Metaverso: alla scoperta del futuro universo di Internet…

Metaverso: alla scoperta del futuro universo di Internet…

Si fa largo nella società un insieme di spazi virtuali interconnessi destinati a cambiare la vita delle persone: scopriamo in che cosa consiste

Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in "Snow Crash", un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar
Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in “Snow Crash”, un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar

Negli ultimi mesi il Web è stato invaso da un nuovo vocabolo, o meglio, da uno già esistente ma di cui si sapeva molto poco e che ora è diventato protagonista della narrativa online. Stiamo parlando del “Metaverso”. La parola indica la convergenza tra il mondo fisico, la realtà virtuale e quella aumentata: una coesistenza di spazi virtuali connessi tra loro che offrono nuove modalità di azione e interazione.

Il motivo per cui se ne parla così tanto proprio oggi? Perché i progressi tecnologici fatti da quando è stato coniato il termine (quindi quasi 30 anni fa) sono incredibili e possiamo affermare che ora i tempi siano maturi per parlare concretamente di questo mondo e ragionare su tutte le applicazioni di questa “estensionedelle dinamiche di Internet che conosciamo noi.

Il Metaverso è destinato a entrare sempre di più nelle nostre vite e a influenzarle sotto tantissimi aspetti. Vediamo di cosa si tratta e perché possiamo parlare di una vera e propria rivoluzione digitale (e non solo).

Da Velvet Media e Anothereality il… Metaverso per le PMI

Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in "Snow Crash", un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar
Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in “Snow Crash”, un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar

Che cos’è davvero il Metaverso: la fantascienza che diventa realtà

Il termine è stato coniato da Neal Stephenson, autore di fantascienza statunitense, nel romanzo Snow Crash del 1992. Nel suo libro, il Metaverso rappresenta una sorta di sequel di Internet che prende la forma di un mondo virtuale tridimensionale, abitato da avatar (“digital twins”). Questi raffigurano persone che comunicano con l’aiuto di occhiali per realtà virtuale, strumenti che oggi sono sempre più in fase di sviluppo e diffusione.

Questo concetto è poi stato protagonista di tanti prodotti fantascientifici, uno dei più noti è il film di Spielberg Ready Player One, uscito sul grande schermo nel 2018 e ispirato all’omonimo romanzo di Ernest Cline del 2011. Questa pellicola offre una rappresentazione piuttosto realistica e fedele di come evolverà il Metaverso da qui ai prossimi 20 anni. Anche qui vengono infatti raffigurati dei mondi virtuali interconnessi in cui gli utenti interagiscono con visori di realtà virtuale e guanti aptici, comprano oggetti digitali e svolgono attività di intrattenimento in contesti totalmente immersivi e coinvolgenti.

Scuderia Ferrari e Velas unite nella digitalizzazione spinta

Ready Player One
La locandina del film “Ready Player One”

Attualmente, una delle definizioni più chiare ed esaustive di Metaverso è quella offerta da Matthew Ball, investitore e autore di un compendio sull’argomento chiamato “The Metaverse Primer”, diviso in nove parti e pubblicato sul suo blog:

“Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.”

Si tratta quindi di una vera e propria rivoluzione che ci permetterà di “essere in un posto senza esserci veramente“. Potremo ritrovarci in ufficio “in presenza” condividendo lo stesso spazio con i colleghi pur non essendo fisicamente con loro, partecipare a un festival dall’altra parte del Mondo senza dover prendere un aereo o acquistare terreni virtuali.

Vediamo come potrebbe trasformarsi quello che molti chiamano “il futuro di Internet”.

Uffici “immersivi” in 3D per lo smart working che verrà…

Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in "Snow Crash", un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar
Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in “Snow Crash”, un ibro di fantascienza cyberpunk che data al 1992, nel quale esso è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar

Metaverso: cosa esiste già e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro

Il Metaverso ha una struttura spazio-temporale ed è composto da una materia fatta di informazioni e dati che appartengono al mondo reale. Con quest’ultimo ha un forte legame: sfrutta dispositivi o applicazioni che siamo già abituati a usare sui nostri pc o smartphone,  per accedervi sono necessari visori VR, per maneggiare oggetti virtuali bisogna indossare dei guanti e si relaziona con sistemi economici reali per consentire di attribuire il massimo valore agli item virtuali.

Vediamo quali elementi sono già disponibili per rendere più rapido e immersivo il viaggio nel Metaverso e quali sono, invece, le possibili implicazioni di questo mondo sul futuro, sebbene sia quasi difficile fare previsioni certe in un contesto così dinamico e celere.

Lo “Swiss Virtual Expo”? Oggi non c’è niente di più… reale

Second Life è un mondo virtuale elettronico digitale online lanciato il 23 giugno 2003 dalla società americana Linden Lab a seguito di un'idea del fondatore di quest'ultima, il fisico Philip Rosedale
Second Life è un mondo virtuale elettronico digitale online lanciato il 23 giugno 2003 dalla società americana Linden Lab a seguito di un’idea del fondatore di quest’ultima, il fisico Philip Rosedale

Realtà aumentata vs realtà virtuale: possibilità e strumenti

Realtà aumentata e virtuale sono i due grandi alleati per immergersi nel Metaverso e sfruttarne tutte le potenzialità. Nonostante vengano spesso confuse perché entrambe hanno il potere di creare un ponte tra mondo fisico e digitale, sono diversi gli elementi che le differenziano.

