Francesca Nonino: “Con i miei video porto la grappa nel mondo”

La 33enne friulana, influencer e divulgatrice, è la sesta generazione della famiglia che produce il celebre distillato e lo racconta sui social media

Francesca Bardelli Nonino nella distilleria di famiglia (Foto: Giulia Colaiutti/Nonino)

Si definisce “un’entusiasta”, innamorata del suo lavoro, dell’azienda di famiglia e del prodotto che l’ha resa famosa in tutto il mondo: la grappa. Francesca Bardelli Nonino, trentatré anni, è la responsabile comunicazione Web e del mercato russo e americano della Nonino Distillatori di Percoto, azienda friulana che dal 1897 produce grappe vicino a Udine.

Sesta generazione della famiglia che porta il suo nome, Bardelli Nonino ha una laurea magistrale in economia e gestione aziendale ed è entrata in azienda nel 2016 come brand ambassador. Dal 2020 è stata ribattezzata “influencer della grappa” per il modo in cui ha deciso di parlare del marchio: dal 2020 ha investito sui social, LinkedIn in primis, per mostrare il dietro le quinte della produzione di grappe e distillati, informare e divulgare con competenza e leggerezza.

Le abbiamo chiesto come è arrivata sino a qui, che ostacoli ha dovuto affrontare, quali sono i suoi sogni e i suoi desideri e quali le sue aspirazioni professionali: un’intervista a cuore aperto in cui Francesca Bardelli Nonino ci ha raccontato gli inizi della sua carriera da “influencer”, ma anche ciò che le piacerebbe diventare e che direzione vuole dare alla sua carriera.

L’interesse dei giovani per il vino può crescere con il Metaverso

Lei è stata ribattezzata “l’influencer della grappa”. È un appellativo che le piace, alla luce del suo percorso professionale?

Mi piace da morire e soprattutto è stato grazie a questo ‘titolo’ datomi da un giornalista che sono riuscita a dare un nome a quello che stavo facendo con la comunicazione della grappa. Trovo bellissimo che a un prodotto antico, storico e tradizionale come la grappa sia associata la parola ‘influencer’. In un certo senso mi ha permesso in qualche modo di unire passato, presente e futuro, portando la comunicazione della grappa nell’era moderna. È un titolo che porto con orgoglio, ma quella dell’influencer è solo una parte del mio lavoro”.

Come ha iniziato e quali sono i dubbi e le difficoltà che hanno accompagnato i primi passi in questa nuova dimensione?

Nel periodo del COVID. Le nostre attività di comunicazione si sono sempre basate sul contatto diretto con i nostri possibili estimatori: o li ospitavamo da noi in distilleria o viaggiavamo per il mondo per incontrarli e raccontare la nostra storia. Tutto questo però durante la pandemia non era più possibile e sapevo che dovevo trovare un modo per mantenere vivo il contatto, soprattutto con la ristorazione, settore che più di tutti era in sofferenza in quel periodo. Così mi è venuto in mente di spostarmi sui social. Ho pensato di organizzare masterclass con kit di degustazione a domicilio per raccontare la grappa, il distillato italiano per eccellenza. Lo ‘edutainment’ mi sembrava il modo più bello, autentico per comunicare“.

“Vendo, ma rimango”: la nuova tendenza del piccolo imprenditore

Francesca Bardelli Nonino: l'influencer della grappa
La grappa Nonino è famosa in tutto il mondo come eccellenza, e Francesac è la responsabile della comunicazione Web (Foto: Giulia Iacolutti/Nonino)

Ha deciso di investire su LinkedIn, invece che passare da social più “mainstream”. Quali sono le differenze principali con le altre piattaforme? Richiede accorgimenti e strategie particolari rispetto ad altri social network o social media?

