Yoast? Pfft, ma per favore. No, non è vero. Scusaci Yoast. Sei uno strumento insostituibile che salva la vita dei copywriter ogni giorno della sua esistenza. Tornando a noi, in questo articolo abbiamo messo a punto un elenco piuttosto esaustivo di tutti gli elementi SEO di cui devi tenere conto quando scrivi per il web.

Insomma, mica pizza e fichi, ma una checklist di elementi che aiuteranno a migliorare il ranking dei tuoi articoli su Google, così da creare un pezzo a prova di algoritmo che, per proprietà transitiva, diventerà anche più accessibile alla lettura degli utenti e comuni mortali.

Visto che la checklist è piuttosto lunga, abbiamo deciso di suddividerla in macrocategorie che vi aiuteranno a dare un senso a tutto quello che andremo ad elencare da qui in poi.

  • SEO di base
  • Ricerca delle parole chiave
  • SEO tecnica
  • SEO on-page e contenuti
  • SEO off-page

La SEO di base

Partiamo dal presupposto che il tuo articolo, per quanto sia ben scritto, non si posizionerà mai come si deve se il tuo sito web non copre le basi SEO e non rispetta alcuni parametri. Qui non si tratta ancora di scrivere bene, ma di saper configurare l’aspetto tecnico delle cose.

  • Configura la Google Search Console

Sembra poco, ma è tanto. GSC è uno strumento che ti dà tutte le informazioni necessarie a verificare e monitorare le prestazioni del tuo sito web, oltre che una vasta gamma di dati che ti aiuteranno a capire se ti stai orientando nella direzione giusta.

  • Configurazione di Google Analytics

I dati giusti ti aiutano a prendere le decisioni più oculate. Analytics è LO strumento di riferimento quando devi approfondire gli aspetti tecnici della SEO di base del tuo sito web. Qui scoprirai quante e quali tipologie di persone visitano il tuo sito web, chi sono e come interagiscono.

Se sei alle prime armi potrà sembrarti arabo, ma non ti preoccupare. Siamo qui per aiutarti. Sul nostro sito troverai tutte le guide necessarie ad orientarti in questo mondo di informazioni che solo in apparenza sembrano insignificanti. In realtà, hanno un valore inestimabile!

  • Installazione dei plugin SEO per WordPress (o quello che usi)

Ci piace pensare che WordPress sia stata la scelta di riferimento del tuo CMS. Ecco perché a qui in avanti hai bisogno di una lista di plugin che ti aiuteranno con il tuo magico percorso SEO. Come probabilmente già sai, ogni informazione che pubblichi avrà bisogno di un supporto SEO per funzionare al meglio. Partiamo da Yoast, o WordPress SEO per capire quali sono i campi strategici da inserire e, soprattutto, essere certi che il nostro articolo sia Google approved.

  • Crea la sitemap e inviala a Google

La sitemap serve ai motori di ricerca come Google e Bing per comprendere la struttura del tuo sito web. La sitemap è composta da un elenco di URL che specificano il contenuto principale del tuo sito e assicurano che essi siano scansionati e indicizzati da Google. Se non sei sicuro di come fare, installa dei plugin di WordPress che lo facciano per te. Poi inviala a chi di dovere, ovvero il motore di ricerca, e aspettati che ti mandi un “crawler”, ovvero un piccolo ragnetto digitale che verrà a controllare che sia tutto a posto prima di permetterti l’accesso ai motori di ricerca.

  • Crea un file robots.txt

Il file robots.txt comunica al summenzionato crawler quali sono le pagine da indicizzare e quali invece no. Puoi trovare il summenzionato file a questo indirizzo: https://www.dominio.com/robots.txt. Cambiando i dati opportuni, s’intende.

Se non ce l’hai, puoi crearlo usando un plugin di WordPress.

A questo punto dovrai verificare se Google effettivamente sta indicizzando il tuo sito. Non è impossibile che Google non lo faccia passare al primo check. Usa il site audit di SEMRUSH per assicurarti che il tuo sito possa essere scansionato con successo. Un crawler bloccato impedisce l’accesso ai motori di ricerca, e allora le fasi successive di questa guida non ti serviranno a un bel niente.

