In Brasile il primo incontro al mondo fra biosicurezza e sincrotroni

A Campinas un laboratorio di massimo contenimento biologico di livello NB4 sarà collegato alle sorgenti di luce di un acceleratore di particelle

Biosicurezza e sincrotroni: a Campinas, vicino San Paolo, un laboratorio di massimo contenimento biologico di livello NB4 sarà collegato alle sorgenti di luce di un acceleratore di particelle
Il Brasile sarà il primo Paese dell'America Latina a disporre di un laboratorio di massimo contenimento biologico, noto come NB4 (Foto: Rodrigo Cabral)

Il Brasile sarà il primo Paese dell’America Latina a disporre di un laboratorio di massimo contenimento biologico, noto come NB4, nonché il primo al mondo collegato a una sorgente di luce di sincrotrone.

Di conseguenza, esso godrà di tutte le condizioni operative e disporrà di ogni strumento utile ad affrontare agenti patogeni che possono causare gravi malattie.

Il nuovo laboratorio di biosicurezza sarà allestito presso il Centro Nazionale di Ricerca sull’Energia e i Materiali (in sigla CNPEM), un’organizzazione legata al Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, che ha sviluppato e gestisce una delle tre sorgenti di luce di sincrotrone di quarta generazione al mondo, chiamata Sirius.

L’infrastruttura si trova a Campinas, nello Stato di San Paolo.

Entrambi i progetti sono stati inclusi nel Nuovo Programma di Accelerazione della Crescita (PAC) del Governo federale.

Anche il Brasile è ora uno Stato membro associato al CERN

Biosicurezza e sincrotroni: a Campinas, vicino San Paolo, un laboratorio di massimo contenimento biologico di livello NB4 sarà collegato alle sorgenti di luce di un acceleratore di particelle
I progetti Orion e Sirius sono stati inclusi nel Nuovo Programma di Accelerazione della Crescita (PAC) del Governo brasiliano
(Foto: Rodrigo Cabral)

20.000 metri quadrati, 1 miliardo di reais di investimenti e un omaggio alle stelle del cielo

Entro il 2026, il laboratorio NB4 brasiliano riceverà investimenti per circa 1 miliardo di reais, circa 180 milioni di franchi svizzeri, dal Fondo Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico, abbreviato FNDCT.

Il complesso di laboratori, articolato su una superficie di 20.000 metri quadrati, garantisce un’offerta senza precedenti nella storia dei sincrotroni e dei laboratori di biosicurezza: un collegamento con tre linee di fascio Sirius.

Grazie a questo tipo di collegamento, allo NB4 è stato dato il nome di Orione, in onore della costellazione che ha tre stelle che puntano verso Sirio.

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Luciana Santos, a capo del Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione brasiliano, ha voluto Sirius e Orion
(Foto: Rodrigo Cabral)

Luciana Santos: “Noi leader globali nella ricerca e sviluppo del settore degli agenti patogeni”

“La pandemia ha riportato al centro del dibattito l’importanza della proprietà nazionale delle produzione sanitarie e farmaceutiche di base, così come il ruolo dello Stato nel coordinare gli agenti e gli investimenti per affrontare le crisi pandemiche”, ha dichiarato la Ministra brasiliana Luciana Santos.

“In questo contesto, la realizzazione di un laboratorio di biosicurezza di livello 4 è strategica per il Paese. E il collegamento tra l’NB4 e la fonte di luce di sincrotrone aprirà grandi opportunità per la ricerca e lo sviluppo nel settore degli agenti patogeni, posizionando il Brasile come leader globale”.

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Biosicurezza e sincrotroni: a Campinas, vicino San Paolo, un laboratorio di massimo contenimento biologico di livello NB4 sarà collegato alle sorgenti di luce di un acceleratore di particelle
Delle linee di luce del sincrotrone brasiliano Sirius, tre stazioni di ricerca saranno collegate al complesso di biolaboratori Orion
(Foto: Rodrigo Cabral)

L’unico dei 60 centri analoghi presente in Sudamerica, America Centrale e nei Caraibi

Attualmente esistono circa 60 laboratori di massimo contenimento biologico nel mondo, ma nessuno di essi si trovava in precedenza in Sudamerica, America Centrale e Caraibi.

