Più alberi, meno morti per il caldo: il decisivo studio su "Lancet"
Una maggiore copertura arborea in città aiuterebbe ad abbassare le temperature e ridurre di un terzo i decessi prematuri dovuti al caldo
Uno studio su “Lancet” rivela che aumentare la quantità di alberi in città aiuterebbe a diminuire un terzo delle morti premature dovute al caldo (Foto: iStock)
“Immagina se gli alberi fornissero wifi gratuito: li pianteremmo ovunque come pazzi. È un peccato che forniscano solo l’ossigeno che respiriamo”. Forse qualcuno ricorderà questo aforisma pungente che circolava sul web alcuni anni fa e che, in effetti, nasconde un pizzico di verità.
Fatta eccezione per qualche raro esempio virtuoso, nella maggior parte delle nostre città gli alberi non sembrano essere i benvenuti. Le aree verdi faticano a prendere piede e l’asfalto sembra dominare il paesaggio. Ma perchè questo è un problema? Una maggiore copertura arborea nelle città potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno: sono questi i risultati di un recente studio sulla prestigiosa rivista scientifica “Lancet”. Approfondiamo.
Alberi e piante al posto dei parcheggi in città: lo studio su “Nature”
Infrastrutture verdi in città: +30 per cento per salvare vite
La ricerca, iniziata ben otto anni fa e guidata da un team di ricercatori dell’Institute for Global Health di Barcellona, ha preso in esame 93 città europee, tra cui Roma, Milano, Barcellona, Madrid e Londra. Nelle città esaminate si sono stimate ben 6.700 morti premature legate all’afa e circa 1,5 gradi di differenza tra l’ambiente urbano e le zone rurali.
Secondo i ricercatori, aumentare del 30 per cento la copertura arborea nelle città analizzate aiuterebbe ad abbassare la temperatura della città di circa mezzo grado e a ridurre di un terzo le morti premature dovute al caldo.
Nei fatti si stima che nelle città italiane, come per esempio Torino e Napoli, si potrebbero evitare fino a settanta decessi. Lo studio ha inoltre sottolineato come più verde in città contribuisca anche a creare città più resilienti dal punto di vista climatico.
La ricercatrice Tamara Iungman, a capo dello studio, ha dichiarato in una nota stampa, “Sappiamo già che le alte temperature negli ambienti urbani sono associate a effetti negativi sulla salute, come insufficienza cardiorespiratoria, ricovero ospedaliero e morte prematura. Il nostro obiettivo è informare la politica locale e i responsabili delle decisioni sui vantaggi dell’integrazione strategica delle infrastrutture verdi nella pianificazione urbana al fine di promuovere ambienti urbani più sostenibili, resilienti e sani“.
Purtroppo secondo gli esperti, se non si faranno interventi massicci per cambiare la geografia delle città, questi numeri saranno destinati a crescere, diventando anche un onere maggiore per i nostri servizi sanitari.
Alberi come sentinelle e mezzo per smaltire gli agenti inquinanti?
Lotta alle isole di calore urbane: il ruolo delle aree verdi
Ma qual è il nesso tra morti premature e città bollenti? I responsabili dei decessi dovuti al caldo hanno un nome: isole di calore.
Le isole di calore urbane sono zone in cui si verifica un microclima più alto per via della scarsa ventilazione ed elevata presenza di materiali come asfalto e cemento. Questo fenomeno è causato principalmente dall’effetto di assorbimento termico dell’asfalto e delle superfici costruite, che trattiene il calore e lo rilascia nell’ambiente circostante. L’assenza di alberi e il poco spazio tra gli edifici contribuiscono a rendere l’ambiente ancora più caldo.
È qui che entrano in gioco le aree verdi, che sono in grado di apportare eccezionali benefici all’ambiente urbano. Oltre a fornire zone d’ombra, gli alberi aiutano a rinfrescare l’aria circostante attraverso un processo di traspirazione simile alla sudorazione umana. Questo processo consente alle piante di reimmettere nell’ambiente parte dell’acqua che hanno assorbito dalle radici, riducendo la temperatura dell’aria circostante.
Non bisogna poi dimenticare che le piante assorbono l’anidride carbonica attraverso la fotosintesi, diventando così preziose alleate per ridurre la quantità di CO2 nell’atmosfera.
Biodiversità: anche le città possono favorirla e proteggerla
Alberi e strade green, i preziosi alleati per le città
Molte città prese in esame nello studio stanno già lavorando per aumentare del 30 per cento gli alberi in città, motivo per cui è stata preso in considerazione proprio questo dato.
Barcellona, per esempio ha puntato sulla tutela del verde urbano e della biodiversità in città, aggiudicandosi anche il premio di “Città Forestale Europea’ nel 2022” grazie ai 17mila ettari di boschi e foreste presenti sul suo territorio. Anche molte città italiane, tra cui Milano e Torino, stanno mettendo in atto misure per aumentare gli alberi in città.
Nonostante ciò, la situazione europea non è omogenea. Le città del nord Europa sono le più virtuose per quanto riguarda il verde urbano, mentre nelle città dell’Europa orientale e meridionale gli alberi hanno ancora troppo poco spazio. Bene Ginevra, l’Aia e Pamplona, dove lo spazio verde accessibile ai residenti rappresenta oltre il 15 per cento dell’area cittadina.
Se una città più vivibile e sana non può fare a meno degli alberi, non bisogna fare l’errore di dimenticarsi delle infrastutture tradizionali. Le strade possono diventare preziose alleate nella lotta al caldo in città. Pavimentazioni realizzate con materiali ecologici, riciclabili e non inquinanti come quelle di Terra Solida, azienda leader del settore, sono un tassello importante della sostenibilità urbana.
Grazie ai materiali attentamente studiati e ai colori più chiari, le pavimentazioni ecologiche come quelle firmate Terra Solida sono uno strumento importante per contrastare gli effetti delle isole di calore in città e possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, senza dover rinunciare a durabilità e performance. Unire natura e tecnologia: ecco la soluzione per una città sostenibile e sana.
Così Torino adatta i suoi parcheggi ai cambiamenti climatici
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