Dodici consigli utili per un’etica “green” dell’arredamento

Visione e suggerimenti di una architetta d’interni e product designer da sempre creatrice di ambienti tanto confortevoli quanto ecosostenibili

La transizione ecologica è perseguibile a piccoli passi e con la collaborazione di tutti per progredire verso un’economia “green” e per lasciarsi la vecchia società consumistica e sfruttatrice
La transizione ecologica è perseguibile a piccoli passi e con la collaborazione di tutti per progredire verso un’economia “green” e per lasciarsi la vecchia società consumistica e sfruttatrice

Ricordo che già da studentessa, quando mi recavo per esempio al Salone del Mobile di Milano, la mia sensazione era sempre la stessa: quella di un mercato dell’arredamento saturo e superfluo, dove c’era troppo di tutto.
Mi chiedevo sempre quale fosse il motivo di produrre la milionesima forma di sedia o di tavolino, e via dicendo.
Questa “troppaggine” mi faceva venire il mal di testa ed addirittura il rigetto verso quello che invece amavo.
Con il tempo ho capito che questa sensazione era legata ad una mia sensibilità per la sostenibilità ambientale e il consumismo in generale.
Partendo da queste riflessioni, vorrei arrivare ad alcune semplici soluzioni, che tutti noi possiamo adottare nel quotidiano, per migliorare il nostro vivere secondo una filosofia più ecologista anche nell’abitare.
Vorrei che questo articolo desse dei consigli facili, precisi ed efficaci: segnatamente, alcuni suggerimenti etici da applicare per risolvere problematiche reali, che sicuramente tutti noi possiamo aver avuto almeno una volta in casa.

È la trasmutazione la nuova frontiera “green” del nucleare

La transizione ecologica è perseguibile a piccoli passi e con la collaborazione di tutti per progredire verso un’economia “green” e per lasciarsi la vecchia società consumistica e sfruttatrice
La transizione ecologica è perseguibile a piccoli passi e con la collaborazione di tutti per progredire verso un’economia “green” e per lasciarsi la vecchia società consumistica e sfruttatrice

La transizione energetica si persegue insieme e passo passo

Penso che la transizione ecologica si possa perseguire a piccoli passi tutti insieme: bisogna infatti progredire e lasciarsi la vecchia società consumistica e sfruttatrice alle spalle.
Ripensare, ricominciare, riprogettare tutto da un’ottica completamente diversa, anzi, direi “inversa”. Torniamo indietro, per andare avanti in un modo e in un mondo migliore.
Torniamo sui nostri passi, capiamo dove e che cosa abbiamo sbagliato, dove siamo andati oltre. Impariamo dal passato, trasformando il presente per costruire un futuro in armonia con la nostra Madre Terra.
Ecco i miei consigli per un “abitare più green”, perché ciascuno può cominciare a cambiare già a partire da oggi…

1) Aggiungere piante negli spazi vuoti da arredare

Non per forza quando la casa ci sembra spoglia dobbiamo pensare di riempirla con qualche pezzo di mobilia, anzi, a volte le piante arredano molto meglio e, inoltre, migliorano la qualità dell’aria, purificando e donando benessere. Per l’essere umano, la presenza di piante in casa è inoltre un anti-stress molto efficace.

2) Materiali ecologici e “vegan”, e di colore naturale

Quando acquistate arredi o decori per la casa, scegliete sempre materiali come legno o tessuti naturali quali cotone, lino o iuta. Evitate la pelle, poiché l’industria dello sfruttamento degli animali genera più inquinamento di qualunque altra. Abolite il più possibile tutto ciò che è in plastica ed è quindi prodotto con il petrolio, a meno che non arrivi da materiali riciclati. Usate i colori della terra o il bianco per generare un’atmosfera pulita e rilassante.

3) Bisogna togliere anziché aggiungere e aggiungere

Provate ad eliminare, mese per mese, tutto ciò che non è davvero necessario o utile. Avere una casa troppo piena genera un senso di oppressione. E naturalmente si elimina riciclando.

4) Sfruttare bene lo spazio del balcone o del terrazzo

Tante persone non sfruttano assolutamente o adeguatamente gli spazi esterni della casa: anche se piccoli, balconi o terrazzi sono in effetti metri quadrati utilissimi per creare zone verdi e di relax.

