Brand evolution: cosa succede se TikTok decide di trasformarsi in Amazon?

TikTok vuole espandersi nel settore logistico, anche negli USA. Una scelta coraggiosa in una congiuntura in cui le big tech non performano secondo le attese degli analisti

Che succede con TikTok? Con la preoccupante stagione delle semestrali delle big tech in arrivo per il terzo trimestre del 2022, è più che naturale pensare che i grandi social media abbiano bisogno di reinventarsi per non perdere il vantaggio. Del resto, un’oscillazione negativa in un settore tanto capitalizzato (e storicamente sempre a rialzo) mette in soggezione più di qualche portafoglio.

Ebbene, mentre Meta e Alphabet riducono il personale e affrontano il contesto macroeconomico complesso, dall’altra parte del mondo, la vicina Cina approccia il problema in modo diverso: investe. Secondo quanto riportato da una grande quantità di riviste di settore TikTok fa parte di una crescente ondata di società che stanno cercando di ampliare il loro controllo sulle operazioni logistiche, con l’obiettivo di accaparrarsi anche una fetta della torta che ancora non ha mostrato la data di scadenza: l’eCommerce.

La piattaforma di micro video sarebbe infatti alla ricerca di un team di logistica al fine di raggiungere gli obiettivi industriali che si è prefissata. Quali obiettivi? Stiamo parlando di TikTok Shop service, una “soluzione logistica” per i venditori che – secondo Axios, che ha lanciato la news – sarà anche la nuova frontiera del social media più amato dai giovani.

Il piano logistico

Attraverso un sistema di logistica e warehousing, consegna e servizi di reso, la missione di TikTok è quella di aiutare i venditori a migliorare la loro capillarità, fornendo ai clienti un’esperienza di shopping soddisfacente mentre TikTok Shop cresce”, afferma il grande social.

L’obiettivo finale di questa decisione è ancora tutto da comprendere, specialmente per le riviste di settore che non fanno altro che speculare sulle possibili conseguenze di questa decisione. Stando alle offerte di lavoro, al momento, la compagnia sarebbe interessata a costruire una rete di magazzini, continuando però ad appoggiarsi alla logistica delle terze parti e compagnie di trasporti per determinati servizi di consegna.

Sebbene TikTok offra già la possibilità di acquistare prodotti attraverso i suoi contenuti, espandere la sua “egemonia” sugli aspetti tecnici della transazione logistica potrebbe essere la soluzione decisiva per chiudere il cerchio, e prendere una distanza inimmaginabile dalla concorrenza che arranca e inciampa.

Nei piani di TikTok ci sarebbe la creazione di hubs logistici localizzati non solo in Cina, ma anche negli Stati Uniti. Una decisione che potrebbe attivamente fare concorrenza a Colui-che-Non-Deve-Essere-Nominato, Amazon.

Allo stato attuale i social media sono un autentico coacervo di scam e frodi. Attraverso un sistema logistico integrato e coerente, TikTok può aiutare i suoi inserzionisti non solo ad alleggerire il carico del trasporto e della consegna. Potrebbe addirittura incrementare la monetizzazione dei suoi servizi.

Questo significa che un investimento in tal senso potrebbe – e questo rimane ancora tutto da vedere – aiutare gli inserzionisti virtuosi a prosperare, riducendo i rischi di scam e soprattutto dando migliore visibilità e tutele ai creators che vivono sulle monetizzazioni e vogliono distribuire solo prodotti che permettono loro di mantenere l’indispensabile credibilità.

Dove andremo a finire con TikTok? Ai posteri l’ardua sentenza. Del resto, dopo WeChat, noi ci aspettiamo di tutto.