Guest posting: cosa sono, come trovarli e come evitare problemi

Per una buona linkbuilding-strategy:


I guest-post, come dice la parola stessa sono degli articoli scritti che vengono ospitati da altri siti web che non sono appunto di tua proprietà. Inoltre i guest-post fanno parte di una delle strategie più importanti di link building e servono per dare visibilità al contenuto del tuo sito web, privilegiando una o più parole chiavi.

Come e dove trovare le idee per scrivere nel marketing

Quali sono i vantaggi di un guest post?

Principalmente il motivo importante per cui si scrive un guest post è quello di ricevere un link in entrata da un sito a tema col tuo. Infatti, una cosa fondamentale, è proprio ricevere link in ingresso da portali che trattano lo stesso argomento, altrimenti verrebbe sminuito il link, perdendo valore nella migliore delle ipotesi.
A volte la finalità di un guest post non rimane solo quella di lavorare intorno ad una strategia di link building, ma anche farsi conoscere dal pubblico del sito ospitante, sopratutto, se quest’ultimo, ha un buon trust.

Il futuro dei social media fra opportunità e pericoli…

Come e dove trovare siti che possono ospitare guest post.

Questa fase preliminare è forse quella più impegnativa e lunga, poiché richiede parecchia pazienza e tempo. Ti dò 3 dritte per poter scrivere degli articoli su altri portali:

Fare marketing e branding con il metaverso: perché è sempre più importante?

Dritta 1 – I portali automatici

Pensa a dei termini generici legati al tuo business e mettili in nota. Ipotizziamo che tu venda strumenti musicali, nel tuo blocco note scriverai: strumenti musicali, chitarre, pianoforti, musica, strumenti musicali, flauto, batteria, ecc

Ora, aprendo Google, nel campo di ricerca andiamo a scrivere:

  • strumenti musicali “pubblica un articolo”
  • strumenti musicali “guest post”

Inserendo nella ricerca di Google strumenti musicali “pubblica un articolo” oppure “guest post”, Google fa una ricerca dei siti dove trova strumenti musicali, ma che al loro interno è presente la parola pubblica un articolo, oppure guest post.

Onestamente ti puoi sbizzarrire, inserendo tutte le combinazioni che ti vengono in mente e che più desideri per trovare siti che appunto possono ospitare un tuo post. Te ne elenco qualcuno:

  • strumenti musicali “pubblica un articolo”
  • strumenti musicali “scrivi un articolo”
  • strumenti musicali “scrivi per”
  • strumenti musicali “pubblica il tuo articolo”
  • strumenti musicali “collabora con noi”
  • strumenti musicali “inserisci un post”
  • strumenti musicali “scrivi un post”
  • strumenti musicali “guest post”
  • strumenti musicali “guest blogging”
  • strumenti musicali “invia articolo”
  • strumenti musicali “contribuisci”
  • strumenti musicali “aggiungi un articolo”

…poi ancora…

  • chitarre “pubblica un articolo”
  • chitarre “scrivi un articolo”
  • ecc

Quindi anche per altri temi, come per esempio la pesca, quindi:

  • pesca “pubblica un articolo”
  • pesca “scrivi un articolo”
  • pesca “guest post”

Può capitare che su alcuni portali sia presente un sistema automatico dove ti dà la possibilità di inserire il tuo articolo senza dover contattare il webmaster o proprietario del sito. Alcuni siti pubblicheranno immediatamente il tuo articolo, altri dovrai attendere i tempi di approvazione. Questo tipo di siti, onestamente, sono quelli che preferisco perché svolgi il lavoro dinamicamente e in modo fluido.

Se invece non è presente alcun sistema automatico ti toccherà contattare il webmaster.

Verso la comunicazione dati “quantistica” per entanglement

Dritta 2 – Contattare il webmaster

Trovato un blog dove non c’è un sistema automatico di caricamento dell’articolo, dovrai contattare il proprietario del sito. Ti scrivo qui un modello di mail che uso in questi casi (personalizza il contenuto che trovi all’interno delle parentesi quadre):

“Buongiorno Sig. [nome proprietario],
mi chiamo [tuo nome] e collaboro con l’azienda [nome azienda]. Sono un blogger come lei, anch’io mi occupo di [ settore a cui appartieni ] e da diverso tempo seguo il suo blog. L’ho sempre trovato molto interessante e in linea con i temi affrontati sul sito [ tuo sito ].