La mia famiglia mi aveva dato un budget di 300 euro per questa campagna social, che avevo pensato apposta per la ristorazione. LinkedIn è l’unico social che ti permette di targetizzare per job title, non avevo alternative. In più avendo bisogno di tante informazioni (nome, cognome, indirizzo, telefono, mail, luogo di lavoro) e il prezzo di ciascun contatto era altissimo. Mi avevano prospettato dai 3 ai massimo 15 contatti con il mio investimento di 300 euro. La campagna ne fece 80 e così, presa dall’entusiasmo di questo piccolo grande successo, ho fatto un altro video quando stavo per spedire anche l’ultimo kit. Era un video semplice dove esclamavo che noi italiani non molliamo mai e che anche durante la pandemia avevamo trovato il modo di brindare e stare insieme. Quel video è diventato virale. Ho ricevuto richieste da ogni parte d’Italia di persone che volevano scoprire di più sulla Grappa Nonino e le Masterclass sono diventate 25, i miei follower da 2000 scarsi a più di 97 mila su LinkedIn. La mia non è stata strategia, ma seguire l’istinto, la pancia

Qual è il segreto che ha consentito a una giovane donna di diventare testimonial sui social network e social media di un prodotto tanto maschile e tanto tradizionale come la grappa? Quali gli ostacoli principali?

La mia filosofia è che non esistono prodotti vecchi, solo narrazioni noiose. Ho cercato di raccontare la grappa come la vedevo io, con il patrimonio incredibile che ha costruito la mia famiglia, ma interpretata con il mio punto di vista fatto di difficoltà, divertimento, passione per uscire dalla comunicazione formale e classica. E ho avuto risposte positive incredibili, ho capito che una comunicazione meno istituzionale e più personale poteva funzionare. E non c’è niente di meglio che essere se stessi e avere qualcosa da dire per entrare nel cuore delle persone”.

Virginia Stagni: “Nel lavoro la capacità di adattarsi è innovazione”

Francesca Bardelli Nonino: l'influencer della grappa
Francesca Bardelli Nonino, nella distilleria di famiglia a Percoto, ha iniziato nel 2020 a produrre video divulgativi da postare su LinkedIn (Foto: Giulia Iacolutti/Nonino)

Come descriverebbe se stessa a chi non la conosce già? Quali sono il suo pregio e il suo difetto più grandi?

“Il mio più grande pregio è l’entusiasmo, il difetto è il disordine. Mi definirei una comunicatrice innovativa, ma con un’innovazione radicata nella tradizione. Perché non esiste futuro senza conoscenza del passato“.

Qual è il suo rapporto con l’innovazione? Può farci qualche esempio concreto che riguarda la vita e le sue attività?

“Per me l’innovazione è un ‘aggiornamento’ della tradizione, una sua interpretazione nei tempi moderni. È un modo per mantenerla viva, ecco. I valori sono sempre gli stessi, cambia solo il modo di comunicarli”.

Come descriverebbe la sua azienda, la Nonino Distillatori? Che cosa può dirci in merito al suo sviluppo? Quali ne sono la mission, i valori e la visione?

Per me la Nonino Distillatori è la mia famiglia, con i pro e i contro della cosa. La mia famiglia ha creato la prima grappa monovitigno della storia, trasformando la grappa da un prodotto considerato povero al distillato che oggi rappresenta l’eccellenza del Made in italy nel mondo. Quello che, per me, rende incredibile la Nonino è il mix perfetto tra famiglia, artigianalità, ricerca della qualità assoluta e autenticità. Nonostante il nome e il marchio siano conosciuti a livello mondiale, siamo ancora la classica casa-bottega in cui si trovano l’ospitalità italiana, l’accoglienza e il calore della famiglia, il tutto condito però da un’amore viscerale per la grappa, cultura e il legame per le proprie radici. Basti pensare che, per salvare i vitigni autoctoni friulani che stavano scomparendo, i miei nonni hanno creato il Premio Nonino, che dal 1975 a oggi ha anticipato ben 6 Premi Nobel”.

La sfida fra tradizione e innovazione nella Creator Economy

Francesca Bardelli Nonino: l'influencer della grappa

Francesca Bardelli Nonino con l’amata nonna (Foto: Giulia Iacolutti/Nonino)

Qual è il rapporto con la sua famiglia e com’è cambiato dopo l’inizio dell’attività di influencer? Quale influsso hanno avuto su di lei cinque generazioni di donne imprenditrici che l’hanno preceduta?

Io lavoro con i miei nonni Giannola e Benito, mia mamma Cristina e mie zie Elisabetta ed Antonella. Io sono una persona su 40 dipendenti e 18 distillatori stagionali. Tutti sono necessari e nessuno indispensabile, ed è importante ricordare che il lavoro del singolo è legato a quello degli altri, e che non potrebbe funzionare senza di loro. Tutti lavoriamo per lo stesso obiettivo, per l’azienda di famiglia. A volte è come le montagne russe, c’è tanto amore perché il prodotto è il tuo, ma vuol dire anche non staccare mai. La famiglia è lavoro. e viceversa. È un fattore che può portare delle complessità“.

