti luoghi
Un collage realizzato da Fabio Pagano sull’amore per il mare, frequentato a diverse età e in differenti luoghi

Quando non è impegnato nelle attività lavorative, come trascorre il tempo Fabio Pagano? Ha hobby o interessi alternativi all’informatica?
“Premesso che sono sempre stato studioso di qualunque cosa colpisca la mia curiosità, marketing o informatica in primis, leggo molto, adoro il cinema, le escursioni in montagna, anche a cercare funghi e respirare aria buona così come le gite al mare, o a pescare, magari concedendomi un weekend fuori o nelle capitali europee. Per fortuna, Catania è sia ai piedi dell’Etna che affacciata sul mare. Ho avuto anche modo, di tanto in tanto, di prestare al sociale il mio tempo, dando supporto alle associazioni imprenditoriali, sia al Nord che al Sud, per aiutare la cultura di ‘crearsi un lavoro’, dell’innovazione e di un ‘aggiornamento’ continui. Non manca giorno che io non cerchi di promuoverla in qualunque contesto io mi trovi. Amo viaggiare e spesso cerco di coniugare la vita professionale con quella personale, cercando di visitare i dintorni delle località dove magari seguo o tengo corsi di formazione o fiere. È stato il caso del Messico per un mese nel 2008, quando è partita la nostra prima partnership. Da giovane sono stato boy-scout, collezionavo francobolli, ho giocato a tennis, ping-pong, calcio, baseball: tutte attività che ho dovuto drasticamente ridimensionare visti i miei maggiori impegni di studio, prima, e di lavoro, poi, e le crescenti responsabilità aziendali e professionali. Non si può far bene tutto, se non gli si dedica il giusto tempo. Ciononostante, sono rimasti scolpiti a lettere d’oro sulla porta del mio cuore e del mio cervello i valori del sociale, del ‘gioco di squadra’, della lealtà, dell’ordine, della competitività etica sotto la forma del ‘fair play’…”.

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L'imprenditore Fabio Pagano in diversi momenti della sua lunga attività scout, carta di tornasole dell'attenzione al prossimo
L’imprenditore Fabio Pagano in diversi momenti della sua lunga attività scout, carta di tornasole dell’attenzione al prossimo

Nel corso della sua carriera, quale è stata la più grande innovazione che ha avuto modo di constatare o toccare con mano?
“Credo di aver vissuto molte innovazioni, sia da utente, sia da umile ‘inventore’, con estrema curiosità. Da inventore e imprenditore, mi sono sempre chiesto come poter risolvere in un modo migliore i problemi del mercato. Da utente, sono sempre stato come mia nipote di sette anni, chiedendomi sempre ‘il perché delle cose’. Sono certo che Internet è stata la maggiore, in termini d’impatto sulle nostre vite, tra tutte le innovazioni cui ho assistito, sulla quale ho fondato gran parte delle mie attività professionali, basate su questa grande rete di comunicazione, che ormai diamo per scontata. Certamente anche l’avvento dei dispositivi di telefonia mobile ha avuto un forte impatto sulle nostre attività quotidiane. Ricordo con estremo piacere e con lo stupore di un bimbo di sei anni sia il passaggio dal telefono a gettoni al primo cellulare, sia la prima email, sia il primo ‘talk’, una primordiale chat con la quale riuscivamo a inviare e ricevere ‘stringhe di caratteri’ in bianco e nero, nella prima fase di Internet, tramite le Università di Torino e Stoccolma. Ho assistito, con estrema felicità, all’avvento della banda larga, che ha segnato un’ulteriore fase in cui la tecnologia ha supportato la parte grafica e multimediale, e senza dubbio il futuro, nonché il mio passato e presente professionale, ha visto la nascita dell’Intelligenza Artificiale, destinata ad essere e rimanere compagna a supporto dell’automazione della nostra vita e delle nostre decisioni. Sono però convinto che alla domanda iniziale su quale sia stata la più grande innovazione che ho avuto il piacere e l’onore di constatare e toccare con mano, la risposta da dare sia necessariamente un’altra. La madre di tutte le innovazioni, a mio modesto parere, è costituita dall’unione tra il cervello e il cuore. Con la testa di Galileo Galilei e Cartesio potremmo seguire il metodo scientifico, quindi il cervello; osservando Michelangelo e la perfezione della ‘O’ di Giotto, potremmo seguire il cuore e la creatività. Mi rendo conto che la più grande innovazione nasca, praticamente sempre, dalle nostre passioni e dalla nostra razionalità, in cui la parte scientifica e quella creativa sono capaci di innovare, e di trovare soluzioni più semplici a problemi via via sempre più complessi. Ma c’è una cosa che cuore e cervello, uniti insieme, devono entrambe fare per una buona innovazione: cambiare il mondo, con coraggio e determinazione. E per usare le parole di Steve Jobs, nel famoso spot ‘Think Different’ di Apple: (…) ‘I folli, gli anticonformisti, i piantagrane, tutti coloro che vedono le cose in modo diverso’ (…) ‘Potete citarli, essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità, e mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio, perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero’ (…)”.

