Nei Grigioni le panchine gialle che favoriscono i rapporti umani

In collaborazione con i 31 Comuni retici, l'Ufficio dell'Igiene Pubblica ha collocato ben 56 sedute innovative per propiziare il dialogo

Panchine gialle: “Come stai?”, in lingua italiana. Oppure “Wie geht’s dir” in tedesco. O ancora “Co vai cun tai?”, nell’idioma romancio: distribuite nell’intero territorio del Cantone dei Grigioni e dotate di un cassetto per carta, matita o altro, le panchine gialle, sono un invito a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto
“Come stai?”, in lingua italiana. Oppure “Wie geht’s dir” in tedesco. O ancora “Co vai cun tai?”, nell’idioma romancio; le panchine gialle, distribuite nell’intero territorio del Cantone svizzero dei Grigioni e dotate di un cassetto per carta, matita o altro, sono un invito a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto
(Foto: Sandro Zala)

“Come stai?”, in lingua italiana. Oppure “Wie geht’s dir” in tedesco. O ancora “Co vai cun tai?”, nell’idioma romancio.

Già, perché a preoccuparsi del sentire della popolazione, e che ciascuno abbia a cuore le condizioni del prossimo, è il Cantone dei Grigioni.

È un’idea della “mini Svizzera” trilingue situata nella zona meridionale della Confederazione, in cui parlare di sentimenti e di emozioni spesso non è facile, pur essendo importante.

Infatti, la salute mentale è fondamentale per dare forma alla propria vita.

In collaborazione con le amministrazioni locali, l’Ufficio dell’Igiene Pubblica ha collocato 56 panchine gialle in vari luoghi del Cantone.

Queste nuove panche, distribuite nell’intero territorio retico, sono un invito a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto.

Non bisogna esitare a dire come si sta. Parlare di ansie e di sentimenti negativi può aiutare, così come condividere sentimenti di gioia.

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Panchine gialle: i 31 villaggi del Cantone svizzero dei Grigioni in cui sono distribuite le 56 sedute che invitano la popolazione a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto
I trentuno villaggi del Cantone svizzero dei Grigioni in cui sono distribuite le cinquantasei panchine gialle che invitano la popolazione a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto

Tutto deriva da una misura nazionale per promuovere la salute della popolazione

Le panchine, in tutto cinquantasei, sono un invito a sedersi, a parlare dei propri sentimenti e, cosa altrettanto importante, ad ascoltare ciò che per l’altro è fonte di gioia o causa di sofferenza.

Questa iniziativa trae spunto dalla campagna nazionale “Come stai?”, il cui colore ufficiale è il giallo.

Essa pone l’intero spettro dei sentimenti al centro dell’attenzione, da “felice” e “ottimista” a “stressato” e “triste”.

Infatti, chi sa rispondere alla domanda “Come stai?” in modo più preciso che con un semplice “bene” o “male”, è in grado di prendersi cura in modo più mirato della propria salute mentale.

Circa la metà della popolazione soffre di una malattia psichica una volta nella propria vita.

Per questo motivo è importante impegnarsi a favore della propria salute mentale e di quella del prossimo.

E l’iniziativa mira a far conoscere il tema alla popolazione.

Le nuove panchine “Come stai?” integrano le panchine esistenti nei Comuni e contemplano un piccolo cassetto all’interno del quale carta e penna permettono a chi sosta di lasciare un pensiero, una riflessione, un messaggio o una poesia per chi verrà dopo di lui.

Esse servono da punto d’incontro per giovani, offrono ai genitori un posto per sedersi mentre osservano i bambini durante il gioco e sono per gli anziani un luogo in cui ristorarsi.

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Panchine gialle: Peter Peyer, Capo del Dipartimento di Giustizia, Sicurezza e Sanità del Cantone svizzero dei Grigioni, e Walter Caprez, Vice Sindaco del Comune retico di Fideris, a colloquio su una delle cinquantasei sedute, distribuite in trentuno villaggi, che invitano a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto
Peter Peyer, Capo del Dipartimento di Giustizia, Sicurezza e Sanità del Cantone svizzero dei Grigioni, e Walter Caprez, Vice Sindaco del Comune retico di Fideris, a colloquio su una delle cinquantasei panchine gialle, distribuite in trentuno villaggi, che invitano a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto

Peter Peyer: “Fare ogni giorno qualcosa di positivo per se stessi, perché ci aiuta…”

Attraverso la domanda “Come stai?” tutti vengono infatti incoraggiati a chiacchierare.

Il Consigliere di Stato Peter Peyer, Capo del Dipartimento di Giustizia, Sicurezza e Sanità, invita la popolazione a “fare ogni giorno qualcosa di positivo per se stessi, perché aiuta a rilassarsi”.

Nel breve video che presenta la campagna, girato a Fideris, Comune svizzero di 595 abitanti nella Regione Prettigovia e Davos, Peter Peyer si rilassa chiacchierando con Walter Caprez, il Vice Sindaco.

“Come stai?” è infatti la domanda che bisogna porre seduti sulla panchina gialla, come detto una delle 56 distribuite in 31 villaggi retici.

E fare in modo che la risposta vada oltre un “bene” o un “male”.

 

Le panchine gialle della salute nei Grigioni illustrate dalla politica (in lingua tedesca)

Panchine gialle: “Come stai?”, in lingua italiana. Oppure “Wie geht’s dir” in tedesco. O ancora “Co vai cun tai?”, nell’idioma romancio: distribuite nell’intero territorio del Cantone dei Grigioni e dotate di un cassetto per carta, matita o altro, le panchine gialle, sono un invito a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto
“Come stai?”, in lingua italiana. Oppure “Wie geht’s dir” in tedesco. O ancora “Co vai cun tai?”, nell’idioma romancio; le panchine gialle, distribuite nell’intero territorio del Cantone svizzero dei Grigioni e dotate di un cassetto per carta, matita o altro, sono un invito a sedersi, a conversare e a darsi reciproco ascolto