Se tutto funziona correttamente, invece, procedi nella lettura.

Ricerca delle parole chiave

Ora che il tuo sito è “su Google”, e quando diciamo Google ci riferiamo anche agli altri motori di ricerca, perché non si sa mai, avrai bisogno di avviare una campagna di ricerca delle parole chiave. Partiamo dalla cruda verità: qualcuno prima di te avrà già fatto il lavoro sporco per lo stesso settore. Ecco perché il primo punto in analisi è sicuramente…

  • Identificare i tuoi competitor

Sì, è vero, tu sei tu e loro sono loro. Però la ricerca delle parole chiave inizia proprio da chi magari la ha fatta prima di te. Questo non solo ti permetterà di comprendere al meglio quali sono i termini che funzionano per il concorrente… Ma anche capire quelli che non funzionano. Dall’esterno riuscirai a captare le vibrazioni di un competitor che funziona e uno che fatica a stare a galla. Imita quello bravo, evita gli errori di chi non ce la fa.

  • Trova le tue parole chiave

Ora che sai come va il tuo settore sul web, sei pronto a trovare le tue parole chiave. Quelle che ti permetteranno di lavorare da solo e identificare la tua nicchia di settore. Le parole chiave principali sono le più importanti e rispecchiano il prodotto o il servizio che offri veramente, senza tanti fronzoli. “birra artigianale” è un’ottima keyword principale. Andrà implementata con parole chiave di supporto che specificano meglio la sua identità. Per esempio: “birra artigianale a Modena”, “birra artigianale weiss”, “birra artigianale degustazione”.

Se non sei sicuro di poter captare tutte le parole chiave, puoi servirti dei tool a pagamento disponibili online. Ottima idea è Keyword Magic Tool. Non perderne neanche una!

  • Parole chiave: l’intento delle pagine che si posizionano

Ora che hai le parole chiave, devi assicurarti che il contenuto della tua pagina corrisponda all’intento di ricerca dell’utente. In altre parole, il testo deve rispecchiare le esigenze dell’utente. Solo così riuscirai a intercettare i suoi bisogni e trasformare le parole chiave in… money keyword. Non c’è bisogno di tradurre questa parola, vero?

Un trucco per capire l’intento delle pagine è domandarsi quali sono le possibili esigenze degli utenti che effettuano ricerche per il tuo prodotto. Insomma: la gente usa il motore di ricerca per ottenere risposte. E la risposta devi essere tu!

  • Sappi che è un lavoro ingrato

Stai applicando alla lettera tutte le informazioni che ti abbiamo dato, eppure il tuo sito nuovo di zecca è a pagina 2 di Google. E sappiamo tutti che non esiste posto migliore per nascondere un cadavere della seconda pagina di Google. No vuoi essere lì. Tuttavia, probabilmente, per un po’ ci dovrai stare. Per classificare un sito e farlo rankare avrai bisogno di tempo, costanza, pazienza e tanto duro lavoro. Alcune parole sono più difficili di altre da posizionare per il semplice fatto che hanno molta più competizione.

SEO Tecnica: la parte tosta

La SEO tecnica riguarda tutti quegli aspetti IT che ti permettono di indicizzare e posizionare il tuo sito. Le aree più comuni a cui devi prestare attenzione sono quelle che ti stiamo per elencare:

  • Usa il protocollo HTTPS

Siamo nel 2020. Tutti devono avere il protocollo https. Se sei http, è ora di migrare.

  • Evita duplicazioni del tuo sito sull’indice di Google

Google deve sempre avere una e una sola versione del tuo sito. Non di più, non di meno. Se esistono più versioni, ricordati di implementare un redirect.

  • Trova gli errori di scansione e eliminali

Google Search Console individuerà per te tutti gli errori che si manifestano sul tuo sito. Vai al rapporto sulla copertura e vedrai che gli errori sono quasi tutti facilmente risolvibili. Uno alla volta, senza fretta.

