Video, la digitalizzazione “estesa” del Principato di Monaco

“Come attento osservatore dei cambiamenti del nostro mondo, mi sono convinto che c’è necessità di portare il mio Paese nell’era digitale”, aveva detto in tempi non sospetti il Principe Alberto II di Monaco.
La tecnologia sta definendo nuovi equilibri internazionali che influenzano la società e l’economia, ma anche il comportamento dell’individuo, e ciò vale anche per i piccoli Stati, solitamente i più tradizionalisti.
Detto, fatto. Con l’imprimatur del sovrano, intenzionato a trasformare nel profondo il modello economico e sociale del minuscolo Paese indipendente affacciato sulla Costa Azzurra, è nato il progetto “Extended Monaco”.
Nel 2020 è dunque iniziata la trasformazione dello Stato monegasco in una smart city: è il progetto ambizioso voluto da Alberto II Grimaldi, al centro del quale c’è la modernizzazione della pubblica amministrazione.
Per più di settecento anni, il Principato di Monaco ha affrontato diverse sfide e si è reinventato per preservare la propria indipendenza e prosperità, un must anche al tempo dell’intelligenza artificiale.
“Monaco in un mondo digitale significa sfruttare al meglio tutti i nostri talenti, sia quelli della nostra comunità che quelli degli uomini e delle donne che vengono da ogni parte del mondo per vivere, lavorare e creare ricchezza in loco”, ha aggiunto, sostenendo un modello di smart city basato sull’attenzione ai bisogni di tutti e su una qualità della vita eccellente.
Partendo da tre obiettivi, raccolti in due filmati esplicativi in lingua inglese e francese, la smart city monegasca abbraccia l’era digitale con consapevolezza e convinzione.
I principali indicatori ambientali sono i fondamenti di questo progetto, innovativo e ambizioso: costruire collegamenti di una mobilità efficiente e connessa, migliorare l’ambiente di vita attraverso l’interazione con i residenti e ottenere un migliore controllo della pianificazione urbana.

Extended Monaco: il Principato diventa un’ambiziosa smart city
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