Anche il Brasile è ora uno Stato membro associato al CERN
Il 13 marzo 2024 il grande Paese dell'America Latina ha formalizzato il contributo al lavoro dell'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare
![Brasile: dal 13 marzo 2024 il Brasile è uno Stato membro associato al CERN](https://innovando.it/wp-content/uploads/2024/03/Anche-il-Brasile-e-ora-uno-Stato-membro-associato-al-CERN-1.jpg)
Il Brasile è il primo Stato del continente americano ad avere acquisito lo status di membro associato dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, comunemente nota con la sigla di CERN, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, posto al confine tra la Francia e la Svizzera, alla periferia ovest della città di Ginevra, nel comune di Meyrin.
Ciò è avvenuto in seguito alla notifica ufficiale che il Governo di Brasilia ha completato le procedure di approvazione interna in relazione all’Accordo firmato nel marzo 2022, che gli conferisce tale status, e alla sottoscrizione del Protocollo sui privilegi e le immunità proprie di tale organizzazione internazionale.
La data di inizio della condizione di Stato membro associato del CERN della Repubblica Federale del Brasile è il 13 marzo 2024.
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![Brasile: il Palácio do Buriti a Brasilia ospita il governo del Distretto Federale](https://innovando.it/wp-content/uploads/2024/03/Anche-il-Brasile-e-ora-uno-Stato-membro-associato-al-CERN-4.jpg)
Una collaborazione iniziata già nel 1990 con l’esperimento DELPHI presso il LEP
La cooperazione formale tra il CERN e il Brasile è iniziata nel 1990 con la firma di un accordo di collaborazione internazionale, che ha consentito ai ricercatori brasiliani di partecipare all’esperimento DELPHI presso il Large Electron-Positron Collider (LEP).
Negli ultimi dieci anni, le dimensioni della comunità della grande Nazione sudamericana impegnata nella sperimentazione di fisica delle particelle sono raddoppiate.
Soltanto nei quattro esperimenti principali del Large Hadron Collider (LHC), circa 200 scienziati, ingegneri e studenti brasiliani sono pienamente operativi in campi che vanno dall’hardware e dall’elaborazione dei dati all’analisi fisica.
Oggi, gli istituti del Paese latinoamericano partecipano a tutti i principali esperimenti del LHC (ALICE, ATLAS, CMS e LHCb e ai loro aggiornamenti in corso e pianificati) nonché ad ALPHA sul deceleratore di antiprotoni.
Sono anche coinvolti in esperimenti presso ISOLDE, ProtoDUNE, sulla piattaforma Neutrino e in progetti sulla strumentazione come Medipix.
In seguito alla loro partecipazione proattiva al programma RD51, i team brasiliani stanno anche contribuendo alla creazione delle collaborazioni di ricerca e sviluppo DRD1 e DRD3 inerenti i futuri rilevatori.
Anche molti cittadini carioca e paulisti partecipano attivamente ai programmi di formazione e di sensibilizzazione dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.
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Dal dicembre 2020 sinergie sulla tecnologia degli acceleratori anche con il CNPEM
Oltre alla fisica delle particelle, dal dicembre 2020 il CERN e il Centro Nazionale Brasiliano per la Ricerca sull’Energia e sui Materiali (CNPEM) collaborano formalmente anche agli studi e allo sviluppo della tecnologia degli acceleratori e delle loro applicazioni.
In quanto Stato membro associato, il Brasile ha il diritto di nominare propri rappresentanti per partecipare alle riunioni del Consiglio e del Comitato Finanziario dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.
I suoi cittadini possono candidarsi per posizioni relative al personale a tempo determinato e a programmi di laurea presso il CERN.
La sua industria ha altresì il diritto di presentare offerte per contratti di lavoro a tempo determinato con l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, aumentando le opportunità di collaborazione industriale nelle tecnologie più avanzate.
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