Innovando The Swiss Branding Company

Che cosa vuol dire fare Branding (e perché averne cura)

“Fare branding” potrebbe suonare come un'espressione vaga e inconsistente. Ma nel 2022 il successo di un'attività passa anche, e soprattutto, per la valorizzazione del brand. Vediamo allora perché focalizzarsi su questo aspetto e quali sono le componenti essenziali che hanno spinto Innovando a diventare editore di un giornale.

Dall'insegna fisica al brand digitale, un po' di storia.


Per parlare di branding e del perché, oggi più che mai, dobbiamo averne cura, è importante fare una breve premessa sul significato stesso di questa parola. “Branding” è infatti un termine recente, che nella vita di tutti i giorni non sentiamo nominare così spesso, ma che a ben vedere è sempre esistito. Il maniscalco che per le strade dell’antica Roma esponeva i suoi prezzi e l’insegna faceva in un certo senso branding. E così l’imbianchino o il traslocatore che in epoca più recente lascia in giro il classico foglietto con il suo numero di telefono replicato enne volte, pronto da staccare. Tutti noi, a modo nostro, facciamo branding, perfino quando non abbiamo ancora un brand, e cerchiamo di promuovere la nostra persona, ad esempio con l’invio di un curriculum per email. 

A cambiare, rispetto a ieri, è il ruolo che assume il brand agli occhi del potenziale cliente. È vero: possiamo ancora sperare in una bella insegna o nei nostri biglietti da visita freschi di stampa, ma questo tipo di branding deve fare i conti anche con il resto. Ovvero, con i nuovi strumenti di promozione e storytelling che gli altri brand, inclusi i possibili competitor, sfruttano via web e non solo.

Qualche esempio?


Video, dirette live, stories, reel

Il formato che va oggi per la maggiore, soprattutto fra i più giovani, è quello del video, utile – se non fondamentale – per fare branding in una prospettiva moderna e proattiva, nei social media più spiccioli come su YouTube e Vimeo.

Articoli, news, post...

l'evergreen del branding e del marketing in generale, attraverso i contenuti scritti possiamo valorizzare in maniera più o meno diretta il nostro brand, raccontandone la storia, i principi e ciò che ruota intorno al marchio (come facciamo noi stessi nel magazine Innovando)

Podcast audio...

l'ultima frontiera del branding è la condivisione di audio registrati, anche detti podcast, da ascoltare soprattutto in mobilità, tramite app per smartphone o piattaforme apposite (Podomatic, Spreaker, Anchor, giusto per fare qualche nome). Un trend in forte crescita, che promette ampi margini di sviluppo.

Innovando The Swiss Branding Company

Il branding e le sue componenti essenziali

Chi smette di fare branding per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare il tempo. (Henry Ford)

La musica insomma è cambiata: chi vuole rimanere in pista deve rinfrescare la propria immagine, essere presente nei social, creare contenuti di qualità. In una parola: fare branding. Ma quali sono le componenti essenziali di questo percorso? Su quali pilastri si basa, o si dovrebbe basare, una campagna di branding? Basta passare per il naming? Basta un’immagine coordinata? Basta un sito web?

Prima di arrivare a definire gli strumenti e le attività finalizzate alla promozione di un marchio (argomento che tratteremo nel dettaglio in uno dei prossimi articoli), conviene ragionare sulla parte teorica, scomponendo l’operazione di branding nelle sue mattonelle principali.

Queste mattonelle sono:

  • Brand positioning - il posizionamento di un marchio
  • Brand identity - l'identità del marchio
  • Brand strategy - le strategie per promuovere il marchio
  • Branding design - la grafica e l'immagine del marchio
  • Branding logo - il payoff e il logo istituzionale
  • Branding reputation - la reputazione del brand

Alcune voci possono essere considerate come sottocategorie di altre, per cui nel brand design, ad esempio, rientra il branding logo, e così nella brand strategy possiamo ricondurre anche l’elemento di branding reputation. Restano in ogni caso considerazioni relative, che non spostano l’ago della bilancia: se vogliamo fare banding (o re-branding) seriamente, dobbiamo tenere presente ciascuna di queste componenti. È dalla loro sinergia che nasce un progetto di branding – personale o aziendale – di ampio respiro e di vasta portata. Investire solo su alcuni di questi punti vuol dire costruire un brand incompleto, debole, claudicante, che potrebbe reggere i primi mesi ma poi sfasciarsi nel lungo periodo. Vale la pena correre questo rischio?

L'ebook di Innovando su branding e re-branding: gratis!

La risposta che chiude il precedente paragrafo non può che essere no. Il buon esito degli sforzi perpetrati da noi stessi come imprenditori e dal nostro team dipende anche dal lavoro di branding (o di re-branding, se vogliamo rilanciare un marchio). Sottovalutare questo lavoro, o portarlo avanti a metà, è come decidere di scalare una montagna lasciando a casa la borraccia, la bussola e i calzini di ricambio. Potremmo arrivare in vetta lo stesso, ma potrebbe volerci più tempo e più fatica. Nel peggiore dei casi, saremo costretti ad alzare bandiera bianca. Il vetta è il nostro brand, il cammino per arrivare in cima è il nostro percorso di branding. Una volta in alto, tutti ci guarderanno con ammirazione e vorranno fare affari con noi. A seconda del sentiero che avremo imboccato appariremo istituzionali, professionali, smart, eco-friendly, high tech…

Sta a noi decidere il sentiero e mantenere il passo. In questo percorso, per fortuna, non siamo soli. Professionisti e consulenti qualificati possono aiutarci a prendere il sentiero adatto, quello più consono al nostro allenamento, alle nostre aspettative, all’attrezzatura che abbiamo con noi. Un vademecum prezioso lo puoi trovare nel nostro sito, alla sezione ebook. Branding e re-branding è una guida completa per il branding della tua azienda, 30 pagine di testo e immagini per capire tutto sugli elementi portanti del branding, con esempi concreti presi in prestito dai Big del settore (da Netflix a Coca Cola). Questo ebook è disponibile in download gratuito e illimitato, senza alcun bisogno di registrarsi e condividere i propri dati (no, non è un modo subdolo per estrapolare la tua email e inviarti “imperdibili offerte”: non ne abbiamo bisogno). Basta un clic per accedere al PDF, scaricarlo in formato digitale o stamparlo. Se invece preferisci andare dritto al punto, ti consigliamo i nostri Servizi di branding per le PMI. 

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