Acqua, erba e umanità: i limiti conoscitivi dell’Intelligenza Artificiale

Istruendo l’AI, stiamo digitalizzando l’esperienza umana e ciò che lasceremo indietro sarà perso per sempre: un danno che bisogna evitare

Intelligenza Artificiale: il Barco Hospital è un ricovero clinico galleggiante che si muove lungo il fiume Purus in Amazzonia, gestito dal medico spagnolo Antonia López González
Il Barco Hospital è un ricovero clinico galleggiante che si muove lungo il fiume Purus in Amazzonia, gestito dal medico spagnolo Antonia López González

Il fiume Purus nasce dai ghiacciai andini del Perù e porta la sua acqua sino al Rio delle Amazzoni dopo oltre tremiladuecento chilometri.

Esistono comunità che vivono lungo questo fiume, a diverse miglia dalle sue sponde per evitare le inondazioni, in mezzo a enormi estensioni pianeggianti su cui la pioggia si riversa continua per molti mesi l’anno.

Sono gruppi di 10, 50, 100 persone e anche più che si sorprendono quando vanno in città e vedono che ci si può spostare da un Paese all’altro senza navigare sul fiume.

Lungo il Purus, da qualche parte sulle sue sponde brasiliane, distante da qualsiasi cosa si possa chiamare “strada” o “centro abitato” è ancorato il Barco Hospital, una ricovero clinico galleggiante.

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Intelligenza Artificiale: il Purus è un imponente fiume dell'America meridionale, il quale scorre per ben 3.211 chilometri verso nord-est per confluire infine nel Rio delle Amazzoni
Il Purus è un imponente fiume dell’America meridionale, il quale scorre per ben 3.211 chilometri verso nord-est per confluire infine nel Rio delle Amazzoni

Un ospedale in Amazzonia ci ricorda chi siamo

A bordo vive Antonia López González, una medica spagnola specializzata in malattie tropicali, che da oltre trenta anni fornisce assistenza sanitaria alle popolazioni rurali che vivono lungo un tratto del fiume a parecchi giorni di distanza dalla capitale della regione, Manaus.

Non è una missionaria né una volontaria guidata da una qualche devozione verso gli indigeni. È una dottoressa e scienziata, autrice di libri fondamentali nel suo campo, ascoltata tanto nelle conferenze di tutto il mondo da altri specialisti quanto dalla FAO e da altre organizzazioni internazionali.

In questi giorni in Italia, racconta un altro mondo, un mondo che sfugge alle nostre abitudini informative e che bene si può riassumere nel titolo del suo ultimo libro: “Ciò che non conosciamo esiste”.

Come il Purus, il Barco Hospital e il nome di lei.

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Intelligenza Artificiale: Antonia López González è il medico spagnolo specializzato in malattie tropicali che cura i nativi dell’Amazzonia attraverso il lungo corso del fiume Purus
Antonia López González è il medico spagnolo specializzato in malattie tropicali che cura i nativi dell’Amazzonia attraverso il lungo corso del fiume Purus

Antonia López González e la salute dei nativi

Antonia López González ha ideato e lavora ad un progetto sociale legato alla salute di queste popolazioni, basato sul fatto di creare in quelle località una figura residente che possa dare assistenza medica lì, in loco, senza doversi muovere per giorni lungo il Purus, come fa lei e il suo team quando si spostano lasciando il Barco e muovendosi su fragili canoe per giorni interi per far visita ai circa duecento villaggi che macchiano infiniti spazi d’erba.

Vita difficile e reale, dove proprio non esiste la figura del “buon selvaggio” o di un qualche “dovere dell’uomo occidentale verso i poveri del mondo”, ma piuttosto rispetto e consapevolezza della dignità dell’altro.

Durante quegli spostamenti così come presso quelle comunità non si può ricorrere ad Internet o alla rete telefonica.

Ne risulta che tutte quelle attività non appaiono, se non marginalmente, in quei contenuti che compongono l’enorme massa di informazioni digitali che descrivono le azioni umane e delle macchine, talmente vasta da risultare incomprensibile.

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Intelligenza Artificiale: Antonia López González è l’autrice del libro “Atlas de Dermatopatología Tropical”, aperto alle conoscenze degli sciamani brasiliani
Antonia López González è l’autrice del libro “Atlas de Dermatopatología Tropical”, aperto alle conoscenze degli sciamani brasiliani

Strumento per capire l’umano come mai prima

È come avvicinare agli occhi una fotografia: appare chiara fino ad un certo punto dopo di che, troppo prossima alle nostre pupille, non si riesce più a vedere nulla.

L’Intelligenza Artificiale è lo strumento che si usa per rendere interpretabile quella immagine tanto dettagliata da essere altrimenti intellegibile dalla nostra mente.

La capacità di registrazione dei dati, in particolare attraverso il web, è potentissima eppure non vi si trovano che minime tracce della dottoressa López González, del suo progetto Ipiranga né di quelle persone e della loro storia, vita, sapere.

Se leggendo vi state chiedendo che cosa si perde così, eccovi un esempio.

Tony, come per semplicità si fa chiamare la scienziata, ha realizzato nel tempo un testo che si intitola “Atlas de Dermatopatología Tropical” e la cosa del tutto atipica è che lo ha scritto utilizzando anche gli usi plurisecolari degli “chamanes”, gli sciamani dei villaggi.

Lo ha fatto non credendo a qualche loro potere magico, ma analizzando scientificamente quali principi attivi estratti dalle piante officinali che gli sciamani usano, così da scoprirne proprietà ed effetti.

Insomma, se oggi la medicina “evidence based” delle malattie tropicali può usufruire di certi farmaci è perché lei ha trasferito in essa la sapienza di quelle popolazioni così distanti da apparire solo in qualche documentario.

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Intelligenza Artificiale: il Purus ha un bacino idrografico di 63.166 km quadrati e una portata media di 8.400 metri cubi al secondo, con l’Acre o Aquiry come principale affluente
Il Purus ha un bacino idrografico di 63.166 km quadrati e una portata media di 8.400 metri cubi al secondo, con l’Acre o Aquiry come principale affluente

Se non saremo tutti, non saremo nessuno…

L’AI è un fenomeno globale, una tecnologia che si utilizzerà sempre di più e che si basa sulle pratiche umane.

Se si vuole che essa possa davvero tramutare il sapere in nuovi modi per assistere e migliorare la vita della specie, allora bisogna renderla inclusiva e non sprecare nulla di quanto Homo Sapiens ha imparato negli ultimi duecentomila e rotti anni su questo pianeta.

Farne un catalogo quanto più possibile completo dell’esperienza umana non è solo un obiettivo enciclopedico, ma soprattutto il modo perché ogni vivente vi sia rappresentato come tale, non solo come cumulo di azioni digitalmente registrate, di libri scritti nelle lingue più diffuse, di dottrine formali di una parte sola del mondo ma come parte insostituibile dell’umanità.

Ogni mancanza in questo senso, renderà più probabile che l’uso dell’Intelligenza Artificiale possa diventare una riduzione della conoscenza e un elemento di discriminazione delle culture e del sapere.

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Antonia López González è il medico spagnolo specializzato in malattie tropicali che cura i nativi dell’Amazzonia attraverso il lungo corso del fiume Purus