La SEO nel 2019 ha ancora senso di esistere?

La SEO nel 2019 ha ancora senso di esistere?

In soli 12 anni la SEO si è trasformata in una disciplina che non ha quasi nulla a che vedere con ciò che era stata in origine.

Sono anni che me lo chiedo, anzi me lo chiedevo. Ho sempre guardato con enorme sospetto i SEO-GURU e nella maggior parte delle volte ho avuto ragione. Ma forse ho anche incontrato i guru sbagliati. Sono sempre stato dell’idea che vince sempre il buon contenuto e questo fino a qualche tempo fa poteva essere vero, anzi lo era e lo è anche oggi. Ma il problema è che il web di 10 anni fa non è il web di oggi in termini di volume di contenuti e quindi occorre dare un altro significato al CONTENUTO DI QUALITÀ. Il contenuto di qualità è tale quando è anche scritto secondo le regole del gioco del web che non è vero che sono dettate da Google in primis, non è solo una questione divisibilità nei motori di ricerca ma di approccio user-oriented. Per questo la SEO non è solo viva ma vivissima.

Qualcuno vi dirà che la SEO è morta. Che non ha più senso di esistere. Si prenderà tutto il tempo che gli serve per inculcarvi l’idea che l’ottimizzazione dei contenuti per il posizionamento sui motori di ricerca è un’attività lunga, lunghissima, e spesso infruttuosa. Qualcuno vi dirà che prima di poter raccogliere i frutti della propria attività SEO possono trascorrere anni. Ai tempi, queste persone pensavano che la SEO, con tutti i suoi algoritmi sconosciuti che bisogna indovinare, fosse paragonabile all’astrologia. A un certo punto è stata fantascienza e adesso, nel 2019, c’è chi osa dire che la SEO è parte della preistoria.

Ma che cosa c’è di vero in tutte queste affermazioni?

La risposta breve è: poco. Pochissimo. In soli 12 anni la SEO si è trasformata in una disciplina che non ha quasi nulla a che vedere con ciò che era stata in origine. Search Engine Optimization non è più un inglesismo quasi indecifrabile, ma è diventato un sistema universalmente riconosciuto per plasmare i contenuti in maniera che piacciano a Google, e di conseguenza siano più facili da trovare. E non solo: alcune aziende ritengono che i precetti della SEO siano talmente assodati, talmente semplici, che hanno deciso di mettere da parte le figure professionali specializzate, ritenendo che chiunque potrebbe svolgere questo importante compito senza necessariamente dover pagare una figura preposta. Perché tutto questo? Il motivo è semplice: i risultati delle attività SEO sono misurabili, certo, ma sono anche molto graduali e a volte richiedono un sacco di tempo per emergere davvero.

La SEO è morta. E allora, viva la SEO!

La piazza dei motori di ricerca è ancora la più ambita di tutte: chiunque desidera una vetrina sulla via principale del centro più frequentato del paese più spendaccione del mondo. Le persone si rivolgono a Google per qualsiasi interrogazione o richiesta specifica: sono i motori di ricerca come lui che muovono il traffico su internet, scandendo il ritmo e decidendo chi merita l’onore di starsene in prima pagina, in bella vista.

Chi è alla ricerca di un prodotto o un servizio si rivolge al motore di ricerca. E gli esperti di questa disciplina sanno perfettamente che per ottenere un posizionamento vantaggioso, talvolta, è necessario tempo, duro lavoro e un investimento. In un’epoca dove tutto è fast, la SEO decisamente non si colloca tra le soluzioni express che piace vedere alle aziende in continuo movimento. Quando fatta nel rispetto del buon senso e dell’intelligenza di utenti, la SEO rappresenta un valore inestimabile per l’azienda, ma in quanto tempo darà i suoi frutti?

Chi vi dice che la SEO è morta probabilmente si riferisce a tutti quei trucchetti (keyword stuffing, link fraudolenti e altri mezzucci) che hanno sabotato per anni le graduatorie di Google, facendoti trovare spazzatura più spesso che no in relazione alle tue ricerche. Ora la SEO è una disciplina di dominio pubblico che tutti conoscono e che tutti applicano in misura più o meno regolare.

Perché affidarsi a un esperto SEO nel 2019? Perché anche e nonostante la SEO sia ormai una disciplina disponibile a chiunque abbia voglia di studiarla, sono la pratica e il duro lavoro a rendere un contenuto davvero favoloso. L’esperienza SEO, come in qualsiasi altro ambito, è preziosa perché qualcuno ha impiegato anni della sua vita a produrre contenuti che riflettono le regole della SEO e sanno come parlare agli internauti in maniera diretta, spontanea e naturale. Gli esperti SEO masticano le regole più tecniche e conoscono le parole chiave che servono a fare breccia non solo nell’algoritmo, ma anche nel cuore del lettore.