Questo tipo di infrastruttura riunisce una serie di misure di protezione e di biosicurezza avanzate e ridondanti che consentono di trattare virus di classe 4 secondo la Classificazione di Baltimore.

Proposta dal biologo David Baltimore nel 1971, tale classificazione scientifica suddivide i virus in sette classi in base al loro genoma, se DNA o RNA, a singolo filamento (single strand, abbreviato “ss”) o a doppio filamento (double strand, abbreviato “ds”), a senso positivo (+) o negativo (-).

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Al laboratorio NB4 brasiliano è stato dato il nome di Orione, in onore della costellazione che ha tre stelle che puntano verso Sirio
(Foto: Rodrigo Cabral)

In terra paulista fino a 38 linee di radiazione, dedicate a varie tecniche e applicazioni

Sempre nell’ambito del Nuovo PAC, la più grande e complessa infrastruttura scientifica del Paese sudamericano, Sirius, riceverà 800 milioni di reais, equivalenti a 143 milioni di franchi svizzeri, di investimenti entro il 2026.

I fondi provengono anch’essi dal Fondo Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico.

Sirius utilizza acceleratori di elettroni per produrre un tipo speciale di luce, chiamata radiazione di sincrotrone, che è utilizzata per studiare la composizione e la struttura della materia nelle sue forme più varie, con applicazioni praticamente in tutti gli ambiti della conoscenza.

In una sorgente di luce di sincrotrone, gli esperimenti sono condotti in stazioni di ricerca, chiamate linee di fascio, dove è possibile osservare aspetti microscopici dei materiali.

Essi includono gli atomi e le molecole che li compongono, i loro stati chimici e la loro organizzazione spaziale, ma vi è anche la possibilità di seguire l’evoluzione nel tempo di processi fisici, chimici e biologici che avvengono in frazioni di secondo.

Sirius è progettato per accogliere fino a 38 linee di luce, nonché dedicate a diverse tecniche e applicazioni.

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Il Centro Nacional de Pesquisa em Energia e Materiais ha un ruolo cruciale nella formazione di nuovi scienziati e ingegneri brasiliani
(Foto: Rodrigo Cabral)

La connessione fra Orion e Sirius sarà uno sforzo senza precedenti al mondo

Di queste, tre stazioni di ricerca saranno collegate al complesso di laboratori Orion, uno sforzo senza precedenti al mondo.

Con i nuovi investimenti, Sirius entrerà peraltro in una seconda fase, che prevede la progettazione e la costruzione di dieci nuove stazioni di ricerca.

“Le sfide strategiche che il Brasile e il mondo devono affrontare e la ricerca di soluzioni sostenibili nei settori dell’energia, della salute, dell’alimentazione e dell’ambiente richiedono strumenti sempre più avanzati”, ha aggiunto Luciana Santos, a capo del Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione.

“Per progettare materiali più leggeri e resistenti, farmaci migliori e fonti di energia rinnovabili, dobbiamo capire come funzionano le cose nella loro scala più fondamentale, quella atomica. Sirius è un’apparecchiatura scientifica che consente esattamente questo tipo di ricerca”.

La ricerca condotta presso Sirius potrà portare benefici alla società in vari campi della conoscenza, come la ricerca di nuove soluzioni per affrontare i problemi di salute, lo sviluppo di tecnologie per l’agricoltura, la natura, nuove fonti di energia e materiali più sostenibili, tra le altre possibilità.

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Il sincrotrone brasiliano Sirius è progettato per accogliere fino a 38 linee di luce, tutte dedicate a diverse tecniche e applicazioni (Foto: Rodrigo Cabral)