AI Tools for Businesses, il corso dedicato all'intelligenza artificiale

“Intelligenza artificiale“, “machine learning”, “reti neurali generative”, “deep learning”. Sono soltanto alcuni dei termini entrati ormai a far parte della narrazione del nostro quotidiano, complice la sempre più rapida espansione di sistemi che si basano, appunto, sull’intelligenza artificiale. Il dibattito è molto acceso e le posizioni spesso contrapposte.

C’è chi vede nell’intelligenza artificiale un’enorme opportunità e chi invece ritiene debba essere strettamente regolamentata, ma al netto del punto di vista è evidente quanto il tema sia d’attualità e quanto siano vaste le sue applicazioni, a livello personale e aziendale. Tanto per citarne alcuni, i sistemi di intelligenza artificiale possono velocizzare e ottimizzare le procedure per le nuove assunzioni di personale nelle aziende, migliorare le performance in ambito sanitario e della ricerca scientifica e, ancora, sviluppare algoritmi per classificare i dati, elaborare modelli predittivi per ottimizzare le prestazioni di un’azienda.

Ai numerosissimi campi di applicazione di accompagnano altrettante sfide, ed è anche per questo che a marzo il Parlamento Europeo ha approvato il cosiddetto l’AI Act, la prima legge al mondo per regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo di questi sistemi, finalizzata proprio a indicare le modalità di utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale, prestando particolare attenzione alla tutela della privacy e degli altri diritti dei cittadini europei. Cittadini che oggi sentono parlare moltissimo di AI e spesso la utilizzano inconsapevolmente o senza ottimizzarla.

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Il corso executive per una full immersion nel mondo dell’AI

È in questo contesto che navAI, start-up svizzera specializzata nell’offerta di soluzioni plug&play o su misura per automatizzare e ottimizzare i processi aziendali, ha messo a punto un nuovo corso incentrato proprio sull’intelligenza artificiale.

Promosso dalla navAI Academy, l’executive master “AI Tools for Business” è pensato per accompagnare i partecipanti alla scoperta del funzionamento, dell’uso e delle applicazioni degli strumenti e delle soluzioni di intelligenza artificiale più avanzati. Il corso è aperto a manager, proprietari di piccole e medie imprese e professionisti interessati all’argomento, e ha l’obiettivo di fornire competenze e strategie all’avanguardia per sfruttare tutto il potenziale dell’intelligenza artificiale e portare azienda o carriera ai massimi livelli desiderati.

Il corso dura due mesi, prevede 4-6 lezioni a settimana da seguire online e si divide in otto moduli. Il primo è un’introduzione al mondo dell’intelligenza artificiale e spazia tra terminologia, applicazioni nella vita di tutti i giorni e applicazioni al mondo business, il secondo si focalizza sulle modalità di funzionamento dei sistemi di intelligenza artificiale e delle reti neurali generative.

Si passa poi a spiegare perché utilizzare l’intelligenza artificiale e gli strumenti di AI per il business, quali sono i diversi tipi e le diverse funzionalità di strumenti di AI (ChatGPT, Midjourney, Writesonic, Jasper, Appypie, Runway solo per citarne alcuni) e come utilizzarli sul lavoro e gli aspetti legali ed etici. Si chiude con un recap e un una panoramica sugli scenari futuri, così da fornire un quadro completo e tutte le skill necessarie per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale. Il tutto bilanciando teoria e pratica, con use cases, esercizi pratici e quiz.

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Fiorenzo Comini, founder di navAI: “Dall’AI grandi opportunità”

L’azienda navAI è stata fondata da Fiorenzo Comini, business developer che nell’estate del 2018 ha sviluppato To Good To Go Svizzera, App che mette in contatto i commercianti che hanno invenduti giornalieri con gli utenti per prevenire lo spreco alimentare e ottimizzare l’attività delle piccole imprese. Esperto di AI Tools, egli si avvale di un team internazionale e diversificato che comprende esperti provenienti da diverse aree e settori, così da garantire l’ottimizzazione o l’automazione di qualsiasi processo aziendale grazie a soluzioni di intelligenza artificiale. È lui stesso a spiegare come oggi sull’AI vi siano ancora molti pregiudizi, e come la scarsa conoscenza della materia rischia di compromettere uno sviluppo ottimale del proprio business e di far perdere opportunità di crescita.

“Sull’AI ci sono molti pregiudizi”, conferma l’imprenditore luganese. “Uno dei principali è che sia una tecnologia accessibile solo ad alcuni specialisti con profonde conoscenze tecniche. Molti ritengono che sia difficile comprendere come funziona l’intelligenza artificiale e che non possa essere poi applicata efficacemente senza una formazione avanzata informatica o ingegneristica. Il secondo pregiudizio è legato alla perdita di posti di lavoro”.

E ancora: “Si sente spesso dire che l’intelligenza artificiale sostituirà i lavoratori umani su larga scala, specialmente in settori come il manifatturiero, il customare care o l’amministrazione, però l’intelligenza artificiale di per sé consente di automatizzare alcuni compiti creando anche nuova opportunità di lavoro, perché richiede nuove competenze. Gli altri pregiudizi sono di natura etica: c’è la preoccupazione che l’AI operi appunto in modo poco etico, in particolare sul fronte della privacy di chi la utilizza, e che possa prendere decisioni inaffidabili o errate sulla base di dati di scarsa attendibilità confermando particolari bias o pregiudizi”.

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Le regole auree per implementare l’AI nel proprio business

Una corretta informazione e soprattutto formazione specifica sono dunque fondamentali non soltanto per capire come funziona l’intelligenza artificiale, ma anche per sfruttarne tutte le potenzialità e le applicazioni per far crescere il proprio business.

“Per utilizzare in modo proficuo e adeguato l’intelligenza artificiale nel proprio business”, prosegue Fiorenzo Comini di navAI, “bisogna innanzitutto valutarne l’impatto sull’azienda e capire come e dove può fare la differenza, migliorando i diversi aspetti operativi e apportare un valore aggiunto. Prima di procedere con l’implementazione, dunque, è indispensabile effettuare un’accurata analisi aziendale”.

“È essenziale anche investire nella formazione dei dipendenti e adottare una cultura aziendale che veda l’innovazione tecnologica come un asset importante. Ci deve poi essere una base di cultura dei processi aziendali, così che l’introduzione dell’intelligenza artificiale avvenga in modo armonico e graduale. In questo senso possono aiutare molto partner strategici che, attraverso il loro contributo, forniscono le competenze e l’esperienza necessaria per implementare sistemi di AI nel proprio business”.

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