In una App le tecniche di guida di conducenti e top driver

In una App le tecniche di guida di conducenti e top driver

La startup “Social Self Driving”, creata dell’ingegner Luigi Mazzola, registrerà lo stile di piloti e guidatori per le auto controllate dall’AI

Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”
Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”

Le auto senza conducente potranno correre con lo stile del proprietario o di un pilota professionista, scegliendolo tra il catalogo dei profili registrati. Si potranno, condividere, scaricare o acquistare on line i profili di guida dei propri idoli.
È ciò che si propone una startup creata e lanciata da Luigi Mazzola, ex ingegnere della Scuderia Ferrari in Formula 1 e successivamente executive coach e trainer aziendale a Lugano: un’azienda innovativa, la quale sta sviluppando un sistema in grado di registrare lo stile di guida del conducente e di farlo riprodurre sulle auto a guida autonoma.
Il futuro delle automobili è lì. Entro dieci anni, i mezzi guidati da intelligenza artificiale arriveranno ad essere diffusi in tutto il mondo e la società con sede a Lomazzo, in provincia di Como, lo ha inteso perfettamente.

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L'ingegner Luigi Mazzola in Formula 1 con Michael Schumacher
L’ingegner Luigi Mazzola in Formula 1 con Michael Schumacher

Nel 2030 il 15 per cento di autoveicoli sarà a guida autonoma

Secondo uno studio condotto dalla società internazionale di consulenza McKinsey & Company, nel 2030 il 15 per cento delle nuove immatricolazioni sarà rappresentato da auto a guida autonoma e il 55 per cento da vetture a guida semi autonoma.
Secondo la medesima ricerca, nel 2030 vi saranno complessivamente 200 milioni di auto autonome o semi autonome circolanti nel mondo.
In questo quadro si inserisce il progetto “Social Self Driving”, azienda innovativa completamente italiana nata da un’intuizione dell’ingegnere emiliano, in forza alla scuderia di Maranello all’epoca di 14 titoli mondiali piloti e costruttori vinti, e dei due co-fondatori, Franco Zanazzi e Guido Ciapponi.

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Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”
Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”

Vi è un brevetto con licenza d’uso esclusiva dal 22 aprile 2021

Essa inizierà nelle prossime settimane il primo round di finanziamento e lo sviluppo del progetto, forte anche di un brevetto di cui è licenziataria esclusiva dal 22 aprile 2021.
Si tratta di un sistema di registrazione e profilazione dello stile del conducente di un veicolo, che consente di replicarlo successivamente, impostandolo come stile di guida da eseguire per un mezzo a guida autonoma o semi autonoma.
In pratica su di un’auto a guida autonoma si potrà impostare un profilo corrispondete ad uno stile di guida personalizzato, potendolo anche condividere con altri utenti attraverso un’apposita piattaforma cloud.

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Il sistema è in grado di apprendere lo stile di guida del proprietario: ad esempio il suo modo di affrontare le curve, il suo modo di posizionarsi sulla carreggiata, la gestione del cambio marce e caratteristiche similari.
Questi aspetti vengono registrati e il software è in grado di memorizzarli. Lo stile di guida, una volta memorizzato, viene profilato e potrà essere poi replicato, ovvero impostato come stile di guida nel mezzo a conduzione autonomo e semiautonomo.
Il mezzo dunque procederà seguendo lo stile del guidatore. Insomma, con questo sistema ci sarà la possibilità di far apprendere al proprio veicolo lo stile di guida dell’utilizzatore e di farglielo replicare.

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Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”
Uno screenshot del video di presentazione del brevetto “Social Self Driving”

Verso un marketplace per forme di pilotaggio “personalizzato”

Non finisce qui. La grande novità di questo progetto è che gli stili memorizzati nel software potranno essere poi condivisibili all’esterno, permettendo di renderli utilizzabili da diversi utenti su altri mezzi dotati dell’App “Social Self Driving”.
Sarà dunque possibile creare un marketplace (un negozio virtuale) in cui case automobilistiche, piloti professionisti, istruttori di guida sicura, automobilisti esperti e personaggi pubblici possono commercializzare i propri programmi di guida personalizzati, i propri profili di guida.
“Con ‘Social Self Driving’ possiamo personalizzare la nostra auto a guida autonoma ed insegnarle a comportarsi come se alla guida ci fossimo noi. Oppure potremmo farle replicare lo stile di guida del nostro idolo”, spiega l’ingegner Luigi Mazzola.
“Così case automobilistiche, piloti professionisti, istruttori di guida sicura, personaggi noti e social influencer possono creare e rivedere i propri programmi di guida personalizzata e promuoverli direttamente in ‘Social Self Driving’ per il download immediato nel sistema, come un’App qualsiasi”.

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Guido Ciapponi, Luigi Mazzola e Francesco Zanazzi sono i fondatori di “Social Self Driving”
Guido Ciapponi, Luigi Mazzola e Francesco Zanazzi sono i fondatori di “Social Self Driving”

La fiducia e la proattività di Francesco Zanazzi e Guido Ciapponi

“Sebbene il pubblico stia cominciando, poco alla volta, ad abituarsi all’idea di muoversi su auto a guida autonoma”, aggiunge Francesco Zanazzi, co-fondatore, “la loro completa accettazione è ancora molto lontana e questo rappresenta un potenziale problema per le case automobilistiche che vi stanno investendo. Siamo convinti che la possibilità di interagire maggiormente con queste vetture permetterà di conquistare rapidamente un grande consenso tra i potenziali acquirenti”.
“’Social Self Driving’”, interviene Guido Ciapponi, anch’egli co-founder, “è stata pensata per essere anche un grande strumento di Fan Engagement. I brand, i costruttori di autoveicoli, i team e i personaggi sportivi oppure ancora chiunque nel mondo dello spettacolo abbia la necessità di consolidare la relazione emozionale con il proprio pubblico di appassionati, potrà beneficiare di questo grande mercato che sta per nascere”.

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L'ingegner Luigi Mazzola in Formula 1 nei box della Scuderia Ferrari
L’ingegner Luigi Mazzola in Formula 1 nei box della Scuderia Ferrari