Un fotovoltaico super grazie a vernici a perovskite “ibrida”

Un fotovoltaico super grazie a vernici a perovskite “ibrida”

Pubblicato su “Science Advances” lo studio delle Università di Pavia e di Dresda su una tecnologia che renderà più efficienti le celle solari

Il gruppo "Pvsquared2" diretto dalla professoressa Giulia Grancini dell'Università di Pavia
Il gruppo “Pvsquared2” diretto dalla professoressa Giulia Grancini dell’Università di Pavia

Celle in grado di far compiere un salto in avanti enorme alla capacità dell’uomo di intercettare l’energia emessa dal sole. Il sistema, strategico per la transizione ecologica, nasce da una tecnologia fotovoltaica rivoluzionaria basata su vernici a perovskite “ibrida”.
Il settore energetico è responsabile di circa tre quarti delle emissioni di CO2 globali: la fine della dipendenza dai combustibili fossili è il prerequisito per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica entro il 2050, come emerso dalla COP26 di Glasgow, che identifica nelle fonti di energia rinnovabili la chiave per la decarbonizzazione.

Celle solari CIGS flessibili: raggiunta efficienza record!

La professoressa Giulia Grancini dell'Università di Pavia
La professoressa Giulia Grancini dell’Università di Pavia

In Europa nel 2020 una capacità installata di 137,2 GigaWatt

In particolare, ad oggi, il solare è leader tra le rinnovabili, con una crescita record in Europa di capacità fotovoltaica installata di 137,2 GW nel 2020, e un potenziale enorme nei prossimi anni.
Ricerca e innovazione in nuovi materiali e nuove forme di generazione di energia solare rappresentano quindi i pilastri fondamentali per una reale transizione energetica.
Un fotovoltaico moderno, dunque, “portabile”, a basso costo, facilmente integrabili in edifici, efficiente e al contempo a ridotto impatto ambientale, in grado di competere con le attuali tecnologie, altamente energivore.
Il gruppo “Pvsquared2” diretto dalla professoressa Giulia Grancini dell’Università di Pavia lavora in questa direzione, sviluppando una tecnologia fotovoltaica rivoluzionaria basata su vernici a perovskite “ibrida”.
Questo minerale è essenzialmente un titanato di calcio, che in natura si presenta in cristalli singoli o geminati di compenetrazione.
Si tratta di inchiostri stampabili, facilmente integrabili mediante processi a basso costo e a ridotto contenuto energetico, in un fotovoltaico innovativo, flessibile, economico e sostenibile.
Una soluzione che apre la strada allo sviluppo di nuove tecnologie a basso CapEx e facilmente scalabili.

Un pieno di energia dall’eccitazione di molecole… colorate

La professoressa Giulia Grancin dell'Università di Pavia con una lastra solare a perovskite "ibrida"
La professoressa Giulia Grancin dell’Università di Pavia con una lastra solare a perovskite “ibrida”

Da inchiostri stampabili un’efficienza record del 24 per cento

È di recente dimostrazione, in particolare, in collaborazione con la collega Yana Vaynzof dell’Università Tecnica di Dresda, un nuovo metodo di deposizione di tali inchiostri, che ha portato alla realizzazione di celle fotovoltaiche a perovskite (cosiddette in “configurazione pin”) con valori di efficienza record al mondo (circa il 24 per cento).
“Questo risultato è ottenuto grazie a una speciale ingegnerizzazione chimica degli strati di interfaccia del dispositivo”, commenta Matteo Degani, dottorando del gruppo, responsabile di tale invenzione.
Lo studio è stato pubblicato nella prestigiosa rivista “Science Advances” della  American Association for the Advancement of Science. il primo dicembre 2021.
La ricerca rappresenta un avanzamento significativo rispetto allo stato dell’arte ponendo sempre più le basi per un loro ingresso nel mercato del solare come soluzioni leader per il fotovoltaico innovativo del futuro.

A Pavia un parco universitario per l’innovazione sostenibile

Celle solari collocate sul tetto di uno stabilimento produttivo nel verde
Celle solari collocate sul tetto di uno stabilimento produttivo nel verde