Fashion, beauty e design, i motori delle vendite eCommerce in Italia
Chi non ha mai fatto acquisti online scagli la prima pietra.
E sì, vale anche quella volta che avete ordinato il centrotavola per vostro zio. Che si tratti di quella meravigliosa borsetta che al negozio costa tanto di più o di quel paio di scarpe che proprio non si trova da nessuna parte, neanche a Milano, tutti prima o poi incappano nel mondo dell’eCommerce e – lasciatecelo dire – ci prendono gusto. Può succedere che si rimanga vittime del dubbio, ma oggi più spesso che mai le persone si rivolgono a internet per effettuare i loro acquisti.
I dati parlano chiaro: la crescita dell’eCommerce B2C in Italia aumenta ogni anno sempre di più, anche se rimaniamo un po’ troppo indietro rispetto agli altri Paesi europei. Tuttavia, ci stiamo espandendo, e in quanto italiani i settori in rapido sviluppo sono quelli che possiamo immaginare: abbigliamento, beauty e arredamento.
Lo shopping online secondo gli italiani
2019: il valore degli acquisti online fino ad ora, quest’anno, ammonta a 31,6 miliardi di euro, con un 15% in più rispetto al 2018. Numeri che fanno girare la testa, stimati dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. Sul primo posto del podio c’è naturalmente il settore dell’abbigliamento, con un tasso di penetrazione del 9% che non ha eguali. I consumatori italiani digitali hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, seguiti a ruota dalla fascia del’età dai 25 ai 34. Secondo quanto affermato da Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico: «Dopo vent’anni dalla prima ricerca pubblicata dall’Osservatorio, l’eCommerce è indubbiamente diventato un fenomeno di assoluta rilevanza: un canale prioritario di relazione con i clienti attraverso lo sviluppo di servizi ad hoc e ingenti investimenti in infrastrutture logistiche, informatiche e di rete».
Gli italiani comprano vestiti, e lo fanno soprattutto dal loro smartphone o da dispositivi mobile – che nel 2018 sono diventati il canale di riferimento della generazione della domanda eCommerce B2C. Inoltre risulta che molte persone non acquistano solo per loro stesse, ma anche per coloro che non si fidano abbastanza del media da voler inserire i loro dati di credito personali. In poche parole, il mercato eCommerce sfiora tutti, e diventerà sempre più preponderante nelle nostre vite quotidiane.
Perché acquistare online?
Sembra una domanda ovvia, ma vista la crisi che ha attraversato il settore dell’abbigliamento, non lo è affatto. Sempre più negozi fisici chiudono e lasciano spazio agli store online – assai più economici a livello di manutenzione. Acquistare un bel maglione dal divano di casa propria è sicuramente molto gratificante, specialmente perché ci permette di soddisfare “un bisogno” senza doversi vestire, prendere l’auto, andare al centro commerciale, schivare i bambini ululanti e magari arrivare in negozio per scoprire che la propria taglia è esaurita. La potenza della rete è quella di penetrare attraverso i social, ovvero dei canali pubblicitari che noi stessi inseriamo, volontariamente, nella nostra vita, permettendo loro di influenzarci in qualche modo. Quante volte ci siamo fatti convincere a un acquisto da quel post su Instagram così bellino?
Il core di questa attività di penetrazione è dunque un business incentrato sulla personalizzazione della navigazione e sul facilitare il processo di acquisto non solo quando vuoi, ma anche dove vuoi. Pensiamo per esempio ad Amazon, che ha disegnato un algoritmo capace di disegnare capi d’abbigliamento basandosi sulla raccolta di dati, preferenze, immagini, testi e suoni. Sembra una cosa che appartiene al futuro, ma è già parte della nostra esperienza quotidiana. E in tutto questo la componente umana dove va a finire? A voi la sentenza.
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