"Buona la prima" del nuovo ricognitore della Schweizer Armee
Il primo dei due droni Elbit del sistema di ricognizione ADS 15 ha toccato i 180 km orari e sfiorato i 2.000 metri nei cieli lucernesi di Emmen
Nella mattinata del 15 giugno, poco dopo le ore 07:00, il nuovo ricognitore telecomandato dell’Esercito Svizzero ha effettuato il primo volo a Emmen, nei cieli del Canton Lucerna.
L’ottima riuscita del volo di prova rappresenta un’ulteriore tappa importante per il sistema di ricognitori telecomandati 15 della Schweizer Armee.
Dopo il successo dei test di rullaggio nel maggio 2022, il primo dei due droni dell’ADS 15, arrivati nella Confederazione Elvetica alla fine di aprile 2022, ha portato a termine con successo il suo primo volo.
Questa mattina, alle ore 07:00, il drone immatricolato D-14, pilotato da un pilota collaudatore svizzero, è decollato per il suo primo volo.
Dopo un volo di circa 70 minuti il drone è rientrato a Emmen in tutta sicurezza. In volo, il drone ha raggiunto una velocità massima di 180 chilometri orari e un’altitudine massima di 2’000 metri sul livello del mare.
Specialisti del costruttore israeliano Elbit hanno assistito il team di progetto elvetico in fase di preparazione e durante il volo sulla verticale del Canton Lucerna.
Tutti i test previsti per il primo volo sono stati completati con successo.
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Consegna alle Forze Aeree entro la fine del 2022
Il successo di questo primo volo costituisce un importante passo avanti verso l’acquisto degli ADS 15 e per ulteriori test di volo in territorio elvetico.
Nei prossimi mesi si svolgeranno altri test di volo con i due droni (immatricolazione D-11 e D-14) dagli aerodromi militari elvetici.
In tali occasioni saranno testati i sensori, controllate le funzionalità tecniche dei droni ed effettuate missioni di durata variabile. L’ADS 15 può restare infatti in volo fino a 24 ore.
Dopo il completamento della prova di volo e l’ammissione da parte dell’autorità aeronautica militare MAA, i due droni saranno consegnati alle Forze aeree nel corso del secondo semestre, mentre i quattro restanti seguiranno entro la fine del 2023.
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Superato il sistema di ricognitori 95 degli Anni 80
L’ADS 15 è un sistema di ricognizione senza pilota né armi, che sostituisce il sistema di ricognitori telecomandati 95 utilizzato dall’Esercito sino alla fine del 2019 e dotato di una tecnologia risalente agli anni ottanta.
La durata di utilizzo prevista per l’ADS 15 è di circa vent’anni.
Il drone serve per l’esplorazione della situazione e dell’obiettivo, ma se necessario può essere equipaggiato con altri sensori, ad esempio i radar di telerilevamento al fine di ottenere l’immagine della situazione al suolo o per la ricognizione elettronica.
Questo sistema può essere utilizzato sia di giorno che di notte.
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Uno strumento per uso civile, militare e di polizia
Con l’ADS 15 è possibile fornire i seguenti servizi: sorveglianza di aree estese; ricerca, ricognizione e tracciamento di bersagli; contributi all’immagine della situazione come pure alla protezione di infrastrutture critiche e delle proprie forze armate.
Come nel caso del suo predecessore, gli utenti sono servizi militari e civili come gli stati maggiori cantonali di condotta, gli organi di polizia e di salvataggio o il corpo delle guardie di confine.
Durante la difesa da un attacco militare, l’ADS 15 contribuisce alla condotta e al controllo delle azioni al suolo, soprattutto per l’appoggio di fuoco.
Oltre ai ricognitori telecomandati, al giorno d’oggi sono adatti alla ricognizione aerea solo gli elicotteri dotati di sensori a infrarossi (Forward Looking Infrared, FLIR).
I droni sono mezzi resistenti, affidabili, a basso rischio e poco costosi che consentono una presenza duratura su una zona d’impiego.
L’acquisto comprende sei droni, compresi i componenti al suolo, il simulatore e la logistica.
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