Benzina sintetica: dall’eFuel di Porsche il futuro della mobilità

La casa automobilistica tedesca ha messo a punto il suo primo carburante artificiale, perfetto per alimentare anche gli attuali veicoli a motore

L'inaugurazione dell'impianto Porsche per la produzione di eFuel
Barbara Frenkel, Membro del Consiglio Direttivo e Acquisti, e Michael Steiner, Membro del Consiglio Direttivo, Ricerca e Sviluppo, all’inaugurazione dell’impianto pilota eFuels della Porsche in Cile (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

Sembra che i combustibili fossili abbiano i giorni contati. Al mercato delle macchine elettriche si affianca infatti quello della benzina sintetica a impatto zero o quasi.

La Porsche è l’ultima ad aver messo a punto il suo carburante che, dopo un lavoro di due anni e quasi 100 milioni di dollari investiti, ha visto finalmente la luce a dicembre 2022.

Prodotto in Cile in un impianto alimentato a energia eolica, l’eFuels della casa automobilistica tedesca è realizzato in collaborazione con la compagnia Highly Innovative Fuels (HIF).

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Haru Oni eFuels pilot plant a Punta Arenas in Chile
Lo Haru Oni eFuels Pilot Plant a Punta Arenas in Cile: la fotografia è stata scattata nel 2022 e riprende, dall’alto, lo stabilimento in cui la Porsche produce il primo eFuel, una benzina ecologica (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

Cosa sono gli eFuels

Prima però è utile capire cosa siano gli eFuels, ovvero uno dei mezzi attraverso i quali – in concorso con i veicoli elettrici – potrà realizzarsi la sostenibilità su strada contribuendo alla tanto agognata transizione energetica.

Ideati per essere utilizzati anche dalle automobili dotate di motori endotermici, gli eFuels sono carburanti sintetici a impatto climatico quasi neutro prodotti da stabilimenti alimentati da energie rinnovabili.

La produzione – in estrema sintesi – avviene a partire dall’elettrolisi dell’acqua per ottenere idrogeno verde. Aggiungendo anidride carbonica, il carburante diventa compatibile con l’attuale generazione di veicoli a motore.

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Barile di eFuel Porsche
Nella fase pilota, la produzione di eFuel targata Porsche sarà di circa 130mila litri all’anno: successivamente, si passerà a 55milioni di litri all’anno (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

I vantaggi della benzina sintetica

La produzione, distribuzione e vendita della benzina sintetica risolve uno dei problemi con cui si sta scontrando il mercato automobilistico: garantire una lunga vita ai veicoli ancora in circolazione senza tuttavia inquinare l’ambiente o impattare sul pianeta con emissioni climalteranti.

La peculiarità della benzina sintetica, infatti, è quella di possedere caratteristiche molto simili alla benzina tradizionale, rendola quindi compliant con l’infrastruttura esistente, anche in termini di distribuzione, stoccaggio e utilizzo finale.

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Serbatoio Porsche
Una delle particolarità più interessanti della benzina sintetica è che può essere utilizzata anche nei normai veicoli a motore endotermico (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

L’eFuel targato Porsche

Lo scorso dicembre Porsche ha rifornito, per la prima volta, un’automobile con il suo nuovissimo carburante sintetico. La scelta del veicolo è diventata una dichiarazione d’intenti.

A ricevere il primo pieno, infatti, è stata una Porsche 911, un modello ormai d’epoca che da oggi in poi potrà tornare su strada senza inquinare l’ambiente.

E, come lei, moltissimi altri veicoli potranno approfittare della novità senza essere dismessi prima del tempo.

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Porsche: Punta Arenas, scelta dalla Porsche per la produzione di eFuel, è una città del Cile meridionale, capitale della Regione di Magellano e dell'Antartide Cilena (chiamata anche Dodicesima Regione) e conta 130.000 abitanti circa
Punta Arenas, scelta dalla Porsche per la produzione di eFuel, è una città del Cile meridionale, capitale della Regione di Magellano e dell’Antartide Cilena (chiamata anche Dodicesima Regione) e conta 130.000 abitanti circa

Lo stabilimento a Punta Arenas

Prima in sinergia con Siemens Energy e poi acquisendo il 12,5 per cento di HIF Global (holding attiva nella produzione di eFuel di cui fa parte anche ENEL ed ExxonMobil), la Porsche ha investito quasi 100 milioni di dollari nel progetto di ricerca e nella realizzazione dell’impianto produttivo di benzina sintetica, che ha poi trovato casa in Patagonia.