La prima, infatti, amplifica il mondo reale sovrapponendovi contenuti digitali e si avvale dell’uso di smartphone e tablet su cui si scarica un’applicazione, oppure di sistemi più sofisticati, come per esempio gli Smart Glasses. Sfruttiamo questa tecnologia anche senza rendercene conto, per esempio quando scannerizziamo un QR code. Oppure possiamo utilizzarla con la geolocalizzazione, quando compaiono degli oggetti virtuali sullo schermo che si sovrappongono a luoghi facenti parte del mondo reale. Se non lo hai mai usato, avrai quantomeno sentito parlare del fenomeno Pokémon GO, che ha spopolato nel 2016.

La realtà virtuale, invece, rappresenta un ambiente digitale che si sostituisce completamente a quello reale. Indossando degli specifici visori, infatti, veniamo trasportati in un mondo diverso e lontano, che possiamo toccare con mano e con cui possiamo interagire a 360°. Ci basta indossare questi particolari dispositivi per guidare un’auto modernissima o per visitare una città rimanendo fisicamente tra le quattro mura di casa.

Da un punto di vista tecnico, costruire dei dispositivi in grado di vedere elementi digitali sovrapposti alla realtà fisica è molto più complesso che realizzare esperienze virtuali ex novo.

Si parla di occhiali con lenti spesse 5 mm (quindi decisamente molto meno voluminose degli attuali visori) se non addittura di microchip sottocutanei e di lenti a contatto con sensori oculari, che permetteranno di interagire con il mondo virtuale attraverso la mimica facciale e i movimenti del corpo.

Come possiamo dunque constatare, le possibilità di rendere le esperienze legate al Metaverso ancora più coinvolgenti e reali sono molte, ma richiedono ancora tempo e soprattutto competenze scientifiche per sfruttarle appieno.

Video, lo “Swiss Virtual Expo” fruibile dal 15 ottobre 2021

Gli NFT (o Non Fungible Tokens) nel Metaverso
Gli NFT (o Non Fungible Tokens) nel Metaverso

Blockchain e NFT: la nuova frontiera dell’economia è già qui

Il futuro del Metaverso comprende sicuramente un’evoluzione degli aspetti legati alla Blockchain e agli NFT. Il business dei non fungible tokens è sicuramente destinato ad esplodere e già i risultati registrati fino ad oggi, comunque, sono notevoli. Nel 2021 infatti, secondo un report di Chainalysis, il mercato degli NFT ha generato a livello mondiale transazioni per 26,9 miliardi di dollari in criptovalute.

Se prima si trattava di un fenomeno che sembrava interessasse perlopiù il mondo dell’arte e dei collezionisti, ora sono svariate le imprese, delle dimensioni e dei settori più disparati, interessate a presidiare le opportunità offerte dal mondo virtuale. È recentissima, per esempio, la notizia dell’investimento dello stilista Philipp Plein in un ampio terreno in Decentraland, il primo mondo virtuale di proprietà dei suoi utenti nel Metaverso. Qui sorgerà un immobile virtuale chiamato Plein Plaza che includerà negozi di lusso, musei e residenze. Oppure ti invitiamo a scoprire, sul nostro blog, l’articolo sul progetto di Lamborghini denominato “Space Time Memory”. Si tratta di un’opera composta da più di 600 milioni di pixel e realizzata dall’artista Fabian Oefner per la Casa di Sant’Agata Bolognese, raffigurante l’auto supersportiva Aventador LP 780-4 Ultimae che spicca il volo verso le stelle.

Ma la lista di brand interessati a investire nelle criptovalute è lunghissima. Da Microsoft a Nike, passando per Facebook che vedremo nel prossimo paragrafo, sono tantissime le imprese che stanno iniziando il loro viaggio nel Metaverso.

Fotogallery, viaggio all’interno dello “Swiss Virtual Expo”

Gli NFT (o Non Fungible Tokens) nel Metaverso
Gli NFT (o Non Fungible Tokens) nel Metaverso

Il valore dei Non Fungible Token all’interno del Metaverso

L’economia del Metaverso sarà basata su una criptovaluta unificata, come i bitcoin, e sulla compravendita di NFT, che essendo memorizzati sulla blockchain non sono intercambiabili.

Il Metaverso ha determinato una vera e propria globalizzazione dell’industria prima dell’arte e poi gradualmente anche di altri settori creativi come l’architettura, la moda, la musica e soprattutto il mondo del gaming. Come abbiamo visto poc’anzi con l’esempio di Philipp Plein, anche il settore immobiliare sta assumendo una dimensione virtuale su cui sarà sempre più facile (e probabilmente interessante) investire.

