Cambiamento climatico: la Svizzera alleata di Cile, Kenya e Tunisia

Nella seduta del 29 novembre 2023, il Consiglio Federale della Confederazione Elvetica ha approvato nuovi accordi bilaterali sul clima.

Le convenzioni internazionali con il Cile, il Kenia e la Tunisia creano le condizioni quadro per progetti di riduzione delle emissioni di gas serra.

Dette contrazioni dell’inquinamento possono essere pertanto computate all’obiettivo di riduzione della Svizzera.

Nel quadro dell’Accordo di Parigi sul Clima, la Svizzera si è infatti impegnata a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, ma non è tutto.

Berna intende raggiungere questo obiettivo soprattutto realizzando misure sul territorio nazionale.

Tuttavia, l’Accordo siglato nella Ville Lumière nel 2015 consente ai Paesi di raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni anche attraverso progetti realizzati all’estero.

La Svizzera può infatti computare al proprio obiettivo nazionale le riduzioni delle emissioni ottenute nei Paesi partner.

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Nel 2020 Perù “apripista” cui hanno fatto seguito altri 10 Nazioni di vari continenti

Nel 2020 la Svizzera ha stipulato con il Perù il primo accordo nel suo genere a livello mondiale, cui sono seguite collaborazioni simili con il Ghana, il Senegal, la Georgia, le Vanuatu, la Dominica, la Thailandia, l’Ucraina, il Marocco, il Malawi e l’Uruguay.

Con questi accordi, la Confederazione Elvetica ha introdotto uno standard per progetti internazionali in ambito climatico che soddisfa requisiti severi per la protezione dell’ambiente e rispetta le norme internazionali per la tutela dei diritti umani.

Gli accordi garantiscono inoltre di prevenire il doppio conteggio (nel Paese donatore e nel Paese ricevente) delle riduzioni delle emissioni raggiunte.

È prevista infatti una verifica continua per vigilare che i progetti soddisfino i criteri stabiliti e che gli obiettivi di riduzione delle emissioni vengano effettivamente raggiunti.

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Nel 2015 ben 196 Stati alla XXI Conferenza delle Parti dell’UNFCCC a Le Bourget

Il cosiddetto Accordo di Parigi è un trattato internazionale stipulato tra gli Stati membri della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, riguardo la riduzione di emissione di gas serra e la finanza, raggiunto il 12 dicembre 2015 e riguardante il periodo a decorrere dal 2020.

Il contenuto di tale convenzione/trattato è negoziato dai rappresentanti di 196 Stati alla XXI Conferenza delle Parti dell’UNFCCC a Le Bourget, vicino a Parigi, in Francia.

L’accordo è aperto alla firma il 22 aprile 2016, in occasione della “Giornata della Terra”, durante una cerimonia tenutasi a New York.

La ratifica da parte degli Stati membri dell’Unione Europea permise all’accordo di entrare in vigore il 4 novembre dello stesso anno.

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