Design per aziende, Sketchin: "Partire sempre dal cambiamento..."

Con quattro sedi dislocate tra Lugano, Milano, Roma e San Francisco, Sketchin si presenta come uno studio di design “strategico avanzato” che opera a livello globale per “anticipare l’esperienza del futuro”.

Sul sito della nota agenzia si legge che lo scopo del lavoro del team di professionisti è quello di “aiutare le aziende ad affrontare il futuro lanciando nuove imprese, evolvendo le organizzazioni, potenziando l’esperienza umana e definendo trasformazioni di business che creino valore sostenibile nel tempo”.

Elena Zordan, General Manager di Sketchin nella sede ticinese di Manno, spiega in che modo l’agenzia cerca di veicolare e migliorare il lavoro di molte aziende, partendo da un’importante concetto: quello del cambiamento.

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La mission e il lavoro di squadra a Manno: maneggiare l’avvenire grazie al design in vista di grandi obiettivi

“Ci sono alcune parole chiave con cui dovremmo, il condizionale purtroppo è obbligatorio, essere ormai a nostro agio: il cambiamento come dimensione ineluttabile della nostra realtà e della nostra natura. In un contesto”, afferma Zordan, “così volatile è difficile decifrare le traiettorie del mondo e per questo bisogna abbracciare un approccio plurale ed è possibile parlare solo di futuri, al plurale”.

E ancora: “Bisogna immaginare, empatizzare ed essere resilienti a differenti tipologie di futuro, ricordiamoci sempre che si tratta di probabilità, possibilità, desideri, slanci in avanti. Da qualche anno, Sketchin ha cominciato a riflettere su come il design possa maneggiare la dimensione del futuro, come la possa esplorare e, infine, come possa indirizzare la propria azione in vista di un orizzonte che reputiamo, per le più diverse motivazioni, preferibile”. 

Sketchin si propone quindi di aiutare le aziende e le organizzazioni a lavorare sulle grandi forze del cambiamento cercando di capire i possibili scenari futuri in un percorso partecipato con gli stakeholder, gli shareholder, la comunità e i singoli per comprendere quali sono i nuovi bisogni, definire la strategia del cambiamento e le azioni necessarie per realizzarlo.

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Elena Zordan: “Noi come interpreti, capaci di individuare le opportunità di business e i bisogni delle persone”

“Lo scopo”, prosegue la General Manager, “è accompagnare i nostri interlocutori per affrontare insieme i grandi cambiamenti strutturali dei mercati, della tecnologia e della società, le tre dimensioni che sono per noi più interessanti, anticipando i cambiamenti incombenti per poterli, in qualche modo, governare. O almeno per non subirli passivamente. Detto ancora altrimenti, prendere in considerazione i futuri con gli strumenti propri del design ci fornisce i mezzi e la consapevolezza per migliorare l’efficacia della nostra azione progettuale già oggi, incorporando nei prodotti e nei servizi che realizziamo un’apertura sistematica verso il divenire”.

E a proposito del lavoro di squadra svolto quotidianamente da Sketchin, Elena Zordan paragona il suo team di Sketchin a degli “interpreti, capaci di individuare allo stesso tempo le opportunità di business, i bisogni delle persone, le potenzialità della tecnologia, e tradurre queste informazioni in valore”.

“Lavoriamo su tre orizzonti temporali, il presente, il futuro prossimo e quello remoto, per creare benefici concreti nel tempo presente, facendo vivere alle persone esperienze in grado di superare le loro aspettative. Nel presente combiniamo le opportunità di business con le aspettative dei clienti per progettare, trasformare e fornire prodotti utili, esperienze per brand unici, sviluppando un valore effettivo end-to-end”.

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L’approccio di Sketchin e “l’esperienza umana”: disegnare una dimensione personale, soggettiva e plurale

“L’esperienza si genera ogni volta che le persone interagiscono con il mondo. Tuttavia”, aggiunge la General Manager del quartier generale luganese,“la qualità dell’esperienza vissuta da ciascuno di noi definisce il nostro rapporto con le altre persone, con le cose e con le situazioni, influenza le nostre scelte e le condiziona. La nostra è un’economia dell’esperienza che si regge in gran parte sulla capacità delle aziende di offrire ai propri clienti esperienze memorabili come parte del loro business”.

“In questo orizzonte economico le esperienze che i clienti e gli utenti vivono rappresentano la chiave di volta del successo di un’organizzazione. Nell’era del consumatore sempre più spesso le persone adottano e restano fedeli a prodotti e servizi che fanno vivere loro delle buone esperienze e, di conseguenza, garantiscono il successo di quelle organizzazioni che sono capaci di offrirne”.

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Sketchin nasce a Giubiasco nel 2006, e in questi 17 anni è cresciuta molto in fretta, passando da un’impresa di pochissime persone a impiegare più di 100 professionisti con clienti in tutto il mondo. “Il Ticino è un mercato dinamico, e molto presto abbiamo cominciato a collaborare anche con clienti italiani prima, e internazionali poi”.

“La presenza di Sketchin sul mercato italiano”, continua Elena Zordan, “è stata diretta conseguenza della vicinanza territoriale alla culla svizzera dello Studio. Quello elvetico è un contesto articolato, con un mercato crescente e desideroso di approfondire le tematiche del design, che necessita di relazioni più strette, con attenzione particolare alla cultura e legislazione, da armonizzare con quella di tutte le Country in cui lo studio è presente. Le sfide del mercato richiedono un approccio radicalmente nuovo che integri orizzontalmente le capacità progettuali, tecnologiche e manageriali in una sfera di totale collaborazione”.

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Così nel 2017 l’azienda entra a far parte del Gruppo BIP, acronimo di Business Integration Partners, una realtà internazionale attiva nella consulenza di business. Insieme si cerca di lavorare sulle zone in cui le rispettive aree di competenza si toccano, “nella convinzione che così aumenterà esponenzialmente il valore che saremo capaci di creare per i nostri clienti”.

Per quanto riguarda il disegn, invece, Elena Zordan ricorda che “l’Italia ha una tradizione illustre per quel che riguarda questa materia e, Milano in particolare, ha delle scuole di eccellenza che formano dei professionisti di pregio”.

Sketchin vanta numerose collaborazioni con il Politecnico di Milano, i percorsi di formazione proposti dal Talent Garden, e altri centri di eccellenza con lo scopo “da una parte di formare nuovi talenti, e dall’altra di cogliere il meglio da un realtà dinamica nel settore del design come quella italiana e, in particolare, milanese come dimostra l’esperienza della, ormai tradizionale, Design Week”.

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L’innovazione è sempre stata uno dei punti di forza della Confederazione Svizzera, che ha saputo sfruttare investendo con ambizione sulle risorse a sua disposizione e conquistando così l’ottavo posto nella classifica OCSE dei Paesi con la più alta capacità di innovazione digitale.

“La forza di attrarre talenti stranieri altamente specializzati, il buon sistema educativo con scuole di eccellenza e gli investimenti sulla ricerca sono i motori di questo risultato. Prova ne è l’ottavo posto conquistato dalla confederazione anche in termini di brevetti depositati”, conclude la General Manager di Sketchin.

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