Se stai per aprire un blog e hai la strana convinzione che tutto ciò che viene pubblicato su Internet appartiene al popolo sovrano, toglitela immediatamente. Potresti rischiare grosso. E no, non puoi usare a scopi commerciali o ripubblicare sul tuo blog delle foto, anche se in apparenza puoi scaricarle liberamente sul tuo computer. Il fatto che tu possa averle per uso privato non significa che tu possa usarle liberamente sul tuo blog o sito personale. Dunque, quando ti ritrovi davanti un’immagine, fai attenzione.

In questa guida ti spieghiamo cosa significa avere la proprietà intellettuale di un’immagine, potendola dunque pubblicare senza incorrere nella violazione di un copyright che magari non è ben specificato – ma esiste. Oh, esiste eccome! Ecco come capire se un’immagine è utilizzabile o meno.

Copyright: cos’è?

Il termine copyright fa riferimento alla legge sul diritto d’autore che tutela le opere d’ingegno, siano esse di tipo letterario, musicale, cinematografico e non solo. Vale anche per disegni e fotografie. La proprietà intellettuale protegge l’idea inventiva, mentre il copyright ne protegge la forma tangibile. Il copyright non vale solo per l’Italia ma per moltissimi Paesi del mondo, dunque è importante fare attenzione quando si sceglie di riutilizzare un’immagine presente sul web, anche se evidentemente straniera. Il titolare dei diritti morali dell’opera di ingegno è SEMPRE il suo creatore, mentre per i diritti patrimoniali subentrano altri intermediari. Per esempio, il creatore potrebbe cedere o vendere i diritti per l’utilizzo economico.

Il diritto di autore non richiede deposito, come avviene invece con marchi e brevetti, ma si acquisisce nel momento della creazione dell’opera. Per le foto si applicano le stesse regole, anche se in alcuni casi, al fine di poter esercitare alcuni diritti, è necessario effettuare un deposito alla SIAE.

Chi scatta la foto, dunque, detiene il diritto morale di proprietà, che non può essere ceduto, e può decidere di tenere i diritti di sfruttamento e di diffusione dell’opera. Per ottenere il copyright di una immagine o di una foto, basta corredarla di nome, cognome e anno di produzione.

Va da sé che se una foto trovata su internet presenta nome, cognome e anno non potrà essere liberamente usata sul tuo blog istituzionale. Per poterlo fare, dovrai effettuare una richiesta e, eventualmente, versare un contributo di utilizzo.

Come faccio a sapere se una foto è protetta da copyright?

Per evitare di incorrere in sanzioni o problemi legali, è importante capire senza ombra di dubbio se la foto che volete mettere sul vostro sito o sul vostro blog è libera dal copyright. In pratica, la domanda non è “se la foto ha il copyright”, ma più che altro se il detentore dei diritti morali ha deciso di diffonderla liberamente sul web, senza scopo di lucro e rinunciando ai diritti di sfruttamento e diffusione.

Tutti i diritti liberi: insomma, una foto che non ha “diritti riservati” a solo una piccola parte di clientela.

Per capire se una foto è libera da diritti, puoi risalire ai siti in cui è già stata pubblicata e, eventualmente, risalire all’autore per chiedergli il permesso di utilizzarla. Vai sulla pagina di ricerca di Google immagini, clicca sull’icona a forma di macchina fotografica e inserisci la foto che stai cercando. Troverai foto uguali o simili già pubblicate sul web, e i relativi siti: in questo modo sarai in grado di capire se la foto appartiene effettivamente a qualcuno.

Foto “senza velleità creativa”

A livello teorico, una foto si considera protetta da copyright solo quando possiede una certa qualità artistica. Di fatto, però, capire quando effettivamente un’immagine è dotata di sfumatura creativa non è così semplice. Di conseguenza, ti consigliamo di non fare troppo affidamento a questa tecnica, specie se vuoi essere sicuro al 100% di quello che stai facendo.

Siti a pagamento con sezioni “free”

Alcuni siti a pagamento presentano sezioni che offrono immagini gratuite e libere da ogni copyright. È il caso di siti come Pixabay, Unsplash, Librestock, Openphoto e moltissimi altri. Qui troverai immagini abbastanza carine e libere, oltre ogni ragionevole dubbio, dal copyright. Ti sarai tolto un bel problema!

Azioni legali contro chi usa immagini protette

Se anche dopo tutti gli accorgimenti che avete preso vi siete resi conto, vostro malgrado, che la foto è stata usata senza previo consenso, toglietela immediatamente. Nel caso in cui però le persone interessate dovessero accorgersi della sua presenza galeotta, potreste ricevere un’email o una telefonata minacciosa in cui vi viene spiegato che avete utilizzato un’immagine protetta, e che sarete costretti a pagare una multa o, alla peggio, finire davanti a un giudice. Quest’ultimo può deliberare una sentenza di condanna che ordini la cessazione del fatto lesivo e richiedere l’azione di un provvedimento cautelare d’urgenza, ovvero una strategia che vi impedirà di ripetere l’operazione fraudolenta di aver scopiazzato impunemente. Vi troverete inoltre a dover risarcire dei danni l’operatore che detiene i diritti commerciali della fotografia. Bello, eh?

E se ci mettessi i crediti?

La foto mi piace troppo ma non voglio pagare. Metterò nome e cognome dell’autore, un link al suo sito e dirò che tutti i diritti gli appartengono. Funziona? A volte sì. A volte, invece, l’immagine ha un preciso scopo commerciale (es: la foto di un calciatore) e non te la puoi cavare a buon mercato. Dovrai acquistarla, o ripiegare su qualcos’altro.

E se prendessi le foto da Instagram?

Chi pubblica una foto sui social network e la condivide con i suoi contatti non ha necessariamente riconosciuto una licenza generalizzata di utilizzo e di sfruttamento dei contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale in favore di qualunque terzo che accede alla pagina Facebook. In altre parole, fintanto che la foto è sui social, può essere presa e ricondivisa da altre persone, che potranno usarla liberamente sui loro siti web con le giuste attribuzioni. Nel caso in cui la foto pubblicata sui social presenti nome, cognome e anno di scatto – vale invece il diritto di copyright e ne sconsigliamo la ricondivisione.