Dunque, gli NFT hanno il potere di trasportare il concetto di proprietà e di unicità anche nel mondo digitale, diventando dei nuovi status symbol, che, come affermato da Andrea Daniele Signorelli su Wired, rappresentano “un modo per distinguersi dalla massa grazie a una notevole capacità di acquisto e alla conoscenza delle tendenze più particolari e innovative”.

Ma non risiede solo qui la forza, anche a livello economico, degli NFT. Gli oggetti digitali possono essere copiati anche infinite volte, ma al compratore ne viene sempre riconosciuta la proprietà dell’originale, il che determina:

  • un elevato valore nel caso in cui si voglia rivendere;
  • una diminuzione del rischio di frode, in quanto ogni minima transazione viene segnata su dei registri decentralizzati sfruttando la blockchain.

L’anno lunare ha dato il la al progetto NFT di Lamborghini

Il logotipo di Meta
Il logotipo di Meta

Facebook e la recente trasformazione in Meta

Facebook si chiamerà Meta e si impegna a costruire il futuro di Internet, l’Internet Incarnato: il Metaverso. Questo non significa che Facebook, il social al quale tutti ci colleghiamo ogni giorno, si chiamerà in un altro modo, ma che la società che fa da ombrello a Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger cambierà nome – un po’ come la storia di Google con Alphabet.

Con queste parole Mark Zuckerberg, CEO dell’ormai ex Facebook, ha annunciato il rebranding della holding del Gruppo (che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp, Instagram e gli Oculos), durante la conferenza Connect, che ha avuto luogo in diretta streaming il 28 ottobre scorso.

La decisione è frutto di una strategia ben ponderata e osservando la road map sviluppata su 10 anni che Zuckerberg ha mostrato oltre 5 anni fa, si tratta di un intento sicuramente ambizioso, ma tutt’altro che legato alla fantascienza e poco concretizzabile.

Road Map Facebook
Una Connettività sempre più profonda e semplice, unita a uno sviluppo sempre più preciso e dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Aumentata, non sono più degli obiettivi utopici, ma rappresentano l’evoluzione di una sorta di “era post-mobile”.

Il founder del colosso del Web ha infatti affermato: “We have these phones. They’re relatively small. A lot of the time that we’re spending, we’re basically mediating our lives and our communication through these small, glowing rectangles. I think that that’s not really how people are made to interact.” (Mark Zuckerberg – The Verge Interview)

Da queste parole risulta chiara l’idea che i device inizino ad andarci stretti e che siano necessari nuovi modi per coltivare le nostre relazioni.

Il motivo del cambio di nome, quindi, risulta evidente: “Facebook” era troppo vincolante per l’azienda e avrebbe creato confusione. Molti infatti, la associano tutt’ora al solo social network omonimo, ignorando che invece il suo pacchetto di servizi sia notevolmente più ampio. La prima grande rivoluzione sarà legata alla possibilità di fruire dei servizi dell’azienda anche senza avere un account Facebook.

Ammicca alla Luna l’avanzata della Lamborghini verso gli NFT

Mark Zuckerberg è presidente e amministratore delegato di Meta, titolare di Facebook, Instagram e WhatsApp
Mark Zuckerberg è presidente e amministratore delegato di Meta, titolare di Facebook, Instagram e WhatsApp

Meta e le opportunità di business che porterà con sé

Sebbene sia difficile fare previsioni sulle conseguenze della “rivoluzione Meta” sulle imprese, dobbiamo innanzitutto soffermarci sulla trasformazione della pagina Facebook for Business in Meta for Business, allo scopo di insegnare alle imprese a crescere e sfruttare le opportunità offerte da tutti i prodotti del gruppo. Questo cambiamento fa pensare che probabilmente le app saranno sempre più interconnesse tra loro, dando vita a un unico grande ecosistema al quale si potrà accedere con strumenti prodotti o co-prodotti dal colosso del Web. Pensiamo per esempio ai visori Facebook Oculus.

Inoltre, due elementi significativi hanno fornito un indizio sulla possibile evoluzione di Meta in ottica di Business:

  • l’investimento di 10 miliardi di dollari per il progetto Metaverso (anche se, come riportato dalla cronaca di questi giorni, pare sia sia rivelato un flop) e la creazione di 10.000 posti di lavoro in Europa a supporto delle attività;
  • l’anticipazione, da parte di Zuckerberg, che i Creators digitali potranno vendere su Meta i propri contenuti in 3D.

Sebbene quindi nessuno metta in dubbio la volontà di Mark di cambiare e migliorare le relazioni e in generale la vita degli utenti, bisogna anche ammettere che le sue affermazioni customer-centriche sembrano avere anche lo scopo di edulcorare la verità che, per una realtà come Meta che comunque macina centinaia di miliardi di dollari, l’orientamento al fatturato sia piuttosto primario.

Da questo punto di vista, quindi, siamo curiosi soprattutto di sapere come cambieranno le modalità di fare Adv, dalle quali ci possiamo aspettare certamente un utilizzo sempre più incisivo della Realtà Virtuale e di quella Aumentata.

Lo svizzero Fabian Oefner artista “digitale” di Lamborghini

Persone insieme nel Metaverso grazie ai loro visori
Persone insieme nel Metaverso grazie ai loro visori