A Pavia un parco universitario per l’innovazione sostenibile
A Pavia un parco universitario per l’innovazione sostenibile
Intitolata al medico e matematico Gerolamo Cardano, sorgerà in Lombardia una struttura modulare per imprese produttive capace di 600 addetti…
L’Università di Pavia ha progettato l’istituzione di un parco per l’innovazione sostenibile che sarà intitolato a Gerolamo Cardano, medico, matematico, filosofo, astrologo, illusionista e accademico nato nella città lombarda nel 1501 e scomparso settantacinque anni più tardi a Roma.
Gli obiettivi dell’istituzione accademica padana sono quelli di valorizzare le risorse di ricerca e modernizzazione per creare innovazione sostenibile e favorire le potenzialità che possono derivare dalla collaborazione tra l’ente di formazione e le aziende.
In particolare, lo storico ateneo il cui motto è “la virtù sia pari all’ingegno“ intende realizzare una nuova infrastruttura per imprese produttive, tutte fortemente innovative, le quali possano interagire con i soggetti della ricerca, a partire dai diciotto Dipartimenti che ne formano l’asset didattico e organizzativo.
La brochure del “Parco Gerolamo Cardano per l’Innovazione Sostenibile”
Una risposta alle attuali sfide ambientali, sanitarie e sociali
Le attuali sfide ambientali, sanitarie e sociali richiedono risposte urgenti. L’Università di Pavia ritiene di avere adeguate competenze scientifiche in grado di rispondere a queste sfide.
Giudica tuttavia necessario un salto di qualità, che richiede una profonda collaborazione con il contesto imprenditoriale del territorio circostante, a cavallo fra tre regioni dell’Italia settentrionale: il Piemonte delle province di Alessandria, Vercelli e Novara e l’Emilia-Romagna della provincia di Piacenza.
Su questa precisa esigenza di collaborazione, nasce il progetto del “Parco Gerolamo Cardano per l’Innovazione Sostenibile”, che accrescerà le competenze universitarie e darà altresì valore aggiunto alle dinamiche di ricerca e sviluppo delle aziende.
Esso si concentrerà nelle aree dell’ambiente e della salute, ispirandosi ai “Sustainable Development Goals” delle Nazioni Unite e attraendo capitali pubblici e privati, attraverso un modello di crescita progressiva proprio di questo campus made-in-Pavia.
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Perché dedicare il distretto allo scienziato del Rinascimento
Gerolamo Cardano, famoso in tutta Europa come medico e matematico del Rinascimento, è considerato uno dei personaggi più eclettici nella storia del pensiero scientifico e filosofico.
La sua figura è particolarmente legata all’Università di Pavia, dove nel 1543 ottenne la cattedra di Medicina. Egli ha lasciato il segno in molti campi del sapere e ben rappresenta il poliedrico e multidisciplinare genio rinascimentale.
Nella fisica ha dimostrato l’impossibilità del moto perpetuo, nella matematica è stato pioniere del concetto di probabilità; inoltre, ha perfezionato quello che sarebbe stato chiamato “giunto cardanico” e descritto la sospensione poi detta “cardanica”.
Si è occupato della possibilità di educare i sordomuti, dei processi biologici alla base del fenomeno fonatorio, delle tecniche di lettura rapida nonché delle applicazioni della matematica alla biologia.
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11.000 metri quadrati di terreni edificabili tutti dell’ente
Il “Parco per l’Innovazione Sostenibile” si svilupperà su una superficie complessiva di 11.000 metri quadrati. Si tratta di terreni edificabili, messi a disposizione dall’Università di Pavia e così suddivisi: 7.600 mq dedicati all’infrastruttura per l’innovazione tecnologica: 3.400 mq dedicati al centro di ricerca e formazione.
Il sito offrirà l’opportunità di collocare circa 500-600 addetti; inoltre, grazie a ulteriori 800 metri quadrati di area verde attrezzata e accessibile, permetterà di aprire servizi alla città.
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La modularità e la trasformabilità come chiave del futuro
Il “Parco Gerolamo Cardano per l’Innovazione Sostenibile” ha una struttura che si caratterizza per modularità e trasformabilità. I moduli permettono infatti eventuali ampliamenti futuri.
Ulteriore caratteristica della struttura è la sostenibilità. Il progetto prevede infatti un’ampia area caratterizzata da prati e da alberi, che offrirà spazi attrezzati a disposizione degli addetti durante le pause e potrà anche essere aperta alla città.
Per l’avvio del parco, l’Università di Pavia prevede strutture amministrative dedicate, interne all’istituzione.
In particolare: un gruppo composto da personale dell’ufficio tecnico sta curando gli aspetti del progetto edilizio, che è già ultimato in veste preliminare; personale dell’area informatica sta preparando il sito Web; personale dell’ufficio legale ha invece preparato il bando di selezione principale.
Il centro di ricerca e formazione è finanziato dall’ateneo padano.
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L’investitore Arexpo avrà un diritto di proprietà trentennale
Nella mattinata di venerdì 9 luglio 2021 è stato individuato anche il gestore del progetto: presso l’Aula Ugo Foscolo è stato infatti siglato un accordo di collaborazione tra l’Università di Pavia e Arexpo Spa per l’avvio del “Parco Gerolamo Cardano per l’Innovazione Sostenibile”, l’iniziativa promossa dall’ateneo padano, insieme alle altre istituzioni del territorio, per sostenere la ricerca applicata e la progettualità delle imprese.
Alla presentazione dell’accordo sono intervenuti il Rettore, Francesco Svelto, l’amministratore delegato della società, Igor De Biasio, il Sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, e la Prorettrice alla Terza Missione dell’Università di Pavia, Hellas Cena.
L’infrastruttura per l’innovazione tecnologica avrebbe dovuto essere realizzata e finanziata fin dall’inizio da un investitore/gestore, che coinvolgerà le aziende in accordo con la missione del parco e avrà un diritto di proprietà di almeno trent’anni.
È stato pubblicato un bando unico di selezione per la costruzione sia del centro di ricerca e formazione sia dell’infrastruttura per aziende. Il vincitore o i vincitori, in questo caso Arexpo Spa di Milano, gestiranno poi l’infrastruttura.
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A un Advisory Board ad hoc la scelta dei partner e dei temi
È costituito un Advisory Board, presieduto dal Rettore dell’Università di Pavia, professor Francesco Svelto, e composto da manager, imprenditori e docenti, impegnati nella selezione dei temi di ricerca ed innovazione, nel coinvolgimento di fondazioni, aziende e altri attori interessati a sostenere l’iniziativa.
Tra gli impegni dell’Advisory Board, c’erano anche l’individuazione di investitori o gestori e di aziende interessate.
Inoltre, in una logica di governance efficace, attraverso una convenzione, gli attori della ricerca coinvolti, a partire dall’ateneo, parteciperanno, insieme al gestore, alla selezione delle aziende interessate, verificando il rispetto della missione scientifica del parco.
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