Come monitorare il traffico su Google Analytics con i parametri UTM
Ultimamente mi è stata posta questa domanda: “Ue Alex, ma come faccio a tenere traccia del traffico che ricevo da Facebook e Instagram?”. Il metodo c’è, basta usare i parametri UTM da aggiungere in coda all’url della pagina già monitorata da Google Analytics.
Google Analytics è molto, molto potente, anche troppo, perché dà a disposizione talmente tanti dati che onestamente può creare un po’ di confusione. Ma la cosa peggiore è che i dati che ti fa leggere sono quelli che vuole lui e non sempre corrispondono a quelli che interessano a te. O meglio, a volte (spesso) non entra nel dettaglio a meno che non si configuri a puntino e solo una mano esperta lo può fare.
Andiamo nel pratico. In sostanza facciamo finta che io voglia leggere a colpo d’occhio la differenza tra il traffico che ricevo da Facebook, da Instagram, da Twitter e da Adwords.
Nell’url della pagina che io voglio collegare devo inserire in coda i parametri che fanno capire ad Analytics la provenienza di questi dati e basta fare così:
https://nomesito.com/nomepagina.html?utm_source=facebook
in sostanza sull’url avrò la chiave (utm_source) e il suo valore (facebook).
La stessa identica cosa la farò con Instagram, con Twitter e con tutti i social che intendo monitorare.
In questo caso però stiamo parlando solo della “sorgente” di traffico ma i parametri UTM si dividono anche in: utm_medium (quindi mezzo, per esempio possiamo suddividere il traffico a pagamento, quindi cpc piuttosto che organico), utm_term (termine, per esempio inserendo la keyword che usata, anche se sinceramente a mio avviso poco utile dal momento che usando Adwords viene già tutto tracciato nativamente), utm_campaign (nome campagna, per esempio in caso di una campagna sponsorizzata), utm_content (contenuto, molto utile per esempio quando si vuole testare due creatività o due copy di un annuncio, facendo così A/B test).
Quindi, ipotizziamo di voler tracciare il traffico di una campagna sponsorizzata su Facebook avremo un url del genere:
https://nomesito.com/nomepagina.html?utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=promo-estate
Per evitare di stare ad impazzire a memorizzare questi parametri possiamo usare un tool che ci risolve tutti i problemi https://ga-dev-tools.appspot.com/campaign-url-builder/ dove basta inserire i nostri valori personalizzati nei campi appositi e automaticamente il tool ci crea l’url come lo desideriamo noi
Come leggere i dati su Google Analytics
Ora che abbiamo creato le nostre url occorre visionarle su Analytics che nativamente non fa. O meglio, lo fa ma in maniera confusionaria e non particolarmente precisa, se non per i dati ricevuti da Adwords. Per fare questo basta aprire il tuo account analytics, seguire il percorso di Pubblico > Panoramica. Selezionare “Aggiungi segmento”
cliccare su “+Nuovo segmento”
selezionare il tab “Sorgenti di traffico” e nel campo Sorgente selezionare la voce “Corrisponde esattamente a” e nel campo inserire “facebook” (o il valore che hai deciso di inserire alla chiave utm_source. Io ti consiglio VIVAMENTE di usare sempre gli stessi valori ma sopratutto di lavorare con ordine. Lo apprezzerai molto nel lungo periodo).
Lo stesso identico lavoro lo più fare con tutti gli altri social, come per esempio Instagram
E così via…
Ricordati di salvare la panoramica
Siccome questa panoramica la stai creando tu, se non la salvi, nell’accesso successivo non la ritroverai e sarai costretto a rifare nuovamente il lavoro. Si risolve molto semplicemente salvando la panoramica ciccando su Salva
gli diamo un nome che preferiamo
e spostiamoci in PERSONALIZZAZIONE > Rapporti salvati
D’ora in poi, ogni volta che vogliamo avere la panoramica con i dati che preferiamo andremo direttamente in questo percorso, quindi in “Rapporti salvati”. Considera che la stessa panoramica, o le stesse in caso di più rapporti salvati, la possiamo modificare a nostro piacimento, così, salvandola (mi raccomando ricordati 🙂 ) ce la ritroveremo ogni volta che vorremo.
Conclusione
La cosa più importante per sapere se qualsiasi attività sul web funziona o no è leggere i dati di analytics e se possiamo aiutare Google Analytics a leggerli meglio, sicuramente male non fa, anzi. Il mio consiglio è sempre quello di tracciare ogni cosa, anche se pensi non possa servire. Perché la cosa interessante è che se usi i parametri utm su ogni attività di web marketing social, Adwords, newsletter, o altro, puoi capire al volo cosa va e cosa non va, ma sopratutto perché puoi andare a configurare la lettura su Analytics e leggere le informazioni RETROATTIVE. Ma questo solo se usi i parametri utm nel modo più adeguato.
Alla prossima 😛
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