USI, SUPSI e Franklin University al fianco di Lugano sul Plan ₿
Tavolo di lavoro su Bitcoin e Blockchain attraverso attività didattiche e divulgative fra i tre atenei ticinesi e la Città in riva al Ceresio
![Il lago Ceresio e il Monte San Salvatore visti dal Parco Ciani di Lugano](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/10/Il-lago-Ceresio-e-il-Monte-San-Salvatore-visti-dal-Parco-Ciani-di-Lugano.jpg)
USI, SUPSI, Franklin University Switzerland e Città di Lugano hanno siglato un accordo quadro che mira a consolidare la collaborazione nell’ambito del progetto “Lugano Plan
₿” e a integrare, in maniera consapevole, la tecnologia Bitcoin e Blockchain attraverso attività didattiche e azioni divulgative, dando vita a uno specifico tavolo di lavoro permanente per coordinare e rafforzare l’offerta formativa legata a questa tecnologia.
L’Università della Svizzera italiana (USI), la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), la Franklin University Switzerland (FUS) e la Città di Lugano collaborano da anni per arricchire il dibattito nel territorio in cui operano.
Via al “Plan B” e a Lugano capitale d’Europa della Blockchain
![La presentazione, il 3 marzo 2022 al Centro Congressi, della collaborazione fra la Città di Lugano e Tether Operations Limited: il “Plan B” intende dare vita a un centro d'eccellenza europeo per l’adozione di criptovalute e tecnologia Blockchain](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/03/La-presentazione-il-3-marzo-2022-al-Centro-Congressi-della-collaborazione-fra-la-Citta-di-Lugano-e-Tether-Operations-Limited-il-Plan-B-intende-dare-vita-a-un-centro-decce-8.jpeg)
“Lugano Living Lab”, “Plan ₿ Summer School”, “MyLugano” e “3Achain” idee già riuscite
In particolare le quattro istituzioni hanno permesso di sviluppare già alcuni importanti progetti in comune: “Lugano Living Lab” (il laboratorio urbano che promuove progetti innovativi e di trasformazione digitale in un partenariato pubblico, accademico e privato) e lavorano d’intesa a progetti nel settore della tecnologia Blockchain, come nel caso della “Plan ₿ Summer School”, tenutasi a luglio di quest’anno, con il progetto “MyLugano” o con il recente sviluppo del network “3Achain”, piattaforma blockchain, concepita per agevolare e supportare progetti che necessitano di questo tipo di infrastruttura tecnologica.
I tre atenei ticinesi e la Città hanno, quindi, deciso di siglare un ulteriore accordo quadro in merito al “Lugano Plan ₿” per valorizzare le iniziative presenti e future, dando vita nel contempo a uno specifico tavolo di lavoro permanente per coordinare e rafforzare l’offerta formativa legata a questa tecnologia.
Gli Assange e Nabourema all’atteso Plan ₿ Forum di Lugano
![Lugano è la più popolosa città del Canton Ticino in Svizzera](https://innovando.it/wp-content/uploads/2021/11/Lugano-e-la-piu-popolosa-citta-del-Canton-Ticino-in-Svizzera-2-1.jpeg)
Una strategia “win win” per l’elargizione di borse di studio o per il finanziamento di cattedre
La Città in riva al Ceresio sosterrà direttamente gli atenei nell’ambito di progetti di ricerca ed eventi; inoltre coinvolgerà enti privati nel sostegno, anche economico, a favore degli atenei locali, per esempio tramite l’elargizione di borse di studio o il finanziamento di cattedre.
Ciascuna università focalizzerà la propria attenzione su temi d’interesse che già sono oggetto di studio, fra cui l’intelligenza artificiale, le Blockchain in finanza o nell’etica nel business, le valute digitali, la progettualità del mondo hardware/firmware, le architetture distribuite, l’energia, l’elettronica, la governance e la fiscalità, il diritto economico, la crittografia e la cybersecurity.
In linea con la visione del “Lugano Plan ₿”, gli atenei potranno coordinare ed elaborare progetti di ricerca di base e applicata, di sviluppo e trasferimento tecnologico e della conoscenza; sviluppare e condurre corsi, progetti di diploma, programmi di studio, tesi, stage, hackathon, Summer e Winter School, CAS-Certificate of Advanced Studies, DAS-Diploma of Advanced Studies, MAS-Master of Advanced Studies e Dottorati; avviare progetti di scambio e di stage; offrire eventi e corsi di formazione continua; partecipare a eventi e attività divulgative, promuovere eventi e attività di divulgazione scientifica, fra cui conferenze, seminari e attività di comunicazione e sensibilizzazione per i portatori di interesse sul territorio e, più in generale, per la società.
Pieno rispetto dell’autonomia scientifica e dell’indipendenza accademica delle tre università
Le attività vengono svolte nel pieno rispetto dell’autonomia scientifica e dell’indipendenza accademica degli atenei, che sono garantite.
Per la Città si tratta di un accordo prezioso per promuovere lo sviluppo del suo territorio garantendo l’innovazione, la divulgazione e l’efficacia delle iniziative proposte nell’ambito del “Lugano Plan ₿”, grazie alla collaborazione con atenei qualificati e alla messa in rete delle competenze e della conoscenza.
![La presentazione, il 3 marzo 2022 al Centro Congressi, della collaborazione fra la Città di Lugano e Tether Operations Limited: il “Plan B” intende dare vita a un centro d'eccellenza europeo per l’adozione di criptovalute e tecnologia Blockchain](https://innovando.it/wp-content/uploads/2022/03/La-presentazione-della-collaborazione-fra-la-Citta-di-Lugano-e-Tether-Operations-Limited-per-dare-vita-a-un-centro-decce.jpeg)
Potresti essere interessato anche a:
Stati Uniti: Grana Padano protagonista della ristorazione
Il Consorzio di Tutela vola a San Antonio per la prima tappa di una campagna che sensibilizza i consumatori sul tema dell’Italian Sounding
Deep Sea Mining, la corsa all’oro che minaccia le balene
L'allarme degli scienziati: se l’ISA darà il via libera all’estrazione di minerali sui fondali marini ci saranno conseguenze catastrofiche...
Tutta l’innovazione dell’approdo del Gruppo Chery in Europa
Il 4 luglio i brand cinesi Omoda e Jaecoo hanno fatto il loro debutto a Milano e sul nostro mercato con auto sostenibili e al passo dei tempi
Le sostanze chimiche degli pneumatici finiscono nel nostro cibo
Uno studio austriaco dimostra che gli additivi sprigionati dall’usura delle gomme su strada finiscono nelle verdure in vendita al supermercato