Gutenberg: l’editor di cui WordPress aveva bisogno?

Gutenberg: l’editor di cui WordPress aveva bisogno?

Più di sei mesi di duro lavoro di contributor e appassionati hanno dato vita al progetto Gutenberg.

No, non stiamo parlando del buon Johannes Gutenberg, il tipografo tedesco (da cui comunque l’aggiornamento ha preso il nome), ma del nuovo, formidabile editor di WordPress, creato con lo scopo preciso di semplificare l’aggiunta dei contenuti multimediali così da portare il CMS in una nuova era, tutta dedicata alla scrittura per il web moderna.

Cos’è Gutenberg?

Gutenberg è il nuovo editor per WordPress che mette da parte, una volta per tutte, codici HTML e shortcode per modificare le impostazioni visive dei vari elementi all’interno dei post. Gli sviluppatori hanno introdotto un sistema “a blocchi” con lo scopo di semplificare l’esperienza di scrittura dell’utente attraverso un sistema che si presta in maniera davvero interessante a opzioni più avanzate e aggiornamenti. Stando a quanto annunciato dalla pagina ufficiale di download, Gutenberg è destinato a cambiare per sempre il modo di pubblicare contenuti su WordPress e la loro personalizzazione. Parole di Matt Mullenweg: «L’editor metterà l’utente in condizioni di creare post ricchi senza sforzo. I blocchi hanno lo scopo di sostituire quegli elementi che fino ad oggi richiedevano shortcode, HTML o altri stratagemmi».

Gutenberg è ancora in beta, al vaglio di utenza e fedelissimi che lo stanno testando proprio in queste ore. Sebbene il progetto abbia raggiunto e superato le 200 mila installazioni attive, il verdetto risulta piuttosto severo: la valutazione complessiva è infatti di 2 stelle.

Come si installa?

Gutenberg richiede la versione 5.0 di WordPress ed è testato – per il momento – fino alle 5.0.3. Non dev’essere installato poiché è già l’editor predefinito del CMS. In caso di problemi, comunque, in questa fase di testing sarà ugualmente possibile tornare al vecchio editor, così da evitare disservizi in caso di problemi di compatibilità.

È retrocompatibile?

La risposta rapida a questa domanda è “sì”, Gutenberg può essere installato su qualsiasi blog e non compromette il funzionamento e il duro lavoro applicato ai post precedenti, così da poter essere adottato non solo per i nuovi progetti, ma anche per quelli già ben avviati. Potrebbe però causare problemi a temi e plugin personalizzati, i quali richiederanno un aggiornamento per adattarsi a questa novità. Pensiamo solo al supporto dei meta-box, arrivato alla fine del 2017 e ancora non del tutto esaustivo che permette finalmente agli utilizzatori di usare plugin come Yoast SEO.

Una volta installato Gutenberg, l’utente esperto si renderà conto che il plugin non sostituisce l’editor predefinito di WordPress, lasciando comunque l’opportunità di lavorare con i vecchi sistemi passando da un editor all’altro. Questo discorso vale almeno per ora che Gutenberg è in beta. Quando lo sviluppo sarà terminato, infatti, Gutenberg non potrà essere “spento” e diventerà l’editor predefinito di WordPress.

Cosa sono i blocchi?

I blocchi sono l’evoluzione visiva e intuitiva di codici, embed, widgets, formattazioni, temi, box e tutti quegli elementi che concorrono alla personalizzazione dei contenuti di un blog. Ideali per un pubblico inesperto che si affaccia al mondo di WordPress e, parallelamente, pensati apposta per mettere l’utente esperto davanti a una tavolozza di opportunità, così da migliorare il suo rapporto con la scrittura per il web.

Il sistema dei blocchi a click o drag and drop apre diverse possibilità non solo per il web, ma anche per la realizzazione di contenuti via dispositivi mobile, dove inserire codici ed embed risulta sempre particolarmente spiacevole. I blocchi forniscono un sistema rapido e intelligente di personalizzare i contenuti on-the-go, così da non dover rinunciare a un aggiornamento nemmeno quando ci si trova in viaggio.

Matt Mullenberg ha inoltre dichiarato che i blocchi si pongono l’obiettivo di ricoprire il loro ruolo non solo nei post, ma anche all’interno delle pagine o delle sidebar, in maniera da rendere l’inserimento di contenuti una procedura standard e sempre uguale, indipendentemente dalla loro destinazione. Un altro punto a favore di chi si approccia al sistema per la prima volta e avrebbe bisogno di un corso accelerato sull’intero sistema. E che ne sarà invece di TinyMCE? Gli sviluppatori di Gutenberg e TinyMCE hanno lavorato a stretto contatto sin dall’inizio in maniera che i due strumenti possano, in futuro, lavorare insieme per contribuire parallelamente a migliorare l’esperienza complessiva di WordPress.

Perché una valutazione così bassa degli utenti?

Nonostante l’apparente comodità, il progetto si trova ancora in fase di test e richiede un lavoro di studio non solo da parte dell’utenza, che sta ancora analizzando il sistema e tentando di comprendere le sue potenzialità. Il discorso dell’accessibilità e, soprattutto, della compatibilità con i plugin di WordPress sviluppati da terze parti è ancora fonte di grande preoccupazione. Non a caso, su internet fioccano gli articoli e le guide dedicate ai developer per aggiornare temi e plugin in accordo con i nuovi parametri settati da Gutenberg, in maniera da garantirne il funzionamento. Si tratta di un lavoro mastodontico e, soprattutto, che non dipende completamente dagli sviluppatori dell’editor, ma necessita del contributo dell’intera comunità WordPress.

La prossima settimana pubblicheremo una panoramica su come è strutturato Gutenberg e le sue funzioni.

Stay tuned!