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La sede di SitoVivo a Giarre, in provincia di Catania
La sede di SitoVivo a Giarre, in provincia di Catania

SitoVivo assicura quindi al 100 per cento, in modo quasi maniacale, la protezione dei dati del cliente. Come?
“Lo fa attraverso un sistema unico, centralizzato ed integrato, o meglio una ‘sincronizzazione’ di tutti i software fra loro, e così anche dei dati dell’azienda e dei suoi clienti. Spesso nel mondo del marketing accade che i sistemi non siano integrati. Le web agency o i titolari di siti web, comprano pacchetti distinti: un sistema si occupa delle email, uno gestisce i clienti, eccetera. Manca cioè una comunicazione ‘univoca’ tra l’azienda e il suo utente finale. Affidandosi al nostro sistema, l’azienda può lavorare serenamente. Abbiamo inventato il primo ‘Consenso Unificato al GDPR’. Invece che fornire un’accozzaglia di informative sulla privacy, consensi ai cookie, banner, e via dicendo come fanno in tanti, noi, invece, li rendiamo coerenti in modo automatico alle scelte marketing del cliente all’interno della Suite SitoVivo, senza costi aggiuntivi di integrazione. I canali con cui si comunica con il cliente, in automatico, sono già sincronizzati e coerenti con le informative privacy e i consensi acquisiti dai form per le email, dai banner, dalle App, eccetera, c’è un flusso ‘unificato’ di dati che resta però ‘interno’ e quindi protetto e coerente in tutte le parti della suite, a prova di errore umano. Informativa incoerente con il ‘dietro le quinte’ di che cosa fa il cliente (titolare del trattamento) o l’agenzia (responsabile del trattamento) è spesso, purtroppo, motivo di provvedimenti sanzionatori da parte del Garante per la Protezione dei Dati Personali. In SitoVivo, invece, nessuna dispersione dei dati, senza necessità di ulteriori sincronizzazioni, e massima coerenza tra dichiarazioni rese nelle informative e come si trattano i dati, che vuol dire, in sintesi, massima tutela della privacy, in modo automatico”.

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Il logotipo di SitoVivo
Il logotipo di SitoVivo

