Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura

L’ONAF, Unionbirrai e il medesimo Consorzio di Tutela hanno lavorato insieme per stabilire i criteri alla base dei migliori abbinamenti

Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
Secondo un’apposita ricerca, abbinare le diverse stagionature del Grana Padano DOP con la giusta birra è possibile (Foto: Consorzio Grana Padano)

Abbinare correttamente il Grana Padano alla birra è possibile? Prima di rispondere, facciamo un passo indietro.

Esattamente come accade per il vino, l’obiettivo dell’abbinamento è sempre lo stesso: valorizzare le caratteristiche organolettiche delle due parti coinvolte.

Grassezza, tendenza acida, gusto amarognolo, succulenza e dolcezza sono solo alcuni degli elementi caratterizzanti di cui tenere conto. Per non parlare della persistenza gusto-olfattiva.

Lasciando da parte le (comprensibili) preferenze soggettive di ognuno, esistono dunque dei criteri selettivi generali da poter seguire.

Attraverso un apposito studio, che risponde a una domanda sempre più diffusa tra i consumatori , tutte le stagionature di Grana Padano ben si adattano a birre tanniche e avvolgenti. Birre che, ovvero, rispondono generalmente ad una buona alcolicità e ad una spiccata effervescenza.

Tuttavia, la stagionatura rende ogni forma diversa da un’altra. Il fatto che gusti e aromi cambino con il passare dei mesi, d’altro canto, è proprio una delle caratteristiche più apprezzate del Grana Padano DOP. Sia in Italia che all’estero, dove si conferma leader del settore.

Di fronte ad una versatilità così ampia, è normale che sorga spontaneo il quesito posto in apertura di articolo. La risposta, in ogni caso, è sì: abbinare correttamente birre e Grana Padano è possibile.

A certificarlo, sono l’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, Unionbirrai e il medesimo Consorzio di Tutela. In che modo?

Per poterlo affermare con certezza, sono state selezionate quattro stagionature del Grana Padano. Ognuna delle quali è diventata oggetto di studio da parte di esperti provenienti dalle suddette associazioni.

Il risultato? Dopo una lunga serie di confronti e combinazioni, ad ogni fase di maturazione del formaggio DOP più consumato al mondo è stata associata la giusta birra.

Dopotutto, per una grande varietà di sapori serve un ampio ventaglio di scelta.

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Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
Gli abbinamenti con altri alimenti diventano un veicolo per approfondire ulteriormente le innumerevoli proprietà del Grana Padano DOP (Foto: Consorzio Grana Padano)

Di che cosa ha bisogno un formaggio giovane?

Il Grana Padano è una delle eccellenze italiane apprezzate e invidiate da tutto il mondo. Attraverso l’utilizzo di materie prime di altissimo livello e tecniche di produzione secolari, il risultato continua a garantire qualità, genuinità e ricercatezza nei sapori.

E, a proposito di genuinità, non resta che partire dalle caratteristiche del Grana Padano 9-16 mesi.

In questo caso, un formaggio giovane necessita di una birra dalla componente maltata, talvolta lievemente burrosa. La Best Bitter, per esempio, che ben accompagna le note lattiche di una stagionatura più acerba.

Allo stesso tempo, grazie alla sua tendenza amarognola, riesce infatti anche a fungere da contraltare per le note ancora prettamente dolci ed erbacee del Grana.

Anche l’Italian Grape Ale, però, è stata scelta per l’abbinamento con la stagionatura fino a 16 mesi. Il motivo risiede nel bouquet olfattivo e gustativo, nella freschezza e nelle note acide date dal vitigno.

Il suddetto mix di elementi ben si sposa con le lievi note vegetali di fieno presenti nel formaggio. Anche in questo caso, infatti, si va a contrastare la sensazione di dolcezza iniziale.

Un accostamento lievemente atipico, ma nondimeno interessante, è quello con la birra Porter. Di colore marrone, talvolta con dei magnifici riflessi colori rubino, presenta una complessità gustativa capace di avvolgere la parte dolce del formaggio.

