Occhiali per la traduzione automatica: è la sfida di Google
Occhiali per la traduzione automatica: è la sfida di Google
Il colosso di Mountain View ha rilevato la startup californiana Raxium, specializzata in display MicroLed per implementare la realtà aumentata
Google ha acquistato una startup chiamata Raxium, con sede a Fremont, in California, e specializzata in display MicroLed: essa entra ufficialmente a far parte della divisione Device and Services del colosso americano.
Secondo gli osservatori di economia e gli esperti di tecnologie, la piccola azienda statunitense dovrebbe aiutare le mire nel Metaverso di Google, il tutto attraverso la realizzazione di un paio di occhiali di realtà aumentata, eredi in qualche modo dei precedenti Google Glass.
La startup produce display “ultracompatti, a bassa potenza, ad alta risoluzione”, da poter usare in un’ampia fascia di dispositivi, in modo particolare quelli indossabili, per restituire al fruitore una qualità di visione superiore, senza appesantire troppo gli accessori.
“Oggi annunciamo che Google ha acquisito Raxium, un innovatore nelle tecnologie di visualizzazione MicroLed a pannello singolo”, ha scritto Rick Osterloh, Senior VP of Devices & Services di “Big G”, in un breve post sul blog.
“Il team di Raxium ha trascorso cinque anni nel creare display ad alta risoluzione miniaturizzati, economici ed efficienti dal punto di vista energetico, che gettano le basi per le future tecnologie di visualizzazione”.
Metaverso: alla scoperta del futuro universo di Internet…
Display ad alta risoluzione mini, economici ed efficienti
Prima della conferma arrivata nelle scorse ore, si era parlato di un accordo tra Google e Raxium già nello scorso mese di marzo, quando il sito d’informazione “The Information” evidenziava il grande interesse dell’azienda nel voler gestire internamente la produzione di elementi chiave per i dispositivi che verranno specificamente indirizzati al metaverso.
I termini dell’accordo fra le parti non sono stati resi noti.
A differenza di altri giganti dell’hi-tech, come Meta, detentrice di Facebook, Instagram e WhatsApp, Google non si è mai sbilanciata su progetti inerenti la realtà aumentata e virtuale, almeno non pubblicamente.
L’anno scorso erano trapelate notizie sul sistema operativo Augmented Reality, attraverso varie ricerche di personale.
Gli occhiali di nuova generazione di “Big G” sono attesi per il 2024, allorché potrebbe venire lanciato un prodotto in grado di convertire automaticamente in un’altra lingua la voce di un soggetto parlante, dinanzi a sé o in remoto, con conseguente apparizione dei sottotitoli di traduzione in sovrimpressione sulla lente.
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