Un’alleanza per la sostenibilità fra i pesci e le erbe aromatiche

Coltivare varietà vegetali senza generare alcun tipo di scarto riuscendo in questo modo a valorizzare ogni rifiuto oggi è possibile. E l’esempio concreto è TheCircle.
Si tratta di un’azienda, con sede a Roma, che grazie a un’elevata concentrazione tecnologica è in grado di produrre contemporaneamente cibo e proteine di qualità, a impatto zero.
Una bella sfida portata avanti da un team di giovani biologi, che ha a cuore l’ambiente e la salute delle future generazioni.
Si tratta di Valerio Ciotola (CEO), Simone Cofini (CTO), Thomas Marino (CMO) e di Lorenzo Garreffa (CPO)
Il punto di forza di TheCircle è quello di riuscire, attraverso l’accoppiamento dei processi produttivi, a creare un ciclo virtuoso e una filiera agricola, energetica ed economica, che non produce alcun rifiuto inquinante.
“La nostra struttura”, si legge sul sito dell’azienda capitolina, “è capace di superare il concetto di biologico e di impatto zero, arrivando a essere un valore aggiunto per l’ambiente”.

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Come funziona la coltura “acquaponica”: un ciclo chiuso e sostenibile per l’ambiente

Alla base del lavoro di TheCircle c’è lo sviluppo di una coltura “acquaponica”. Esattamente, di che cosa si tratta?
L’acquaponica è una tecnica, con cui vengono accoppiati l’allevamento di pesci e la produzione di insalate ed erbe aromatiche.
Con questo sistema il team di biologici di TheCircle garantisce una maggiore resa e una maggiore velocità di crescita delle piante coltivate. Ma andiamo con ordine.
I pesci presenti nelle vasca producono, con la respirazione e l’alimentazione, prodotti di scarto sotto forma di ammoniaca ed elementi organici.
L’acqua arricchita dai pesci circola all’interno dei letti di crescita, nei quali sono presenti specie batteriche che consentono di trasformare l’ammoniaca e gli scarti organici in nitriti e nitrati, un fertilizzante organico eccellente per le piante.
A questo punto, le piante sono pronte a ricevere l’acqua ricca di nutrienti. Si ottiene così una crescita rigogliosa senza alcun utilizzo di prodotti sintetici, riducendo, cosa molto importante, il ciclo stesso della natura.
Infine, il cerchio si chiude: l’acqua che non viene assorbita può tornare di nuovo pulita ai pesci grazie all’azione delle piante.
Si ottiene niente meno che un risparmio di acqua pari al 90 per cento.

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Quali sono i vantaggi della tecnica? In che modo si rispetta concretamente la natura?

I vantaggi che possono scaturire dal modello di colture ideato dagli esperti TheCircle, sono diversi. Ne elenchiamo un paio.
Prima di tutto si ha, ogni anno, un risparmio di 3.000 chilogrammi di CO2 non immessa in atmosfera.
Una produzione per ettaro doppia rispetto alla norma e un abbattimento dell’utilizzo di diserbanti, fertilizzanti di sintesi e antiparassitari. Tutto questo porta a produrre immissioni inquinanti pari a zero.
In questo modo, l’azienda romana vuole scardinare i vecchi processi agricoli, che spesso hanno un impatto devastante sull’ecosistema a causa dell’utilizzo massiccio di prodotti e fertilizzanti chimici.
Per fare il bene delle persone e dell’ambiente, bisogna quindi uscire da queste logiche e puntare su nuove strade: ecologiche e sostenibili. Lo dice anche la FAO, la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, da almeno quarant’anni.

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Shop online e alta ristorazione: anche i migliori chef scelgono i vegetali di TheCircle

Oggi il mercato si è aperto verso i nuovi concetti di ecostenibilità, dopo un primo diffidente approccio.
TheCircle, infatti, riesce a proporre i suoi prodotti attraverso uno shop online e fornendo le materie prime direttamente al mondo della ristorazione.
Coltivando varietà di insalate ed erbe aromatiche, l’azienda lavora a stretto contatto con grandi chef italiani per garantire ai clienti un prodotto stagionale nuovo e sicuramente dal gusto originale.
I vegetali coltivati con coltura acquaponica, infatti, hanno un sapore eccezionale, grazie all’impianto che permette ai nutrienti di essere veicolati nella maniera più efficace.

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