SEO Amazon? Per vendere di più (però senza farsi bannare)

SEO Amazon? Per vendere di più (però senza farsi bannare)

Le norme cui sarai sottoposto vendendo sulla piattaforma di Jeff Bezos possono insegnare qualcosa su come gestire il tuo eCommerce proprietario

Le regole a cui sarai sottoposto vendendo su Amazon possono insegnarti qualcosa su come gestire il tuo eCommerce proprietario
Le regole a cui sarai sottoposto vendendo su Amazon possono insegnarti qualcosa su come gestire il tuo eCommerce proprietario

La scorsa settimana abbiamo parlato di quanto può essere utile strutturare in ottica SEO le pagine prodotto che compariranno su Amazon. Se è vero che l’off page è a carico del marketplace di Bezos, tutto quello che si può fare on page è a carico tuo, e di quello che decidi di scrivere.

In questo secondo approfondimento andiamo a vedere come la Amazon SEO può aiutarti a fare la differenza senza per forza pagare per le inserzioni. C’è poi un altro vincolo importante da rispettare quando si scegliere di adoperare Amazon: stare alle sue regole, e dunque non farsi bannare.

Se cerchi un prodotto specifico, spesso salti Google e vai direttamente su Amazon. Possiamo considerarla una verità assoluta e non per questo andremo a sminuire l’importanza della SEO che, di fatto, è un insieme di strategie per l’ottimizzazione sui motori di ricerca. Tutti i motori di ricerca, e non solo Google.

Si può fare un’efficientissima SEO direttamente su Amazon?

Il logotipo di Amazon
Il logotipo di Amazon

Amazon: come realizzare una pagina prodotto che converte?

Il lavoro da fare su Amazon non è tanto diverso da quello che dovresti seguire nelle schede prodotto del tuo eCommerce personale. Chi si occupa di SEO si Amazon deve dunque conoscere l’importanza delle keyword mirate, coerenti e presenti in tutte le parti di testo che contano, dal titolo alla descrizione, passando per l’elenco puntato.

Insieme a tutti quegli elementi strutturali che andrebbero a premiare anche altri eCommerce, Amazon porta con sé una struttura tutta nuova per quanto riguarda il trattamento del cliente. Insomma: il marketplace premia il miglior rapporto tra cliente e azienda, e posiziona ai primi posti della sua SERP i prodotti che arrivano dai rivenditori che sa gli faranno fare bella figura.

Non si tratta solo di mettere in vendita prodotti di qualità, dunque, ma anche di intrattenere rapporti con i clienti che fanno domande, si informano e recensiscono. Le schede prodotto chiare aiutano senz’altro a fugare i dubbi principali sul prodotto ed evitano malintesi.

Quante volte abbiamo letto una recensione su Amazon in cui il cliente lamentava delle dimensioni troppo piccole di un oggetto ricevuto, quando le misure erano chiaramente scritte nella scheda? Ecco, se questo genere di malintesi si crea in presenza delle informazioni, prova a immaginare cosa potrebbe succedere se il tuo prodotto ne fosse sprovvisto.

La comunità di Amazon è attiva e non ha paura di dire la sua quando si parla di prodotti. Si aspetta che il venditore sia presente e risponda alle domande in maniera veloce, rapida e chiarificatrice.

Il tuo obiettivo è quello di mettere al centro il cliente in un modo non dissimile da quello che fa Amazon. Sì, lo stesso Amazon che nel suo business model, da anni, ha ridotto drasticamente i costi pubblicitari per investire nella customer care e nella user experience.

Vendere sul marketplace più famoso del mondo significa ottenere una vetrina eccellente per i propri prodotti, e arrivare a scoprire il potenziale della propria comunicazione anche più in fretta di quanto non sia possibile attraverso altri mezzi. Quando si va così veloce, è facile commettere errori. Si può essere bannati da Amazon? Sì.

Amazon lancia “Made for You”, abbigliamento su misura per tutti

Un dipendente di Amazon incaricato della formazione nella sede di Seattle
Un dipendente di Amazon incaricato della formazione nella sede di Seattle

Amazon: come non farsi escludere dal portale USA

Amazon, come tutti i luoghi digitali che si rispettino, ha le sue regole da rispettare se non si vuole essere buttati fuori, sprecando così tempo e risorse preziose. Le indicazioni generali, in realtà, non hanno nulla di straordinario o innovativo.

La prima buona regola è quella di evitare di proporre truffe o scrivere falsità nella scheda prodotto. Le bugie hanno le gambe corte, specialmente su Amazon dove la gente non te le manderà a dire. Un recensione negativa può segnare in maniera sensibile la performance di un singolo prodotto. Mantieni veritiere le aspettative nei tuoi testi.

Un’altra cosa che Amazon non gradisce sono le mancate risposte agli utenti. Ti sarà capitato di acquistare un prodotto sul marketplace venduto e spedito da un rivenditore privato o un’attività. Nel momento in cui il cliente ti dovesse contattare, sappi che la conversazione passerà sotto l’esame attento di Amazon, il quale non gradisce i rivenditori sgarbati. Parimenti, non ha molto in simpatia coloro che rispondono in ritardo e, peggio ancora, fanno promesse di tempi di consegna che non possono rispettare.

Le critiche degli utenti sono la linfa vitale di Amazon, e pertanto i tuoi prodotti saranno scrutinati da tanti potenziali acquirenti abituati a un alto standard di customer care ed esperienza di acquisto. Va da sé che dovrai essere all’altezza, o Amazon se ne accorgerà prima di subito, andando a penalizzare i tuoi contenuti. Perseverare in certe attività deleterie può perfino comportare un ban.

Il marketplace più famoso del mondo non può permettersi di ospitare dei “rivenditori lazzaroni” che tergiversano con i rimborsi o producono false offerte. I disservizi vengono in genere puniti con l’allontanamento dalla piattaforma. Si tratta di accortezze meno stringenti quando si lavora su un eCommerce proprietario, ma abbastanza logiche da rientrare a pieno diritto tra le best practices che dovresti adottare regolarmente anche tu.

Amazon ti paga per sapere quello che non hai acquistato presso di lui

L'opera Spheres collocata dinani alla sede di Amazon a Seattle, nello Stato USA di Washington
L’opera Spheres collocata dinani alla sede di Amazon a Seattle, nello Stato USA di Washington

Un attuale dilemma: Amazon o eCommerce proprietario?

Se si hanno le risorse e il tempo, perché non entrambe le cose? Potrebbe sembrare un controsenso, specialmente visto il tempo e la fatica necessari a mettere in piedi un negozio online. La verità è che Amazon è un potentissimo quickstart per la tua attività digitale, e opera da incubatrice per il suo sistema di vendita online. Non solo ti fornisce una piattaforma a prezzi competitivi, ma ti aiuta anche a mostrare i tuoi prodotti a quanta più gente possibile, senza attendere le conversioni del tuo eCommerce proprietario, che richiederanno più tempo.

Il tuo shop personale avrà tutto il tempo di crescere e svilupparsi, proporre modalità e scontistiche differenti rispetto ad Amazon e lavorare su un tipo di rivendita leggermente diverso da ciò che proponi al grande marketplace. Insomma: le due attività non si escludono a vicenda, a patto che tu abbia il tempo di valorizzare le inserzioni.

Sei d’accordo con noi o pensi che un eCommerce proprietario e basta sia sempre la soluzione migliore? Cosa pensi della politica di customer care di Amazon, e in che modo pensi possa insegnarti qualcosa sulla gestione del cliente? Facci sapere che cosa ne pensi.

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La griglia dei prodotti 2021 di Amazon per la famiglia
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