Per il Calcio italiano c’è anche un campionato della… sostenibilità

Con la riapertura del Campionato Italiano di Calcio, viene lanciato un interessante Indice di Sostenibilità della Serie A per le squadre presenti durante la stagione 2022-2023.
La valutazione dei football club tricolori prende in considerazione le performance legate rispettivamente alla sostenibilità sociale, ambientale e di governance delle venti formazioni che hanno preso parte alla stagione passata.
La metodologia di questo indice utilizza il framework ESG (parametri di natura ambientale, sociale e di governance), unitamente ai principi dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 delle Nazioni Unite e ai criteri di sostenibilità suggeriti da UEFA, FIGC e Lega Serie A.
Lo studio si basa esclusivamente sui dati pubblici comunicati dalle società calcistiche attraverso i loro siti, report o social media, incentivando la trasparenza e riflettendo l’orientamento internazionale di Good Corporate Governance, in linea con altri indici internazionali ESG consolidati nel mondo delle corporation impegnate nello sport.

Il documento “Strength through Unity 2030” della UEFA (in lingua inglese)
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Enovation Consulting e Tecno International sono le due società incaricate della valutazione

Enovation Consulting e Tecno International, due società di consulenza specializzate in servizi di sostenibilità (la prima nel mondo dello sport, la seconda nei servizi alle piccole e medie imprese) hanno redatto i criteri di valutazione e hanno lanciato l’iniziativa.
Ciò avverrà con il supporto metodologico di accademici italiani luminari del settore come il professor Paolo Taticchi, docente ordinario di Strategia e Sostenibilità Aziendale presso la Scuola di Management della prestigiosa University College London (UCL), e la professoressa Ariela Caglio, docente associata di Programmazione e Controllo presso il Dipartimento di Accounting dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano e Advisor della UEFA.
La prima edizione dell’Indice di Sostenibilità della Serie A verrà presentata in occasione di un evento a settembre.

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Cristiana Pace: “Un esempio concreto e universale ai tifosi su tematiche sociali e ambientali”

“Sono molto lieta che Enovation Consulting sia il partner tecnico-metodologico di questo primo indice di sostenibilità delle squadre di Serie A. Come abbiamo già visto in altri sport, questo indice può aiutare il Calcio nella transizione sostenibile, identificando aree di miglioramento e casi di successo”, afferma Cristiana Pace, CEO e fondatrice di Enovation Consulting nonché Visiting Professor della Bologna Business School.

“Inoltre, il Calcio, come sport più guardato al mondo, ha la possibilità di dare un esempio concreto ai tifosi su tematiche sociali e ambientali di grande rilievo, aiutando il cambiamento. Il mio augurio è che la baseline condotta nel 2022, insieme alla nuova strategia di sostenibilità lanciata dalla Serie A e alla ‘Strenght through Unity’ varata dalla UEFA, possano servire da catalizzatori per il Calcio italiano”.

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Salvatore Amitrano: “Nella trasformazione sostenibile, è la misurazione il processo chiave”

Per Salvatore Amitrano, Managing Director della Tecno International, “nei percorsi di trasformazione sostenibile, la misurazione è un processo chiave che permette alle organizzazioni di confrontarsi e fare strategia. Per questo abbiamo deciso di sviluppare questo indice che vuole anche creare una competizione positiva nel mondo del Calcio su temi di sostenibilità”.

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Sette categorie ESG e 28 parametri come nella metodologia del Sustainable Motorsport Index

Lo studio, basato su dati pubblici raccolti nella stagione 2022-2023, valuta i venti club su 7 categorie ESG e 28 criteri, in linea con la metodologia del Sustainable Motorsport Index, conosciuto come SMI,
Per garantire l’indipendenza dell’analisi, lo scoring delle società sportive è gestito in maniera indipendente dal team di ricerca dell’ateneo britannico UCL.
I club sono stati classificati in tre livelli di performance: “Pionieri”, “Attivi” e “Primi Passi”.

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Milan, Roma, Juventus e Udinese sugli scudi, ma è il Cagliari a sorprendere per virtuosità

Nella categoria dei “Pionieri”, ovvero dei club con progettualità più avanzata sui temi della sostenibilità, emergono, in ordine alfabetico, AC Milan, AS Roma, Juventus FC e Udinese Calcio.
Il report menziona anche una squadra che nella stagione 2022-2023 militava nel campionato di Serie B, il Cagliari, come esempio di club che si è distinto per i comportamenti virtuosi.
La raccolta dati per la stagione 2023-2024 è iniziata lo scorso 19 agosto, con la riapertura del campionato di Serie A, e finirà nel giugno 2024 per permettere la pubblicazione della seconda edizione dell’Indice e la consegna dei trofei alle prime classificate.
Questo perché, principio ormai assodato in campo sportivo, la competizione nel mondo del Calcio non si gioca più soltanto in campo, ma anche nella sostenibilità.
L’obiettivo è quello di spingere il sistema calcistico a impegnarsi di più sui temi ESG in linea con le strategie della Union of European Football Associations e della Lega Serie A.
Oltre al primo indice di sostenibilità del maggiore campionato calcistico italiano, è partita anche la raccolta dati per quello delle squadre delle Serie B e C, che verrà consolidato in un unico indice e presentato alla fine della stagione 2023-2024.

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Paolo Taticchi: “Trasparenza sull’impegno e sulla qualità dei progetti sviluppati dagli attori”

“L’utilità di un indice di sostenibilità, come quello presentato in questo studio, è quella di creare trasparenza sull’impegno e sulla qualità dei progetti sviluppati dagli attori del sistema”, è l’opinione del professor Paolo Taticchi dell’University College London.
“Gli indici di sostenibilità creano uno stimolo positivo al cambiamento, perché i soggetti coinvolti entrano in una dinamica competitività costruttiva che porta tutto il sistema a cambiare per il meglio”.

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Ariela Caglio: “Metro di giudizio per diversi stakeholder, tra cui gli investitori e gli sponsor”

“Sebbene la sostenibilità economica sia ancora un tema attualissimo, la direzione che sta prendendo il Calcio, o almeno una parte di esso, è quella della sostenibilità ambientale e sociale. Questa è la direzione che il mondo sta cercando di percorrere e il Calcio non può rimanere indietro”, sottolinea la professoressa Ariela Caglio dell’Università “Luigi Bocconi”, che è anche un Advisor della UEFA”.

“La Union of European Football Associations sta guidando questo cambiamento, promuovendo in maniera proattiva una strategia e un piano di iniziative per migliorare la sostenibilità dell’ecosistema calcistico europeo. In questo contesto, i criteri ESG, cioè ambientali, sociali e di governance, stanno diventando sempre più rilevanti anche nel settore calcistico come metro di giudizio per diversi stakeholder, tra cui gli investitori e gli sponsor”.

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