Ci spiega meglio come funziona questo sistema?
“Allora, partiamo dal presupposto che SitoVivo eroga i propri servizi tramite un proprio ‘cloud’, utilizzando al 100 per cento server di sua esclusiva proprietà, senza affidarsi a subfornitori o cloud di terze parti (fuori EU, spesso statunitensi, ‘pericolosi’ secondo il GDPR, all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee che ha invalidato il Privacy US Shield, il 16 luglio 2020). Già questo significa che i dati dell’utente vengono trattati soltanto in territorio italiano. Il nostro Data Center principale è al MIX di Milano, centro nevralgico di internet in Italia, accanto a server di grandi aziende milanesi, come Il Sole 24 Ore o il Corriere della Sera, eccetera. Un lavoro che quasi nessuna software house garantisce, perché è molto più semplice affidarsi a service su cloud esterni, come quelli americani. In questi ultimi casi, però, c’è il rischio altissimo che i dati dell’utente siano resi accessibili, illecitamente, in contrasto con il GDPR europeo, all’Intelligence USA, in base a normative come, ad esempio, il Cloud Act. Ripeto: con il nostro sistema si offre una massima protezione e integrazione dei dati. Anche se la Corte di Giustizia, nel 2020, ha dichiarato illegale l’esportazione fuori EU dei dati personali di utenti europei su cloud USA, a prescindere dalla collocazione geografica dei server, invalidando di fatto il patto di fiducia tra UE e USA, ancora adesso sistemi come Analytics, CRM, Email Marketing di aziende americane o che usano cloud statunitensi, vengono utilizzati e quindi si ha un rischio concreto di possibile diffusione illecita di dati personali, a meno di seguire le complesse e costose, attività richieste dalle Raccomandazioni dell’EDPB, il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati, sull’esportazione dei dati fuori dalla EU. Direi che è anche questo aspetto che ci distingue da altre ‘software house di marketing automation. Oggi, la questione della privacy è diventata un campo molto, molto delicato: quindi il mercato ci cerca, oltre che per automatizzare ed ottimizzare il proprio business, anche perché abbiamo gli strumenti giusti per mettere al riparo le aziende da eventuali problemi legali. Siamo la prima Suite di marketing ‘comportamentale’, che offre al cliente un patto di fiducia e di attenzione alla liceità dei dati”.

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Il seminario organizzato dalla società SitoVivo a Giarre (Catania) nel 2021
Il seminario organizzato dalla società SitoVivo a Giarre (Catania) nel 2021

Guardando al futuro, quali sono i progetti di SitoVivo?
“Il nostro tipo di lavoro implica di per sé il concetto di evoluzione nell’innovazione, con focus sul digital marketing. Quindi continueremo in questa direzione. Nel 2020 abbiamo creato il primo sistema di ‘Visual Marketing Planner’, una progettazione, che ha una parte sia visuale che contenutistica. Un prodotto mai inventato prima, che offre un connubio tra componente progettuale visuale, contenuti email e pagine, accessibili con un click del mouse, e un sistema di analytics individuale, che profila gli utenti, che hanno dato il consenso a farlo (registrando una prova certa in caso di eventuali ispezioni del Garante Privacy). Due principi cardine del GDPR europeo: ‘Privacy by Design’ e ‘Privacy by Default’, che sono state rese, in questo modo, ancora più evidenti, a colpo d’occhio, in un quadro d’insieme, nel progetto visuale integrato. Continueremo poi a aggiornare, le nostre aziende clienti e partner, formandole e/o informandole incessantemente, ed a garantire loro strumenti, servizi all’avanguardia, rispetto alla concorrenza, che possano agevolarle sempre di più nella gestione dei loro business online ed e-commerce. Grazie ai nostri sistemi automatici, aiutiamo i clienti a ‘snellire’ molti processi a supporto decisionale, che poi è uno degli obiettivi per cui nasce il concetto stesso di intelligenza artificiale. Con l’automazione eliminiamo quei processi ‘stupidi’, ripetitivi, che fanno perdere soltanto tempo e denaro all’azienda. Se c’è qualcosa di ripetitivo da fare è meglio che a farlo sia una macchina, un software, non il dipendente o l’impiegato. Il personale deve sfruttare le sue competenze, per essere più efficiente. Ecco SitoVivo fa proprio questo: semplifica il lavoro del personale dell’ufficio marketing e supporta (ed automatizza) le decisioni di business dell’impresa. Quindi non togliamo lavoro, ma ne creiamo di nuovo, al fine di andare avanti, evolverci e così stare sempre al passo con i tempi. Ad esempio, grazie al concetto di impresa 4.0, sono nate tantissime nuove figure con un livello molto alto di specializzazione. Quindi il nostro futuro è certamente nell’Intelligenza Artificiale e nel CRM, visto che tecnicamente, anche per via della privacy, si stanno via via perdendo dati di digital marketing essenziali al business, e che, lecitamente, cercheremo ‘consenso informato’ alla mano, come richiede il GDPR, di recuperare quanti più dati possibile a supporto decisionale automatizzato al business delle imprese online, e collegando anche i comportamenti off-line, dove sono presenti…”.