La scelta non è stata casuale: la produzione di eFuels è energivora e le correnti ventose forti e costanti che interessano Punta Arenas sono perfette per azionare gli impianti eolici che alimentano lo stabilimento. E l’obiettivo è lodevole: produrre 55 milioni di litri di eFuel entro il 2025.

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Dettaglio dell'impianto di eFuel di Porsche in Cile
Nella zona del Cile in cui è stato costruito lo stabilimento Porsche per la produzione di benzina sintetica il tempo è molto ventoso: sono circa 270 i giorni di vento l’anno, su cui l’impianto potrà contare per consentire alle turbine di lavorare a pieno regime (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

La “doppia E” di Porsche

L’intento programmatico della casa automobilistica tedesca è ambivalente, e l’ha spiegato perfettamente Barbara Frenkel, Membro del Consiglio Direttivo per gli Acquisti di Porsche AG, attraverso un comunicato stampa da poco diffuso.

Porsche è impegnata in un percorso a “doppia E”: eMobility ed eFuels come emergia complementare. L’utilizzo della benzina sintetica, infatti, riduce nettamente le emissioni di Co2 e, considerando l’intero settore che coinvolge i veicoli a motore, la produzione industriale di carburanti sintetici dovrebbe continuare a essere spinta in tutto il mondo. Con il suo impianto pilota, Porsche ha un ruolo di primo piano in questo percorso di sviluppo“.

Le fa eco Micheal Steiner, Membro del Consiglio Direttivo per lo Sviluppo e la Ricerca di Porsche AG, che afferma:

gli eFuels hanno un potenziale enorme. Basti pensare che attualmente in tutto il mondo circolano oltre 1,3 miliardi di veicoli con motore a combustione, e molti di questi saranno in circolazione per i decenni a venire. Gli eFuels offrono un’alternativa quasi neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio“.

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Barbara Frenkel e Michael Steiner il giorno del grand opening del nuovo impianto della Porsche dedicato alla produzione di eFuel a partire da energie rinnovabili (Foto: Ufficio Stampa Porsche)

Il mercato degli eFuels oggi

Vuoi per il prezzo ancora troppo alto, vuoi per la mancanza di una legislazione in merito, l’uso della benzina sintetica è oggi ancora molto limitato. Ma la ricerca sta comunque facendo passi avanti e qualcosa, lentamente, si smuove.

L’eFuel prodotto da Porsche, ad esempio, sarà per ora utilizzato esclusivamente in pista per andare ad alimentare le vetture della Porsche SuperCup.

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La nuova 911 GT3 Cup della Porsche: per ora la benzina sintetica prodotta dalla casa automobilistica di Stoccaread sarà utilizzata esclusivamente per i veicoli che gareggiano nel monomarca Supercup (Foto: Ufficio Stampa di Porsche)

Verso una viabilità completamente green

Insomma, oggi le alternative esistono e la mobilità sostenibile sembra essere sempre più vicina. Ma non esiste veicolo a motore senza una strada da percorrere.

E se anche percorsi e strade virassero verso la sostenibilità? Le possibilità di certo non mancano. Terra Solida, ad esempio, è leader nel settore delle pavimentazioni stradali ecologiche, performanti e naturali, perfette sia per accogliere pedoni che veicoli a motore.

Una pavimentazione naturale diventa un manto stradale che non nuoce all’ambiente ma, grazie all’innovazione tecnologica e alla ricerca sui materiali, diventa funzionale, resistente e adatto a durare nel tempo.

Insomma, il futuro della mobilità appare sempre più verde e, con lei, anche le strade che percorriamo tutti i giorni riusciranno a raggiungere l’obiettivo dell’ecocompatibilità.

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Lo stabilimento e il processo produttivo dell’eFuel della Porsche in Cile

Porsche: l'impianto di Haru Oni in Cile è altamente energivoro, ma l'alimentazione eolica permette di azzerare le emissioni climalteranti legate alla produzione dell'eFuel della Porsche (Foto: Ufficio Stampa di Porsche)
L'impianto di Haru Oni in Cile è altamente energivoro, ma l'alimentazione eolica permette di azzerare le emissioni climalteranti legate alla produzione dell'eFuel della Porsche (Foto: Ufficio Stampa di Porsche)