Mi piacerebbe condividere con lei dei post su argomenti vicini al suo, chiedendole gentilmente la disponibilità di poter inserire un link verso il nostro sito e qualche riga nella nota biografica, giusto per far capire ai suoi lettori che sono un guest poster.

Se le può interessare ho già pronta una serie di articoli su questo argomento:

titolo uno
titolo due
titolo tre
titolo quattro
titolo cinque

A me interessa farmi conoscere un po’ di più e se gli articoli saranno di suo gradimento (lo spero ) le posso inviare regolarmente degli articoli su questo tema.

L’unica cosa che le chiedo come cortesia è di lasciare un link che inserirò nell’articolo che le manderò e la bio con il mio nome e quello del sito.

Spero di sentirci presto e di iniziare una collaborazione con lei.

Un saluto,
[ tuo nome ]”

Ti anticipo già qualche comportamento abbastanza tipico: non risponderà; risponderà dicendo che sei molto gentile, ma non gliene frega niente del tuo articolo; accetterà ma alle condizioni che ovviamente detta lui, come per esempio lunghezza, tematicità, contenuto, case history da riportare e, siccome è gratis, ti darà la sua disponibilità ma con il rel=“nofollow”.

Cosa sarebbe il rel=“nofollow” ?

Come già spiegato in altri articoli, quando un link è inserito in un post, passa juice, ovvero la pagina sorgente fornisce una certa quantità di juice alla pagina di destinazione. Questo quando il link rispecchia una sintassi tecnica normale come questa:

<a href=“sito-destinazione.html”>parola chiave</a>

ma quando è presente una sintassi tipo questa:

<a href=“sito-destinazione.html” rel=“nofollow”>parola chiave</a>

la quantità di juice che viene distribuita è inferiore.

In uno scenario complessivo non è completamente sbagliato avere dei link con rel=“nofollow”, così Google farà ancora più fatica a capire che, dietro, è presente uno schema link di manipolazione.

Come ottimizzare una pagina web

Dritta numero 3 – Compra i guest post

Il mercato di link è molto florido e i venditori di link sono davvero molti. Spesso la stessa persona è proprietaria di una rete di blog, di conseguenza, con la stessa persona puoi avere già una distribuzione link ben definita e cospicua. Vuoi un esempio di dove avvengono queste trattative? Ecco qui http://www.alverde.net/forum/comprare-o-vendere-links-online/

Questa soluzione è a mio avviso una delle migliori, in quanto, puoi trovare dei link da siti davvero autorevoli, che non detteranno chissà quante condizioni e sopratutto non inseriranno il link rel=“nofollow”.

Che caratteristiche deve avere un sito attendibile per i guest post?

Che caratteristiche ha un sito non attendibile per i guest post?

  • troppo generico
  • generico e di scarsa qualità
  • contenente link in uscita rel=nofollow
  • non autorevole

Altro aspetto da tenere presente quando compri un guest post

Da Velvet Media e Anothereality il… Metaverso per le PMI

Primo aspetto

Quando compri un guest post devi stare attento alla distanza dello stesso dalla home page, se sarà linkato dalla homepage e in quale categoria sarà ospitato. Questo è fondamentale! Perché più un articolo è vicino alla home page e linkato dalla home page, più questo avrà valore, perché subirà una maggiore spinta. Oltre ovviamente ad esserci correlazione tematica dei links interni che puntano al tuo guest.

Per verificare questo aspetto puoi usare alcuni software di crawling come Screaming Frog piuttosto che Xenu, piuttosto che Inspyder.

Scrivere per il marketing: stile del copy e identità del brand

Secondo aspetto

Quando viene pubblicato il tuo guest sul blog del venditore fai una verifica con i software sopra citati e controlla se i link in uscita hanno una dicitura tipo “pubbli redazionale”, “articolo promozionale”, “contenuto sponsorizzato”, “contenuto pubblicitario”, ecc ecc. Qualora fossero presenti queste voci contatta immediatamente il contatto del link e fagli togliere l’articolo oppure rendilo nofollow. Questo perché potrebbe essere un campanello di allarme per i quality rater di Google.

Luxury brand e social media: può ancora funzionare la relazione?

Consiglio Conclusivo

Come già detto in questo articolo la cosa più importante quando vuoi lavorare su una campagna di link building per te o per un cliente è sempre quella di creare una rete di contatti e collaborazioni valide e serie. Ti consiglio di avere sempre, o quasi sempre, a che fare con persone che sono “abituate a vendere link”, in modo da ridurre al minimo gran parte dei problemi. Avventurarsi non è mai buona cosa, sopratutto nella link building.