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Lo staff della società SitoVivo di Torino e Giarre (Catania)
Lo staff della società SitoVivo di Torino e Giarre (Catania)

Quindi anni ricchi di soddisfazioni per il suo team: avete ottenuto riconoscimenti?
“Diversi certamente, molti nell’ultimo periodo in ambito privacy e per i Fondi Pubblici d’Impresa 4.0 e Formazione 4.0. Ciò per le tecnologie in cui siamo esperti: Intelligenza Artificiale, Big Data Analytics, Cloud, CRM, E-commerce, Smart Working). Dal 30 agosto 2022 sono stato selezionato ed inserito nella lista degli esperti tecnici e legali dello European Data Protection Board (EDPB), e sarà per me un onore supportare i Garanti Privacy di ogni Stato Membro dell’Unione Europea a supporto di eventuali ispezioni, modifiche al GDPR, linee guida o raccomandazioni, e consulenze su questo tema, riferendo, se richiesto, al Parlamento Europeo. Un importante riconoscimento, dal titolo ‘Motori di Futuro’, che abbiamo ottenuto nel 2019, è arrivato da parte dell’associazione CNA nazionale a Palermo ‘per capacità tecnica ed efficienza organizzativa e per innovazione radicale e incrementale’. ‘Radicale’, perché con i nostri sistemi abbiamo inventato qualcosa che ha cambiato le abitudini del mercato, in breve, SitoVivo Suite rappresenterebbe una ‘disruptive technology’ (una innovazione che altera significativamente il modo in cui i clienti, i mercati, i business operano), ‘incrementale’ perché abbiamo portato innovazione sul mercato, migliorandolo. E questa è una grande soddisfazione per un imprenditore italiano, sopratutto del Sud, e spero possa trasmettere fiducia agli altri miei colleghi, che hanno deciso di investire in questa terra. SitoVivo, inoltre, è stata selezionata ed inserita, insieme a partner universitari, in uno dei 13 European Digital Innovation Hub italiani (EDIH), con ‘Artes 5.0 – Restart Italy’, progetto che ha vinto la call europea per i Fondi Pubblici per l’Innovazione a Bruxelles. Gestiremo i fondi pubblici stanziati dall’Unione Europea, principalmente per progetti di alta innovazione e digitalizzazione e la green economy, insieme ai nostri partner toscani (tra gli altri, la Scuola Normale e ‘Sant’Anna’ di Pisa, tra le eccellenze dell’Intelligenza Artificiale in Italia) e il nostro partenariato ‘Sikelia’, con le Università siciliane, il CNR di Catania, e la Regione Siciliana, ha, inoltre, l’esclusiva per i fondi pubblici del territorio. Per noi è un grandissimo onore: non siamo un polo universitario, né un centro di ricerca, quindi è sicuramente un riconoscimento prestigioso, che fornirà l’opportunità ai nostri clienti e partner di ottenere, per i propri progetti, notevoli percentuali ‘a fondo perduto’…”.

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Una simile realtà dovrebbe avere anche grandi agganci anche all’estero…
“SitoVivo è ormai radicato nel territorio siciliano e nazionale e gode di una notevole fama, ma parla anche spagnolo e inglese. Dal 2008, infatti, siamo presenti anche in altri Stati, come il Messico e vendiamo già i nostri servizi in Svizzera, USA, e in altri Paesi, e contiamo, sopratutto grazie alla nostra tecnologia, consolidata da 20 anni di esperienza e passione, di supportare ancora più clienti e partner fuori Italia, cercando, orgogliosamente, di esportare i principi della qualità del vero Made-in-Italy, anche in ambito hi-tech”.

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