Fotogallery, l’accumulatore che si “scioglie” nell’ambiente

Gli scienziati Gustav Nyström e Xavier Aeby hanno stampato una minibatteria con elettrodo, elettrolita, substrato e conduttore avvolti a panino

Gustav Nyström e Xavier Aeby del progetto EMPA 'Printed Paper Batteries'
Gustav Nyström e Xavier Aeby del progetto EMPA “Printed Paper Batteries”

I ricercatori dell’EMPA in Svizzera hanno realizzato un accumulatore di energia, una vera e propria batteria, completamente biodegradabile nonché perfettamente in linea con l’Internet delle cose che attende il genere umano.
Congegnato dal supervisore Gustav Nyström e dal ricercatore Xavier Aeby al termine di lunghi studi, è composto da carbonio, cellulosa, glicerina e da… sale da cucina. E, soprattutto, funziona in modo affidabile.
Per costruire un supercondensatore con questi ingredienti, sono stati loro necessari quattro strati, ciascuno dei quali esce dalla stampante 3D uno dopo l’altro: un substrato flessibile, una pellicola conduttiva, l’elettrodo e infine l’elettrolita. Il tutto viene poi ripiegato come un panino, con l’elettrolita al centro.

La prima batteria… biodegradabile è già realtà in Svizzera

La batteria biodegradabile realizzata dal team dell'EMPA
La batteria biodegradabile realizzata dal team dell'EMPA