  • Migliora la velocità del tuo sito web

Un sito lento è un sito che io, personalmente, chiudo prima di subito. Se ci mette più di 3 secondi a caricare, probabilmente non sono interessata a leggere ciò che ci trovo dentro. Posso trovarne uno equivalente che si apre in metà del tempo. Alleggerisci l’esperienza del tuo sito web e lavora per renderlo velocissimo. Se i tuoi sforzi non producono risultati, è il momento di salutare il tuo hosting è passare al successivo.

  • Correggi i link interni rotti e quelli in uscita

I link rotti costituiscono un errore grave che penalizza il tuo ranking. Non appena li individui, correggili.

  • Il tuo sito dev’essere mobile friendly

L’ottimizzazione per i dispositivi mobili non è opzionale nel 2020. La maggioranza degli utenti ti troverà dal suo smartphone, dunque fai in modo che il tuo sito sia “fluido” e si adatti ad ogni schermo e sistema.

  • Dati strutturati: non si scappa

Google crea un web sempre più legato alla semantica. Ogni pagina dovrà disporre di dati strutturati come titolo SEO, metadescription ed altri elementi che non possono essere ignorati.

SEO On-Page

Ora che possiedi contenuti eccellenti e le tue pagine funzionano relativamente bene, potresti comunque fare fatica a posizionarti. La concorrenza è spietata e a volte occorrono piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a diventare migliore ogni giorno che passa.

  • Trova ed elimina i title tag duplicati, mancanti o sbagliati

Il title tag è la base del posizionamento SEO. La prima cosa che la gente vede e che Google giudica spietatamente. Un title tag che non è allineato ai criteri di Google verrà penalizzato. E anche le duplicazioni sono malviste.

Fai la stessa cosa per le metadescription mancanti o duplicate, gli H1 multipli e tutto ciò che sembra duplicato.

  • Pota i contenuti in eccesso od obsoleti

Se non puoi aggiornare i tuoi contenuti vecchi, eliminali. Esegui un content audit per capire quali sono i problemi degli elementi che non si classificano, sono di bassa qualità o non funzionano come dovrebbero. Eliminare contenuti di bassa qualità è un lavoro sottovalutato che però ha un valore immenso. La mancanza del contenuto è meglio di un contenuto brutto. Ci spiace dirlo, ma è la verità.

  • Le immagini devono avere gli attributi ALT, sempre

Le tue foto potranno essere bellissime (e poco pesanti, così che carichino più in fretta), ma se non hanno il tag ALT non servono a molto. Ottimizzare le immagini in modo SEO è un lavoro molto importante che non puoi sorvolare. Ci vuole poco e fa una grande differenza.

  • Migliora la struttura dei link interni

I link interni sono una tecnica di link building che non dev’essere sottovalutata da nessuno. Investire tempo per sinergizzare i link è ciò di cui hai bisogno per potenziare la tua strategia SEO. Site audit ti darà una mano a capire quali sono i link che non vanno e quelli che creano un potenziale strategico.

SEO OFF-PAGE

Il brand monitoring ti aiuta a identificare rapidamente le menzioni del tuo brand che non possiedono un link. La SEO offpage, del resto, è ciò di cui hai bisogno per creare un link building che funziona davvero.

  • Trova nuove opportunità di link buiding

Il link building ha mille opportunità. Le stai sfruttando tutte? Cerca di ottenere ottimi link al tuo sito, utilizzando strumenti giusti come ad esempio il Link building tool, che ti aiuta a vedere il flusso di opportunità che magari stai perdendoti.

  • Imposta Google my Business

Eccoci qua. I fattori off-page non riguardando solo i link, ma anche Google stesso. Aprire il tuo GMB ti aiuterà a geolocalizzare meglio la tua pagina e posizionarla di conseguenza. Ne hai bisogno: se non ce l’hai, stai regalando utenti alla competizione.

Ognuno di questi punti potrebbe essere approfondito lungamente in un articolo specifico. Quello che possiamo dirti è che questa è la tua guida di riferimento per dare una struttura al tuo lavoro. Per approfondire i singoli argomenti, troverai tutto quello che ti serve sul nostro sito. E se non sei sicuro… Contattaci!