Quanto vale il settore Life Science nella Svizzera Italiana?

Nel 40esimo del sodalizio Farma Industria Ticino, l’istituto di ricerca BAK Economics ha indagato il cluster cantonale delle scienze della vita

Il valore dei Distretti del settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics
Il valore dei Distretti del settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics

Il settore delle scienze della vita è molto importante per il Ticino, tanto da poter essere considerato un settore chiave per l’intera economia regionale della Svizzera di lingua italiana.

Ciò è dovuto sia al suo contributo alla crescita economica del Cantone negli ultimi anni, sia alle sue buone prospettive di sviluppo per il futuro.

Uno studio commissionato da Farma Industria Ticino a BAK Economics, istituto di ricerca basilese con sedi anche a Berna, Zurigo e Lugano, fornisce una panoramica del settore delle scienze della vita in Ticino analizzandolo sulla base di tre principali variabili macroeconomiche.

Il rapporto “Il ritratto economico del settore Life Science in Ticino” di BAK Economics (In lingua inglese)

La ripartizione del fatturato del settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics
La ripartizione del fatturato del settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics

Valore aggiunto, occupazione e produttività i tre parametri collocati sotto la lente

Per contestualizzare i risultati, le principali dinamiche di questo settore sono confrontate con quelle che hanno caratterizzato lo stesso settore economico a livello svizzero, nonché con lo sviluppo economico generale del Canton Ticino e della Confederazione: segnatamente, si tratta di valore aggiunto, occupazione e produttività.

“Il mondo intorno a noi sta cambiando con una velocità senza precedenti. Stiamo vivendo megatrend importanti come il cambiamento climatico, i rapidi progressi della tecnologia e della digitalizzazione, le migrazioni, la globalizzazione mondiale contro i nazionalismi e la globalizzazione regionale, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dei costi della sanità, l’instabilità politica, la riprogettazione delle catene di approvvigionamento e la ricerca del modo migliore per garantire l’energia per le attività dell’uomo sul nostro pianeta. Dall’inizio del nuovo millennio, siamo passati da una crisi all’altra, alcune delle quali mai vissute dalla nostra generazione: crisi finanziaria, terrorismo, pandemia mondiale e, oggi, conflitto nel continente europeo”, dice Giorgio Calderari, primo Presidente onorario di Farma Industria Ticino e CEO del Gruppo Helsinn.

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Giorgio Calderari, ex Chairman, è il primo Presidente onorario di Farma Industria Ticino e il CEO del gruppo Helsinn
Giorgio Calderari, ex Chairman, è il primo Presidente onorario di Farma Industria Ticino e il CEO del gruppo Helsinn

Giorgio Calderari: “Un miliardo di franchi investito dagli associati in cinque anni”

“Tutti questi eventi e minacce stanno sconvolgendo i modelli di business consolidati e hanno creato un’intensità sempre maggiore nell’incertezza e nei rischi, ma anche di opportunità nel modo di gestire la salute delle persone. Come sta reagendo l’industria farmaceutica ticinese a queste sfide? Io ho sempre risposto con un ottimismo pragmatico. Il nostro cluster ha nel proprio DNA la capacità di trasformare i rischi in opportunità e le minacce in modelli di business innovativi. A dimostrazione della sua resilienza e della sua fiducia nell’innovazione, negli ultimi cinque anni le aziende associate hanno investito circa 1 miliardo di franchi svizzeri in ricerca e sviluppo e in nuove infrastrutture tecnologiche, creando più di 500 nuovi posti di lavoro”.

Di conseguenza, “per raccogliere un quadro imparziale dello ‘stato dell’unione’ in occasione del 40esimo anniversario, Farma Industria Ticino ha commissionato all’istituto di ricerca economica indipendente BAK Economics uno studio sul settore Life Science ticinese a livello globale. Non soltanto quindi l’industria farmaceutica, ma anche la tecnologia medica e la ricerca e sviluppo nelle biotecnologie”.

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La produttività oraria nel settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics
La produttività oraria nel settore Life Science in Ticino nello studio di BAK Economics

Una crescita normalizzata del 17,1 per cento, più 3,7 rispetto al resto del Paese

Rispetto all’economia cantonale nel suo complesso, nel periodo 2010-2019 il settore ticinese delle scienze della vita ha registrato un tasso di crescita del valore aggiunto lordo più di otto volte superiore. Con una crescita normalizzata del 17,1 per cento, il Ticino segna sorprendentemente un più 3,7 per cento rispetto all’industria svizzera delle scienze della vita, il settore trainante della nostra economia nazionale. Molti altri indicatori economici sono presentati nello studio, a conferma di come il settore delle scienze della vita sia molto importante per il Canton Ticino, dove può essere considerato un settore chiave per l’intero sistema economico regionale.

“La consistenza di un ecosistema va però oltre i numeri. Nell’ultimo decennio, FIT ha lavorato per costruire una cultura imprenditoriale coesa, per instillare un comportamento etico con valori comuni che portano a un lavoro incessante di individuazione e formazione dei talenti e con una diligente attenzione all’ambiente e alla comunità in cui viviamo e operiamo”, continua Giorgio Calderari nel suo duplice ruolo di manager di alto rango ed ex Chairman del sodalizio di categoria.

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Giorgio Calderari, CEO del gruppo Helsinn, ha festeggiato con i propri collaboratori i quarant'anni di Farma Industria Ticino
Giorgio Calderari, CEO del gruppo Helsinn, ha festeggiato con i propri collaboratori i quarant’anni di Farma Industria Ticino

“Gli sforzi compiuti anche da altri attori della regione accelereranno la crescita…”

E ancora: “Gli sforzi compiuti nello stesso periodo da molti attori della regione stanno creando le condizioni per un’ulteriore accelerazione della crescita delle scienze della vita, grazie alla presenza di istituzioni come l’Università della Svizzera Italiana, in particolare della Facoltà di Biomedicina dell’USI, la Scuola Universitaria Professionale, la SUPSI, gli Istituti di Ricerca Oncologica e Biomedica di Bellinzona, ora sotto l’ombrello di BIOS+, il Laboratorio Svizzero di Intelligenza Artificiale IDSIA e l’imminente Innovation Park Ticino e molti altri”.

Dunque, stando all’esito dell’analisi dell’istituzione guidata da un ecosistema che lavora in modo coeso per una crescita sostenibile del Ticino, la valle della scienza della vita nel cuore dell’Europa.

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La copertina del rapporto “The economic portrait of Ticino’s life science sector” di BAK Economics
La copertina del rapporto “The economic portrait of Ticino’s life science sector” di BAK Economics