C’era una volta un’epoca in cui ogni attività aveva corpo, cuore e testa: scendere per le strade significava avere la possibilità di intrattenersi con i commercianti, respirare la loro passione. E ora? Adesso c’è internet, c’è il web. Ed è tutto freddo, giusto? Sbagliato! Perché chi fa branding e ne ha cura diventa calore, diventa porto sicuro in un mare fatto di alternative gelide.

Fare branding non significa costruire da zero la propria immagine. No. Significa presentarla al mondo sotto la luce migliore, più bella. Non è come una foto ritoccata, ma come un make up delicato su qualcosa di già bellissimo: niente di artefatto, solo cuore, anima, missioni e valori che vengono fatti scintillare.

Per questo un marchio che si affida a chi sa fare branding è come un raggio di sole. Diventa un’alternativa calda in un luogo che prevalentemente asettico, dove sembra quasi che a vincere debba essere chi esagera, chi urla. Invece, con abilità, fantasia e creatività, il branding (fatto bene!) restituisce un’immagine del proprio marchio avvolgente e affidabile: proprio come quel commerciante di tanti anni fa, che accoglieva i clienti con un sorriso largo, pronto a seguirli nella scelta, a consigliarli, a facilitare loro la vita.

È il motivo per cui ci focalizziamo così tanto su questo aspetto, è il motivo per cui ribadiamo quanto è importante: un brand con un’immagine curata, con una buona voce, con una bella identità, si presenta al mondo intero non con l’intenzione di fare massa o di urlare, ma con il chiaro desiderio di distinguersi nel modo migliore: dimostrando la propria unicità e sottolineando la propria importanza.