Una nuova Digital Factory IBM per la crescita del gruppo Campari

Il suo lavoro richiede di trascorrere molto tempo online, di viaggiare molto e anche di entrare in contatto con molte persone. Come riempie il suo tempo libero? C’è qualcosa che vorrebbe fare e che non ha ha ancora avuto l’opportunità di realizzare?

In generale io ho bisogno di staccare, per me è fondamentale. Viaggio tanto e faccio un lavoro che spesso è a contatto con le persone, mi piace creare un rapporto significativo, però richiede tante energie. Quindi, sento il bisogno di staccare e disconnettermi quando è possibile. Serve sostenibilità anche nella comunicazione e nella propria presenza online. Mi piacciono le cose semplici: stare con gli amici, con la mia famiglia, mangiare, cucinare, vedere posti nuovi, fare pranzi e cene caserecce, passeggiare in montagna con il cane“.

Come vede l’evoluzione del mercato degli alcolici nei prossimi anni e come si inserisce in questo contesto il suo lavoro? 

Noi parliamo di superalcolici e ci rivolgiamo sempre a un pubblico in grado di bere responsabilmente, nel rispetto delle persone e del prodotto che si sta degustando. Per noi bere Grappa Nonino è una esperienza culturale, che ti porta sorso dopo sorso a conoscere la storia di un Paese, di una regione e di una famiglia, che ha dedicato 127 anni di vita per farla“.

Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura

Francesca Bardelli Nonino: l'influencer della grappa
Francesca Bardelli Nonino con la madre nella distilleria di famiglia (Foto: Giulia Iacolutti/Nonino)

Sulla base della sua carriera professionale ritiene che una donna sia “trattata” diversamente rispetto a un uomo? Se sì, in che modo? Ha dovuto affrontare stereotipi e pregiudizi legati al genere?

Ci sono stati pregiudizi, ho ricevuto tanti commenti ed ero molto esposta, ma i commenti negativi sono sempre stati benzina. Tra i contenuti più virali che ho condiviso c’erano proprio quelli in risposta alle persone che mi criticavano, commenti figli di una società patriarcale: ‘Ah, una ragazzina che parla di grappa’. Penso che prima di dare libero sfogo a ciò che si pensa bisogna informarsi, sempre“.

Ha un sogno nel cassetto? E quali sono i progetti a breve, medio e lungo termine cui sta lavorando?

Vorrei creare una cultura online della grappa, fare in modo che gli italiani conoscano meglio questo distillato e possano fare scelte consapevoli, sapendo riconoscere la grappa che stanno acquistando. Sono ancora lontana, ma vorrei diventare maestra distillatrice e creare un distillato personale con la mia firma, come la mia mamma che ha creato il Ginger Spirit, il distillato di solo zenzero“.

Qual è la ricetta utile a un’imprenditrice o un imprenditore affinché riesca ad affermarsi nel mondo di oggi, in assoluto e nel contesto della trasformazione digitale?

Non avere fretta ed essere se stessi. Prima del COVID, stavo lavorando da cinque anni per cercare di rendere più moderna la comunicazione online della grappa. Bisogna assaporare ogni passo del nostro percorso, perché ogni successo grande o piccolo ed ogni errore ci porta più vicini al traguardo“.

Nonino, una… grappa accogliente e dalla comunicazione innovativa

Il racconto di Francesca Bardelli Nonino: “LinkedIn mi ha cambiato la vita”

Francesca Bardelli Nonino: “La grappa oggi: una produzione senza sprechi…”

Francesca Bardelli Nonino: “Non basare la scelta della tua grappa sul colore!”

Lo spot pubblicitario dell’Amaro Nonino con slogan e hashtag #thatsAmaro

Il motivo per cui la Nonino è diventata la migliore… distilleria del mondo

Francesca Bardelli Nonino: l'influencer della grappa
Francesca Bardelli Nonino è la sesta generazione della famiglia di celebri distillatori italiani (Foto: Giulia Iacolutti/Nonino)