5) Imporsi di coltivare un orto o qualche pianta in casa

È scientificamente provato che l’azione del coltivare, anche se in casa o sul balcone, genera soddisfazione e rilassa moltissimo. L’agricoltura è una realtà atavica dentro ciascuno di noi. Far crescere piante come ortaggi o frutta che possano cibarvi sarà una sensazione piacevolissima oltre che utile, e potrete anche risparmiare qualche soldino. Inoltre, quello che coltiverete sarà anche molto più sano rispetto a molti prodotti della grande distribuzione.

6) Non cestinare, bensì “trasformare” ciò che funziona

Quando volete buttare o gettare degli arredi o dei complementi o dei piccoli oggetti, provate a cambiare logiche e a trasformarli in qualcos’altro che potrebbe rivelarsi utile. Per esempio, dei piatti posso diventare sottovasi, una sedia può assolvere alle funzioni di un tavolino o di un comodino, mentre un set di vecchie tende potrebbe tramutarsi in un separé o nelle ante di un armadio.

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7) Acquistare pensando al ciclo circolare di un prodotto

Quando comprate qualcosa, provate a pensare a un’economia circolare del prodotto: per esempio, a chi potreste darlo quando non vi servirà più. O comprate arredi modulari, che si possano trasformare in qualcos’altro quando avrete voglia di cambiare. O, ancora, acquistate arredi di buona struttura e qualità che potrete rinnovare cambiando la fodera, aggiungendo un nuovo top, rilavando le ante.

8) Provare a inventarsi arredi fai-da-te nonché a basso costo

Se vi serve una lampada, una libreria o un altro oggetto di mobilio, provate a crearli voi stessi con materiali semplici e riciclati. Potrete creare un letto con delle assi di pallet, uno scaffale con delle cassette della frutta, un giardino verticale con una rete, e così via.

9) Comprare “local”, e preferibilmente a chilometri zero…

Cercate di sostenere i produttori locali e, quindi, ad abbattere i costi e l’inquinamento del trasporto. Anche il packaging tante volte non sarà necessario. Divertitevi a scoprire fattorie, agriturismi, vivai o artigiani presso i quali comprare prodotti naturali e genuini, secondo le tradizioni locali della vostra zona. Pensate: che senso ha arredare o mangiare prodotti che arrivano dall’altra parte del mondo se potete averli a chilometro zero e nella stagione “giusta”?

10) Depurare l’acqua anziché impiegare bottiglie di plastica

Installate un impianto di depurazione dell’acqua o dei filtri per bere direttamente l’acqua della vostra rete idrica. Eviterete di comprare bottiglie di plastica, con un liquido che ormai ha il sapore di questo derivato del petrolio. Risparmierete, e ciò sarà più salutare.

11) Pensare a come alimentare le dimore con energia verde

Provate a pensare di cambiare l’alimentazione della vostra casa secondo le nuove tecnologie “green”, come l’energia ricavata dai pannelli solari installabili sul tetto di un condominio o di una casa.

12) Privilegiare sempre gli acquisti a basso impatto energetico

Cambiate le vostre abitudini secondo un vivere più sostenibile. Cercate di non fare lavatrici inutili, usate lampadine LED a basso consumo, scegliete arredi o prodotti a risparmio energetico di ultimissima generazione, che non sprechino elettricità, gas o nafta.

È la trasmutazione la nuova frontiera “green” del nucleare

Celle solari collocate sul tetto di uno stabilimento produttivo nel verde
Celle solari collocate sul tetto di uno stabilimento produttivo nel verde

Il futuro dipende dalla capacità di cambiamento di ciascuno

Spero che questi accorgimenti possano aiutarvi e migliorare la vostra strada verso un abitare più sano, per noi e per il pianeta.
Ricordate che soltanto se agiamo tutti insieme riusciremo a cambiare in meglio la società attraverso noi stessi.
Dobbiamo evolverci verso un’umanità migliore, senza soprusi e abusi.
Il futuro è nelle mie e nelle vostre mani, nelle mani di tutti.

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