Le cose che fanno innamorare (davvero) i consumatori del tuo brand nel 2022

Le cose che fanno innamorare (davvero) i consumatori del tuo brand nel 2022

Cosa fa del tuo brand un pezzo della vita dei tuoi consumatori? Nel 2022 non si tratta più dire una cosa: la devi fare e far riflettere

A fare la differenza sono sempre le piccole cose. Nell’insieme, poi, tutto prende forma in un ecosistema che fa innamorare. Stiamo parlando delle scelte di branding che fanno la differenza, quella vera, nella strategia di comunicazione di ogni giorno. Ormai non si tratta più di una scelta di parole, una strategia di contenuti: nel 2022 sono i fatti che parlano.

Se sono i brand più amati c’è un motivo validissimo: lo sono perché convincono. Non si tratta di pubblicità patinate che vogliono trasmettere il “sogno” (detto alla Briatore), ma di veicoli per promuovere un prodotto e insieme uno stile di vita migliore, più sostenibile e più integrato. Talkwalker e Hootsuite hanno stilato una classifica di brand che trionfano sugli altri per motivi precisi. Per alcune cose, citando il titolo.

Uno spunto di riflessione che potrebbe accompagnare le strategie di comunicazione più piccole, per iniziare davvero a parlare ai clienti senza fare paternali o proseliti.

Vincono i brand sostenibili

Nel mondo sempre più attento all’incertezza del futuro collettivo, sono i brand capaci di trasmettere sostenibilità (vera il più possibile) a trionfare nell’elenco. I consumatori premiano dunque con la fedeltà tutti quei prodotti che mantengono alta la loro attenzione in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tre elementi che devono andare a braccetto per un’esperienza davvero degna di acquisto.

Il consumatore si è evoluto e, al giorno d’oggi, si informa. Non gli basta più il prezzo basso e la migliore prestazione: cerca la qualità intesa come un’impronta di carbonio bassa, un approccio all’economia circolare e una fondamentale trasparenza nei confronti degli azionisti e dei consumatori. Attenzione anche ai brand che si prendono cura dei loro dipendenti e hanno politiche precise in materia di inclusività e diversità.

Insomma il prodotto non è male, ma l’azienda dev’essere top e lasciare la minor traccia possibile nell’ambiente e sulla salute del futuro. Questo è quello che cerca il consumatore moderno, e che sarebbe disposto a pagare congruamente. Non è più solo quello che metti sullo scaffale, dunque, ma soprattutto è come ci arriva, e cosa si lascia dietro quando l’uso ha avuto termine.

Nella ricerca Brand Love 2022 quasi la metà dei millennials ha dichiarato di acquistare prodotti solo da brand con cui condivide i valori fondanti. Per la GenZ si tratta invece di un fattore discriminante importantissimo.

Il settore in cui i love brand emergono davvero è quello della moda, seguito da quello della bellezza. Nel corso degli anni le aziende di questi segmenti si sono impegnate a combattere la fast fashion e il consumo di prodotti di bassa qualità, sviluppati con impatti ambientali devastanti. Attraverso moda e bellezza è anche più facile veicolare messaggi trendy sulla body positivity, che per quanto condivisibili non devono mai essere confusi con il marketing.

Il pubblico si aspetta la sostenibilità: devi farlo riflettere

E se la differenza tra greenwashing e sostenibilità non è sempre difficile da intravedere, la strategia di comunicazione è importantissima per veicolare un messaggio davvero efficace. In altre parole, l’obiettivo non è più solo quello di parlare di green, ma di fare green per conquistare la fiducia dei consumatori giovani e scafati, disillusi dal tedioso linguaggio marketing che andava così forte tanti anni fa.

Il pubblico si aspetta che il punto di incontro tra brand e consumatore non sia un’occasione di vendita, ma un’opportunità per riflettere un su segmento commerciale, su un’opportunità per fare meglio, scegliere consapevolmente e condividere valori. Non si condividono più sogni e desideri, ma impegni collettivi. La parola d’ordine per questa nuova era del marketing, dunque, è quella dell’impegno sociale. L’Italia è all’altezza di questo compito così ambizioso?