Economia circolare e uso efficace delle risorse in Svizzera
Economia circolare e uso efficace delle risorse in Svizzera
Adempiendo a un postulato, il Consiglio Federale vuole abolire gli ostacoli a un aumento del ciclo di vita dei prodotti e alla riduzione dei rifiuti
Sono ancora diversi gli ostacoli che in Svizzera frenano lo sviluppo dell’economia circolare e impediscono un uso efficiente delle risorse. Nei settori delle costruzioni e dell’agroalimentare, il potenziale di miglioramento è particolarmente elevato.
L’Amministrazione Federale del Paese elvetico sta esaminando le misure per ovviare alle carenze riscontrate.
Nella seduta dell’11 marzo 2022, il Consiglio Federale ha adottato il rapporto relativo all’abolizione degli ostacoli all’uso efficiente delle risorse e allo sviluppo di un’economia circolare in adempimento di un postulato.
Il postulato 18.3509 del Consigliere agli Stati Ruedi Noser (Canton Zurigo, Partito Liberale Radicale) chiede al Governo di indicare i settori con un potenziale inutilizzato e di individuare le leggi, le ordinanze e i regolamenti che ostacolano l’uso efficiente delle risorse e lo sviluppo dell’economia circolare.
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L’effetto perverso di diverse direttive e disposizioni normative
Gli ostacoli sono raramente riconducibili a singole disposizioni o norme. Spesso derivano da un insieme complesso di direttive e disposizioni normative che si influenzano a vicenda.
Il rapporto adottato dal Consiglio Federale l’11 marzo 2022, oltre a rivelare carenze nell’uso di soluzioni sostenibili e innovative, evidenzia anche una mancanza di sensibilità per questa problematica tra gli attori coinvolti. Queste conclusioni confermano i risultati di studi precedenti.
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Carenze e mancanza di sensibilità: le costruzioni e l’alimentazione
Nel settore delle costruzioni, diverse norme e schede esplicative non corrispondono più allo stato attuale della tecnica e non permettono di utilizzare in modo efficiente le risorse, ad esempio facendo uso di materiali rinnovabili o riciclabili.
A volte gli ostacoli derivano da decisioni prese in una situazione di emergenza.
È il caso nel settore dell’alimentazione animale, sottoposto a una regolamentazione severa a seguito della crisi della mucca pazza.
Le misure adottate hanno consentito di superare la crisi e di rafforzare la sicurezza alimentare, ma nel contempo limitano l’uso di determinati sottoprodotti animali.
Troppo cibo viene ancora sprecato. Anche la distribuzione di alimenti invenduti o destinati all’eliminazione a organizzazioni o persone certificate è soggetta a regole che non favoriscono la riduzione dello spreco alimentare.
Occorre infine rilevare che, a seconda del loro orientamento, le spese pubbliche possono avere un impatto negativo sul consumo di risorse.
Il Consiglio Federale sta esaminando le misure da adottare in tutti questi settori. In linea più generale, intende analizzare le strategie, gli obiettivi, le leggi e le sovvenzioni esistenti al fine di migliorare la coerenza tra le varie regolamentazioni.
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In discussione un progetto/iniziativa per rafforzare la “circolarità”
Il tema del postulato 18.3509 è legato a quello dell’iniziativa parlamentare 20.433 “Rafforzare l’economia circolare svizzera”, che è stata in consultazione fino al 16 febbraio 2022.
L’iniziativa mira a creare le condizioni per rendere l’economia svizzera più efficiente, ridurne l’impatto ambientale e incrementare la sicurezza dell’approvvigionamento. Questi obiettivi richiedono l’introduzione di nuove disposizioni nella legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb).
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