I benefici della frutta secca per abbassare il colesterolo

I benefici della frutta secca per abbassare il colesterolo

Secondo l’OMS, il 20-35 per cento delle calorie di una giornata dovrebbe derivare proprio dai grassi, privilegiando quelli buoni e polinsaturi

I benefici della frutta secca per abbassare il colesterolo sono notevoli
I benefici della frutta secca per abbassare il colesterolo sono notevoli

In ambito alimentare, si sa, non esistono pareri concordi.
Chi si avvicina alla professione di nutrizionista si affida alla letteratura scientifica sperando che contenga la verità, ma la storia ci insegna che proprio essa, quando è opportuno, può cambiare le carte in tavola.
Quindi, purtroppo, nessuno è detentore della verità assoluta e l’unica cosa che ci rimane da fare è continuare a ricercare e a studiare.
E, a riprova di ciò che diciamo, è interessante analizzare come è stato trattato, negli anni, un problema importante come quello del livello di colesterolo.
Per un periodo di tempo lunghissimo, ci hanno prescritto diete prive di grassi e ricche di carboidrati.
Questo ha portato sul mercato una miriade di prodotti “light”, che in realtà sono poi risultati essere strapieni di zuccheri, sale e grassi trans (acido grasso insaturo, contenente uno o più doppi legami di isomeria trans tra due atomi di carbonio).
Il problema, però, era che la priorità erano i grassi e non gli zuccheri.
Purtroppo, iniziando ad introdurre sul mercato una nuova tendenza o indicazioni diverse di consumo del cibo, il risultato si vede dopo decenni e non dopo settimane.
Oggi, infatti, si iniziano a vedere i risultati dell’eccesso di zuccheri, di cui si possono leggere diversi articoli presenti su questo magazine.

Attenzione al… fruttosio anziché ai valori del colesterolo

È dai trigliceridi che proviene il colesterolo cattivo
È dai trigliceridi che proviene il colesterolo cattivo

All’uomo sulla Terra serve ancora il più potente antiossidante del… suo corpo

Tutto quello che è stato scritto e raccomandato nel passato, dalla maggior parte dei nutrizionisti e dei medici, riguardo al colesterolo è datato e andrebbe completamente rivisto.
Basta andare a vedere, ad esempio, le linee guida americane, che sono semplicemente più aggiornate.
A partire dagli Anni 60, vi è una campagna scientifica e mediatica, che probabilmente muove ingenti interessi economici, che ha preferito scegliere il colesterolo come unica causa per infarti e malattie cardiovascolari.
Infatti, chi scrive scommette che nessuno vi ha mai detto che il colesterolo è il più potente antiossidante del nostro corpo e che sarebbe impossibile vivere in un pianeta ricco di ossigeno, come la terra, senza colesterolo.
Oltre a questo, è bene sapere che il colesterolo è anche utile nella produzione di una grande quantità di ormoni, da quelli “sessuali” fino alla vitamina D.
Con questo non vogliamo dire che valori alti di colesterolo siano un bene, ma semplicemente che le indicazioni dietetiche che ancora molti professionisti impartiscono ai proprio pazienti andrebbero quanto meno riviste.
Innanzitutto, leggendo questo articolo state imparando che è sbagliato dire no ai grassi di qualunque tipo e che i prodotti “light” sono spesso più dannosi di quelli normali.
Questo perché, a fronte di un minor quantitativo calorico, abbiamo sostituito le calorie dei grassi con zuccheri e prodotti come pane, pasta e pizza.

Problemi di pressione? Tutti li abbiamo, ma poche regole…

Bisogna prestare attenzione ai prodotti light perché pieni di zuccheri, sale e grassi acidi trans (TFA)
Bisogna prestare attenzione ai prodotti light perché pieni di zuccheri, sale e grassi acidi trans (TFA)

Malattie cardiovascolari e metaboliche già con il 5-10 per cento di zuccheri

E oggi, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Associazione dei Cardiologi Americani ci ricordano che se gli zuccheri della dieta superano il 5-10 del calcolo calorico giornaliero assistiamo a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche.
In poche parole, gli zuccheri aggiunti (quindi tutti quelli diversi dagli zuccheri naturalmente presenti nei cibi) sono “aterogeni” (ossia di fattore o sostanza capace di favorire la comparsa di lesioni aterosclerotiche) esattamente come i grassi cattivi, che per altro si originano dagli zuccheri.
Infatti, a riprova di ciò, basta pensare che avremmo dovuto osservare con il tempo una diminuzione di infarti e ictus, mentre invece queste malattie sono aumentate.
Anzi, a queste si è aggiunta una vera e propria “epidemia di diabete”.
Ora, sempre l’OMS, per contrastare queste malattie consiglia una dieta “low carb”, quindi con pochi carboidrati e a basso indice glicemico e insulinico.
Essa raccomanda inoltre di fare attività fisica e, infine, di fare ricorso ai farmaci soltanto come ultima chance.

Tutto quello che non si conosce sull’allergia al Nichel…

L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di fare attività fisica
L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di fare attività fisica

L’Olio Extra Vergine di Oliva (in sigla, EVO) non è più il peggiore dei “nemici”

Ma quindi perché la frutta secca, evocata nel titolo di questo articolo, ci farebbe bene?
Perché essa è un cibo naturale in grado di abbassare il colesterolo, oltre che fonte di grassi “buoni”.
La frutta secca può essere divisa, dal punto di vista botanico, in quattro categorie: noci vere o botaniche: semi contenuti in un pericarpo duro e legnoso, non commestibile e indeiscente, cioè che non si apre alla maturazione (ad esempio, la nocciola); drupe: semi contenuti in un endocarpo legnoso (nòcciolo), circondati da un frutto carnoso (ad esempio, la noce o la mandorla); Semi di gimnosperme: semi “nudi” (ad esempio, il pinolo); Semi di altre angiosperme che non siano drupe: semi contenuti in un involucro, come un baccello (ad esempio, l’arachide) o una capsula (ad esempio, la noce brasiliana).
Sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo i quattro anni di età, il 20-35 per cento delle calorie giornaliere dovrebbe derivare proprio dai grassi (privilegiando quelli buoni e polinsaturi).
Vale la pena rammentare alcuni tipi di frutta secca di normale consumo, rigorosamente in ordine alfabetico: Anacardio (Anacardium), senza guscio, tostato; Arachide (Arachis hypogaea), con e senza guscio, tostata; Castagna Secca (Castanea sativa); Mandorla (Prunus dulcis), con e senza guscio; Nocciola (Corylus avellana), con e senza guscio; Noce (Juglans regia), con e senza guscio; Noce del Brasile (Bertholletia excelsa) con e senza guscio; Noce macadamia (Macadamia integrifolia), con e senza guscio; Noce pecan (Carya illinoinensis), con e senza guscio; Pinolo (Pinaceae); Pistacchio (Pistacia vera), tostato e salato con guscio; Girasole (Helianthus anuus); Semi di Zucca (Cucurbita).
Questo, ovviamente, va contro le indicazioni fornite fino ad oggi, che dicevano di limitare la frutta secca e l’olio EVO (acronimo di Extra Vergine di Oliva, ottenuto con la sola spremitura delle olive sane con procedimento meccanico), perché “sono grassi”…

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In passato il colesterolo veniva indicato come unica causa per infarti e malattie cardiovascolari
In passato il colesterolo veniva indicato come unica causa per infarti e malattie cardiovascolari