Quali sono le novità di WordPress 6.0? Ecco cos’è cambiato

Il 24 maggio 2022 è arrivato WordPress 6.0, l’aggiornamento del nostro CMS preferito che gli sviluppatori hanno fatto uscire dopo un esteso periodo di testing. Non solo Gutenberg, dunque, ma anche nuove implementazioni e opportunità per tutti gli esperti di contenuti web.

Senza indugiare ulteriormente, andiamo ad esplorare questi grandi cambiamenti in corso, nella speranza di essere in grado di padroneggiarli prima di tutti gli altri.

Esploriamo tutti i miglioramenti dell’interfaccia e dell’usabilità, ma anche nuovi approcci al modo in cui temi e stili possono rivoluzionare la fruizione delle varie sezioni dei proprio sito web.

Il mio preferito, personalmente, è il promemoria della categoria nel pannello di pubblicazione dei post. Se vai di fretta o pubblichi regolarmente, sai quanto è facile dimenticare un tag o non assegnare la categoria. Al fine di aiutare gli autori, con l’update 6.0 apparirà, nel pannello di pubblicazione, il suggerimento “Assegna una categoria”. Può sembrare una sciocchezza, ma questa miglioria spalanca le porte a un oceano di nuove funzionalità che potrebbero essere implementate in futuro. E si vola, così, verso un metodo guidato e semplificato di condivisione di contenuti, in maniera da migliorare l’usabilità del sito. E la qualità della vita degli autori.

Gutenberg e i leggendari blocchi

Quando una piattaforma importante implementa una novità, è facile dire che non ci piace. Per il semplice fatto che forse, a noi, andava benissimo anche prima, o magari invece perché non abbiamo voglia di imparare qualcosa di nuovo. Poco importa, comunque: se non vi piace ve lo tenete (almeno finché un competitor non arriverà proponendo qualcosa di altrettanto valido che possa prendere il suo posto). Gli sviluppatori sono stati molto chiari: Gutenberg è arrivato per restare.

L’impostazione a blocchi dell’editor Gutenberg non è facilmente digeribile da tutti, ma promette grandi cambiamenti e innovazione anche per i creator on-the-go, sempre in movimento e senza un laptop a disposizione. I blocchi sono facili da utilizzare, intuitivi e ideali per il tablet, ma funzionano egregiamente su qualsiasi piattaforma, assicurando massima personalizzazione delle pagine senza per forza doversi studiare un manuale di web design.

Grazie a WordPress 6.0 possiamo dare il benvenuto a Gutenberg nella sua veste finale di visual editor. Attraverso esso è possibile gestire non solo i contenuti, ma anche il design, eccezion fatta per alcuni temi che non sono compatibili. Puoi verificare la compatibilità verificando la presenza di un file di configurazione theme.json che permette di supportare il cambio tra stili e pattern delle pagine.

Ma che cos’è il pattern delle pagine?

La novità di WordPress 6.0 sono i page patterns, ovvero i modelli dedicati a chi preferisce disporre di schemi da selezionare per la personalizzazione delle pagine. Si tratta di modelli precaricati che assicurano omogeneità stilistica e semplificano la vita dei content creator, che li avranno a disposizione per configurare le pagine.

Questi page pattern sono molto utili perché compatibili anche con i temi non adatti a supportare Gutenberg.

Se sei un appassionato di codice e preferisci modificare una stringa quando vuoi cambiare il layout, sappi che in 6.0 sono stati rimossi i tag HTML div aggiunti ai blocchi per allinearli. Se il tema è compatibile, noterai subito una certa semplificazione delle stringhe.

Nuovi block pattern

Dopo il loro avvento in WordPress 5.5, i block pattern sono stati migliorati nel tempo fino a diventare una risorsa preziosa per tutti i content creator. Nella directory introdotta nell’aggiornamento 5.9 è possibile esplorare la directory per i migliori risultati disponibili, da caricare poi nell’inseritore di blocchi.

Con la 6.0 arriva il Pattern Creator che permette di costruire, modificare e condividere i pattern con la directory attraverso il proprio account WordPress. Non solo: adesso i pattern sono più facili da trovare, e l’inseritore rapido mostra solo i block pattern quando si accede al livello superiore di un template, cioè quando il blocco che si desidera aggiungere al template è discendente diretto del documento.

Cambia tutto il sito con un global style switch

WordPress 6.0 permetterà di installare temi che includono più stili, permettendo così di modificare la configurazione grafica senza, tutte le volte, dover installare un nuovo tema. Col rischio che magari non piaccia e di dover passare di nuovo a quello vecchio.

L’aggiornamento supporterà anche stili diversi all’interno dello stesso sito, facendo in modo che ogni sezione dia l’impressione di essere parte integrante di un progetto grafico a sé. Il processo di style switch dovrebbe essere semplice e richiedere pochissimi click, se non addirittura uno.

Webfonts API

La semplificazione e la standardizzazione del caricamento dei webfont in WordPress è una manna dal cielo. Attraverso il theme.json, sarà possibile registrare un nuovo webfont aggiungendo una nuova sezione typography al codice.

Questa funzione permette di registrare i font indispensabili al caricamento dello stile, in maniera da diversificare le pagine e declinarne con il gusto predefinito.

Site editing: costruzione visiva dei temi

WordPress 6.0 introduce uno strumento di esportazione dei temi a blocchi migliorato, che permette di scaricare il tema corrente con tutte le modifiche e le personalizzazioni dovute. Questo consente di creare il proprio tema, con tutti i blocchi e gli stili desiderati, ed esportarlo a un altro sito WordPress.

I miglioramenti ai blocchi WP sono sempre i benvenuti, e l’update 6.0 non è stato parco di novità e aggiornamenti. Che tu sia uno sviluppatore o un semplice autore, avrai certamente cominciato a familiarizzare con le novità. Come ti stai trovando?