La Confederazione pone le basi di una “politica dei dati”
La Confederazione pone le basi di una “politica dei dati”
Il Consiglio Federale vuole promuovere l’idea normativa che le informazioni costituiscano una risorsa strategica al servizio della collettività
In futuro la Confederazione Svizzera dovrà gestire i dati in base a norme uniformi e vincolanti. Nella seduta del 10 dicembre 2021 il Consiglio Federale ha preso atto delle basi della politica dei dati e della cosiddetta governance dei dati e ha attribuito altri mandati al riguardo.
Quale ulteriore importante presupposto per la trasformazione digitale dell’Amministrazione federale bisognerà, tra l’altro, elaborare una nuova ordinanza sul trattamento dei dati.
Il Consiglio Federale concretizza in questo modo l’attuazione dei mandati già decisi, quali la gestione dei dati a livello nazionale (NaDB) e la gestione comune dei dati di base della Confederazione, considerando in particolare anche le conoscenze acquisite in altri settori come la geoinformazione.
Nell’Amministrazione Federale occorrerà promuovere, in generale, l’idea che i dati costituiscano una risorsa strategica al servizio della collettività.
Bisognerà abbandonare la conservazione dei dati in compartimenti in modo da permetterne uno scambio più efficiente all’interno dell’Amministrazione. Per riuscirci, la governance dei dati stabilisce barriere vincolanti per l’intera Amministrazione federale.
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I principi della governance sono “nell’interesse dei clienti”
I clienti dell’Amministrazione Federale sono i primi a beneficiare dei principi della governance dei dati o politica dei dati Per quanto possibile, i cittadini e le imprese dovrebbero poter registrare una sola volta i propri dati per i contatti con le autorità e si dovrebbero poter rivolgere a una sola autorità per modificarli.
Conformemente alla strategia sulla digitalizzazione della Confederazione, ci si attiene al principio secondo cui i dati devono essere registrati una sola volta. Si tratta del cosiddetto principio “once only” che fa parte della buona prassi nel settore informatico.
La governance dei dati disciplina inoltre il modo in cui essi si utilizzano e condividono più volte all’interno dell’Amministrazione nel rispetto delle prescrizioni legali. Rimane garantita la protezione dei dati, mentre l’Amministrazione federale è tenuta a proteggerli e a garantire gli obblighi di segretezza. Non è prevista un’archiviazione centralizzata dei dati.
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Un organo specializzato per la gestione e l’interoperabilità
Dal punto di vista operativo, la nuova governance dei dati che è stata definita sarà attuata nelle unità amministrative sotto la supervisione di un nuovo organo specializzato nella gestione e nell’interoperabilità dei dati dell’Amministrazione federale.
Esso sarà presieduto dalla Cancelleria Federale (CaF) e dal Dipartimento federale dell’interno (DFI).
Ora il DFI, tramite l’Ufficio Federale di Statistica (UST), sta elaborando un’ordinanza sul trattamento dei dati in collaborazione con gli altri Dipartimenti e la Cancelleria federale.
Il progetto dovrebbe essere presentato al Consiglio Federale presumibilmente a fine 2022.
La CaF sta inoltre lavorando per inserire nella vigente ordinanza sulla trasformazione digitale e l’informatica (OTDI) un meccanismo di correzione in caso di problemi strutturali concernenti l’utilizzo dei dati.
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