Promozione e ricerca clienti via email

Focus 4: promozione e ricerca clienti via email

Siamo giunti ormai al penultimo capitolo del nostro percorso dedicato agli strumenti e alle tecniche per promuovere un’azienda e trovare clienti online. Negli articoli precedenti abbiamo visto come trovare clienti sui social network, come cercarli su Google, e come promuoversi con i video su Youtube e su altri canali. Oggi facciamo un passo avanti ulteriore e proviamo a capire come fare marketing e promozione via email. La cara vecchia casella di posta elettronica sembra essere infatti uno degli strumenti digitali che meglio regge il passare degli anni. Nonostante WhatsApp, nonostante Instagram, nonostante Skype e Zoom, nonostante le mille opportunità di comunicazione di cui oggi disponiamo, tutti continuiamo a usare l’email nel lavoro e nella vita personale. E tutti continuiamo, ad esempio, ad aprire una newsletter o un’email promozionale. Non solo, perché l’email, oltre che diffusa, risulta molto più efficace di tanti altri strumenti. Quanto efficace?

Alcune statistiche parlano di un ROI (Return On Investments, ovvero ritorno sull’investimento) che raggiunge i 40 dollari a messaggio. Lo si legge ad esempio in un articolo pubblicato da Omnisend e datato 7 gennaio 2020. Omnisend è una piattaforma di email marketing inglese meno nota di altre ma con tantissimi strumenti per intercettare gli utenti via email. Nel testo leggiamo:

Email marketing remains on top when it comes to ROI. As you spend one dollar, businesses, on average, earn $40 from their email marketing. This is nearly double the second closest channel (SEO) while performing much better than the others.

Che tradotto in italiano vuol dire:

L’email marketing rimane in primo piano quando si tratta di ROI. Per ogni dollaro speso, le aziende guadagnano in media $ 40 dal loro marketing via email. Questa cifra è quasi il doppio rispetto al secondo canale più vicino (la SEO) mentre supera di gran lunga tutti gli altri.

Come dire: se un invio massiccio di email ci costa 1.000 euro, è molto probabile che tu possa arrivare a guadagnarne 40.000! Va da sé che il costo dei nostri prodotti e servizi incide parecchio: vendere per email gadget e magliette è un conto, vendere orologi pregiati e diamanti o polizze assicurative aziendali è un altro paio di maniche. Ma se anche i 40 dollari sono una media aritmetica, ciò non toglie che il valore dell’email marketing resta terribilmente alto. Vediamo allora quali alternative abbiamo a disposizione per promuoversi e cercare nuovi clienti con un “semplice” clic.

NEWSLETTER

Liquidare la newsletter in pochi paragrafi è impossibile o quasi. Possiamo tuttavia tentare di chiarire come funziona questo strumento a grandi linee, senza scendere nel dettaglio. Intanto: che cos’è la newsletter? Né più né meno si tratta di una comunicazione periodica effettuata via email. Gli iscritti ricevono un’email una tantum, di solito una volta al mese o una volta a settimana. Nel messaggio sono riportate le principali novità, le iniziative, le promozioni, i traguardi raggiunti (“primi 1.000 iscritti al nostro canale Youtube”, “500 download del nostro ebook”, ecc). Per inviare una newsletter si usano programmi appositi come Mailchimp, Sendinblue, Mailup e altri. La combinazione di testi e immagini è fondamentale per creare un messaggio vincente. Occorre quindi lavorare sulla qualità del contenuto, come sempre, curando i vari elementi in modo da colpire il lettore senza infastidirlo.

Per i testi possiamo ricorrere ai nostri consigli sullo Scrivere per il marketing, l’arte della comunicazione efficace, mentre per le immagini ci torneranno utili bacheche come Canstock Photo e Adobe Images o programmi come Paint e Canva (se non direttamente Photoshop). Il giorno migliore per l’invio della newsletter è il venerdì, soprattutto fra le 12 e le 15, quando le persone hanno il telefono in mano e sono più propense a ricevere nuove info. Ricordiamoci in proposito di ottimizzare il layout per gli smartphone (eventualità che dovrebbe verificarsi in automatico nei programmi professionali, ma che va comunque testata prima dell’invio). Da ultimo, non dimenticare di inserire sempre il tasto “disiscriviti”: non farlo potrebbe portarti a essere segnalato come spam, compromettendo la credibilità del tuo account di newsletter se non addirittura del tuo indirizzo email.

FUNNEL

Per promuoversi e trovare clienti via email non esistono solo le newsletter. Un altro strumento molto efficace è il funnel, anche qui attuabile attraverso decine (se non ormai centinaia) di piattaforme differenti. Il funnel non è altro che una sequenza di email preimpostate, collegate una all’altra in progressione logica. Il funnel è più aggressivo della newsletter, perché ha come obiettivo dichiarato (o sotteso, dipende da quanto vogliamo essere espliciti), la vendita di un prodotto o di un servizio. Il funnel si attiva – in modo manuale o automatico – quando viene compiuta un’azione, ad esempio scaricare un ebook, iscriversi a un gruppo di acquisto, registrarsi a un webinar, richiedere un coupon sconto e così via. Queste azioni necessitano per forza di cose di un indirizzo email, e sarà da quell’email che gli iscritti riceveranno i contenuti del funnel.

Il punto di forza del funnel è l’automazione: rispetto alla newsletter, che riporta contenuti aggiornati di volta in volta a ogni invio, il funnel una volta impostato può essere replicato infinite volte, riducendo al minimo l’impegno e il dispendio di risorse dell’amministratore. È come entrare in un negozio e avere un commesso robot che presenta i prodotti, spiega i vantaggi, illustra i prezzi e infine sottopone gli incentivi del caso (“sconto bloccato per i primi 30 acquirenti”, “due corsi di formazione al prezzo di uno solo per il mese di aprile”, ecc). Anche nel funnel, ovviamente, deve esserci la possibilità di rimuovere la propria email, anche perché in caso contrario chi gestisce il funnel è passibile di violazione della privacy (e relativa segnalazione al garante). Passiamo adesso all’ultima alternativa a metà strada fra newsletter e funnel: l’autoresponder.

AUTORESPONDER

Concludiamo questa tappa con una veloce occhiata all’autoresponder, una forma di email marketing ibrida fra le due viste in precedenza. Con l’autoresponder possiamo impostare la risposta automatica all’interno di un qualsiasi modulo, banalmente anche il modulo di contatto sotto il prodotto di un ecommerce. A quel punto il potenziale cliente riceverà una prima risposta automatica (da cui il nome autoresponder), seguita o da una serie di email preconfigurate (come nel funnel) o da ulteriori messaggi customizzati come accade per la newsletter. Anche in questo caso dunque stiamo parlando di uno strumento automatico che offre numerosi vantaggi in termini di tempo, costi e risultati. Se non sai da dove iniziare, digita autoresponder su Google e ti si aprirà un mondo!

Nel prossimo capitolo vedremo come funziona la promozione e la ricerca clienti con i contest: una scelta ulteriore per farti strada nel marketing e distinguerti dalla concorrenza. Non perdertela!