È scaduto il tempo dell’innovazione come processo “lineare”

È scaduto il tempo dell’innovazione come processo “lineare”

Superando la dicotomia classica fra modernizzazione “science push” e “market push”, oggi è ormai indispensabile ragionare “fuori dagli schemi”

Diecimila container vanno perduti ogni anno, contribuendo all'inquinamento del mare
Diecimila container vanno perduti ogni anno, contribuendo all’inquinamento del mare

Affrontare le sfide funzionali al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, accelerare “l’ecologizzazione” delle imprese e maneggiare la crisi climatica richiederà molti più sforzi fisici e intellettuali di quelli della semplice messa al bando dei combustibili fossili e della rinuncia alla nostra dipendenza da essi.
Oltre a una governance efficace e trasparente, e alla creazione di imprese che mettano al centro le persone e il pianeta, abbiamo anche bisogno di grandi scoperte scientifiche e di un pensiero fuori dagli schemi, letteralmente “out of the box”, se vogliamo sviluppare fonti alternative di energia, svuotare la “vasca da bagno” dal carbonio, ripulire i nostri oceani, revisionare le infrastrutture del pianeta e assicurare un’equa transizione dei mercati del lavoro a livello mondiale.

Il genere umano ha compiuto alcuni incredibili progressi, ma la chiave per raggiungere questi obiettivi è l’idea di abbandonare gli approcci lineari all’innovazione e, al tempo stesso, di adottare un modo diverso di ragionare, che abbraccia il concetto che i processi di modernizzazione sono sempre disordinati e interconnessi tra loro.
L’innovazione, in altre parole, dovrebbe essere intesa come una sorta di effetto domino di cambiamenti che fanno parte di una rete complessa, non come una linea retta che attraversa la pagina della nostra evoluzione.
Le modalità tradizionali di pensare all’innovazione si basano su ciò che è noto come “science push” (l’idea che la ricerca scientifica si traduca in nuove scoperte che portano a prodotti o processi innovativi) o “market pull” (l’idea che i cambiamenti nelle domande del mercato agiscano come catalizzatore per l’allocazione di risorse in una specifica area di innovazione).
Questi fattori sono sì importanti, ma accettare un nuovo modo di pensare all’innovazione riconosce che essa deve far parte di un sistema più ampio, di un ecosistema complessivo, se si vuole risultare più in linea con il mondo degli affari e più in fase con lo sviluppo sostenibile.

Innovazione è non contrapporre cultura tecnica ed umanistica

L'innovazione dovrebbe essere intesa come un effetto domino di cambiamenti che fanno parte di una rete complessa
L’innovazione dovrebbe essere intesa come un effetto domino di cambiamenti che fanno parte di una rete complessa

Dai container in alluminio una lezione a “scoppio ritardato”

Consideriamo ad esempio i container di alluminio, una soluzione innovativa che ovviò al caotico sistema di carico e scarico dei beni alla rinfusa sulle navi e nei moli.
Tecnologicamente durevoli e di forma e dimensioni standardizzate, i container marittimi sono facilmente spostabili con una gru e possono essere tracciati con sistemi computerizzati.
Tuttavia, se la “containerizzazione” ha aumentato la velocità e ridotto i costi del commercio internazionale sia per i fornitori che per i consumatori, essa ha anche generato una serie di effetti a catena che non possono essere ignorati.
La crescita economica ha portato a un aumento continuo della domanda e dell’offerta di beni di consumo, con la conseguente produzione di milioni di contenitori di alluminio rivestiti chimicamente che raggiungono la fine del loro ciclo di vita dopo soli dieci anni (venti o trenta se riutilizzati).
Nel 2012 hanno stimato che in tutto il pianeta esistono più di 20 milioni di container marittimi. E circa diecimila vengono persi in mare ogni anno.

La containerizzazione ha anche cambiato radicalmente e permanentemente il carattere di molte città portuali del mondo, spostando migliaia di lavoratori marittimi: i risultati inaspettati e imprevedibili della diffusione dell’innovazione, alcuni sostengono.
Dobbiamo tuttavia lavorare per vedere questi risultati “imprevedibili” e “inevitabili” come prevedibili per poterli superare, ovviamente prima che emergano.
Pensare “per sistemi” può aiutare in questo compito. Un approccio sistemico all’innovazione riconosce l’intricata rete di connessioni e gli effetti ecologici ed economici a catena di ogni forma di modernizzazione.
Questi sistemi di innovazione dovrebbero essere cooperativi a livello transnazionale, ma anche localizzati, culturalmente sensibili, ecologicamente focalizzati e sistematicamente impegnati, se si vuole avere successo.
Un approccio all’innovazione lineare, “taglia unica per tutti”, non è semplicemente e non è mai la risposta giusta…

Il Paese con la maggior capacità d’innovazione è la Svizzera

La Houston Express è una nave da carico della compagnia tedesca Hapag-Lloyd di Amburgo, completata nel 2005: è in grado di trasportare fino a 8.400 container alla volta

La Houston Express è una nave da carico della compagnia tedesca Hapag-Lloyd di Amburgo, completata nel 2005: è in grado di trasportare fino a 8.400 container alla volta