Perché gli NFT giocheranno un ruolo determinante nel futuro dei brand?

Perché gli NFT giocheranno un ruolo determinante nel futuro dei brand?

Gli NFT stanno avvicinando ancora di più i brand ai loro follower. Qual è il futuro di questa nuova wave digitale?

Che cos’è un NFT se non una figurina digitale autografata, la valuta perfetta per un grande brand che cerca una strategia di comunicazione a minima spesa e notevole resa? Come la raccolta dei punti nei biscotti, gli NFT stanno colonizzando il mercato e i grandi brand stanno già cercando di fare meglio dei loro precursori, forti del fatto che dovranno ammiccare a una generazione giovane e attenta all’ambiente.

Con la differenza però che gli NFT sono opere d’arte digitale, giusto? Ci piacerebbe che a questa domanda rispondeste voi.

È il caso della piccola torrefazione di New York, i Coffee Bros, che hanno lanciato una caffetteria finanziata dagli NFT riscuotendo un successo straordinario: la prima stagione è stata sponsorizzata dalle Crypto Barista, 60 figure disegnate a mano che, una volta vendite, hanno aiutato non solo a sostenere l’attività, ma anche a creare le basi finanziarie solide di una catena equa e solidale per l’ottenimento di caffè più sostenibile.

I non fungible tokens sono il ponte di collegamento tra imprenditorialità, creatività e innovazione. Nel caso di Crypto Barista, il tutto si collega alla miscela degli Dei, il caffè. E non è un caso se Starbucks sta imitando questo esempio, pubblicando sul suo blog l’intenzione di voler pubblicare una linea di NFT brandizzati che possano sancire un legame più profondo tra appassionati e brand.

NFT: un’onda da cavalcare?

Se in America i casi di successo non mancano, in Italia – come saggiamente avanzato da Il Sole24Ore – si parla ancora di nicchia, sebbene in rapida espansione. Stando ai dati del Financial Times  nel 2021 si contavano 360mila NFT owner, per un totale di circa 3 milioni di NFT detenuti. Una cifra destinata a crescere, specialmente grazie all’interesse dimostrato dai consumatori e dai brand: Gucci lancia un drop esclusivo per la sua borsa Dionysus e D&G ha proposto la NFT DG Family, per consentire “vantaggi digitali ai suoi clienti fisici”.

Da dove si comincia ad affondare le mani nel mondo degli NFT? Si comincia dagli influencer, e in particolare dagli Instagrammer. È lì il cuore pulsante di questa wave composta da visual artist e appassionati di settore che fanno divulgazione e ti spiegano perché questi token sono il futuro dell’arte.

Cos’è un non fungible token?

Gli NFT sono token digitali unici la cui esistenza è attestata e documentata all’interno della blockchain. Per dirla molto semplicemente, si tratta dell’equivalente digitale delle opere d’arte. Potrebbero essere i diritti di proprietà su una foto, un video, musica, GIF, oggetti 3D, immagini, giochi, testo o meme.

Te lo ricordi il Nyan Cat? Quell’adorabile meme è stato venduto di recente per una cifra che si aggira intorno ai 600mila dollari.

Gli influencer NFT da tenere d’occhio

In Italia gli influencer che si occupano di NFT non mancano. Pensiamo per esempio a Dangiuz, Inward e Federico Clapis. Attraverso gli NFT, ancora una volta l’arte torna protagonista della strategia di comunicazione e permette di “rendere il rapporto tra influencer e follower ancora più personale perché si ha accesso a contenuti unici ed esclusivi del proprio artista di riferimento”.

… Anche le figurine autografate, starai pensando. Come per tutte le innovazioni che prendono piede nel mondo digitale, è facile farsi travolgere dalla bolla che, a proposito, ha colpito anche la Panini. Le figurine dei calciatori che diventano NFT sono l’ultima moda per, in un certo qual senso, abbattere meno alberi. Non solo i confini tra brand e follower.