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Twitter per le aziende: quello che devi sapere

È la piattaforma numero uno al mondo per quanto riguarda il microblogging: stiamo parlando di uno dei social media più amati dalle celebrità e da chi cerca un confronto diretto con il cliente, ancora più veloce e diretto. Parliamo di Twitter.

Introduzione

Introduciamo Twitter

Fondato nel 2006 da Jack Dorsey, Noah Glass e Biz Stone, al momento conta oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo e oltre 340 milioni di tweet (pubblicazioni) ogni giorno. Sembra il social media più semplice e intuitivo all’utilizzo, con appena 280 caratteri per singolo messaggio da riempire a preferenza (un tempo erano ancora meno: 140 in tutto). In realtà, è forse una delle piattaforme più complesse e strutturate, e tu che sogni di fare business con Twitter devi sapere quello a cui stai andando incontro.

Prima di entrare nell’aspetto tecnico del sistema, devi sapere che Twitter può essere una risorsa preziosa per il proprio business solo nel momento in cui lo si usa in maniera da rispettare la sua natura di ecosistema social e di microblogging.

Se per “twittare”, infatti, ti basta scrivere un messaggio e premere invio, per usare Twitter devi avere una conoscenza precisa dello strumento. Solo allora puoi trarre veri risultati in termini promozionali e, perché no, di personal branding.

Che cos’è Twitter?

Twitter è un’arena virtuale dove puoi fare due cose: parlare ai tuoi follower o rivolgerti alle persone che le circondano, citandole con una @ seguita dal loro username (la menzione).

Davanti a te c’è un box di massimo 280 caratteri a cui puoi aggiungere anche immagini, gif, video, link e – ultimi ma non per importanza – gli hashtag.

Quando ti imbarchi per la prima volta in questo mondo, hai bisogno di parlare con qualcuno o di rivolgere l’attenzione ad argomenti specifici per attirare il giusto tipo di attenzione sui tuoi argomenti.

E qui entra in gioco un meccanismo non troppo dissimile da quello di Instagram: followers e following. In pratica, chi decide di seguirti (i followers), e chi invece decidi tu di seguire, ovvero i following.

Quanto è importante accumulare followes su Twitter e, domanda più importante, come questo bizzarro strumento può aiutarti a ottenere l’attenzione dei clienti e una reputazione rispettabile all’interno della comunità di riferimento?

La risposta incoraggiante è che per fare sì che il tuo Twitter possa darti risultati non hai bisogno di una grossa riserva di followers.

Ma, c’è un ma, il segreto di questo social media è il coinvolgimento nelle discussioni. Alimenta il tuo pubblico con spunti di riflessione e argomenti e riuscirai a fare la differenza.

L'engagement

Hashtag: #engagement

Quando crei un post su Twitter devi utilizzare gli hashtag. Pochi (non hai tanti caratteri a disposizione!), ma buoni. Queste parole chiave, scritte attaccate e precedute da un cancelletto, sono il sale dell’esperienza, e ti aiutano ad attirare l’attenzione del pubblico interessato senza che necessariamente segua il tuo account, il quale è invece alla ricerca di opinioni sull’argomento. Se riesci a produrre un contenuto abbastanza pertinente e interessante, sarà lui a cercare te!

La differenza essenziale tra menzioni (@) e hashtag (#) sta alla base dell’uso di Twitter. L’hashtag trasforma una parola in etichetta, la quale rende il tuo tweet facilmente rintracciabile da tutti coloro che stanno cercando quell’argomento. Le chioccioline invece citano e si rivolgono a un singolo account iscritto.

Perché usare Twitter

Perché gli utenti usano Twitter ?

Perché gli utenti usano Twitter e in che modo il loro uso di questo social media può aiutarti a coltivare brand awareness o il tuo business in senso più generale?

La riposta è semplice: con i suoi 280 caratteri, Twitter è una piattaforma che ti permette di parlare con chiunque voglia seguire i tuoi hashtag, senza limitazioni di visualizzazione e senza doverti preoccupare di accumulare followers per poter avere un bacino di utenza iniziale. Il punto è che i tuoi post non troveranno mai davvero riscontri se non impari a usare Twitter. Usarlo davvero!

Il consiglio che danno gli esperti è quello di sfruttare link, menzioni, hashtag, video, immagini e testi efficaci in una misura di 80 a 20. Questo significa che l’80% del vostro output su Twitter non deve essere dichiaratamente promozionale, ma deve ambire a soddisfare la community. Va da sé che un buon uso di Twitter comincia da un piano editoriale serio, basato sulla pubblicazione ragionata e legata all’intrattenimento.