In particolare, prevalgono dunque delle sensazioni tostate, che rimandano al biscotto e al cioccolato fondente. Ma anche a un contorno di note di caramello e frutta secca, assieme a un finale terroso, di liquirizia.

È un abbinamento che, data la bassa componente alcolica delle birre di questo stile, può adattarsi perfettamente alla parte iniziale di un pasto.

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Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
Un formaggio giovane richiede la presenza di una birra dalla componente maltata, talvolta lievemente burrosa (Foto: Consorzio Grana Padano)

L’abbinamento perfetto per una stagionatura tra i 16 e i 20 mesi

La birra di accompagnamento al Grana Padano Oltre 16 mesi necessita di una proporzionata densità strutturale e gusto-olfattiva.

L’alcolicità della Belgian Blonde Ale, per esempio, lavora sulla materia grassa mentre le dolcezze maltate mirano alla sapidità del formaggio. L’esito è quello di un complessivo bilanciamento.

Alcune edizioni di maggior gradazione alcolica (la scelta è sempre a discrezione del produttore), possono far rilevare qualche asimmetria. In ogni caso, mediamente, l’abbinamento offre comunque solide garanzie.

Un’altra valida alternativa è rappresentata dalla Helles Bock. Di ascendenza tedesca, presenta un aspetto generalmente limpido, se non addirittura propriamente brillante.

Il suo corpo, agile e muscolare, oltre alla densità sensoriale complessiva, consente un connubio armonico con stagionature tra i 16 e i 20 mesi.

Anche in questo caso, alcol ed effervescenza operano diligentemente sulla materia grassa. Le rotondità maltate, invece, vanno a generare equilibrio nell’incontro delle spinte sapide che caratterizzano il formaggio.

Tra gli altri possibili abbinamenti consigliati, troviamo anche: Bière de Garde (Blond o Ambrée), Festbier e Scotch Ale.

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Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
La birra di accompagnamento al Grana Padano Oltre 16 Mesi necessita di una proporzionata densità strutturale e gusto-olfattiva (Foto: Consorzio Grana Padano)

Grana Padano Riserva: l’importanza di un contrasto armonico

Passiamo al Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi. Qui, le cose, cominciano un po’ a complicarsi.

Questa volta, servono infatti birre dotate di una buona robustezza complessiva. Vediamo un esempio nello specifico.

L’alcolicità vivace della Belgian Dubbel, su tutte, riesce senza dubbio a gestire la frazione lipidica del formaggio.

Le sue morbidezze palatali, invece, lavorano in contrasto armonico sulle sapidità. O, ancora, l’aromaticità riprende e si fonde con le medesime tendenze odorose del Grana Padano. Il tutto porta a risultati di gradevole e intenso equilibrio.

Una cosa non dissimile accade con la Belgian Dark Strong Ale. La sua solidità strutturale e gustolfattiva, infatti, si addice al Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi.

Nello specifico, le rotondità palatali bilanciano la sapidità e le aromaticità tostate si amalgamano con le affini fragranze del formaggio. Un incontro, anche in questo caso, armonico e intensamente piacevole.

Le stagionature prolungate trovano dei validi alleati con la British Strong Ale e la Weizenbock.

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Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
L’alcolicità della Belgian Blonde Ale ben si sposa con le proprietà del Grana Padano Oltre 16 Mesi (Foto: Consorzio Grana Padano)

Una birra estrema per una stagionatura estrema

Infine, arriviamo alle lunghe stagionature del Grana Padano. La sua pasta a “grana” presenta ormai un’accentuata presenza di cristalli di calcio lattato.

Ideali per essere degustate in purezza o grattugiate, le lunghe fasi di maturazione, per esempio, ben si abbinano a vini passiti.

Nel caso delle birre, ci spostiamo invece nel campo della Tripel. Dal colore che varia dal giallo dorato al giallo intenso, presenta una bella complessità olfattiva. Quest’ultima, spazia infatti tra note agrumate e sentori che ricordano il miele d’acacia.

Il suo spessore ben si amalgama ad una stagionatura superiore ai 24 mesi, ma non solo. Sono l’alcolicità nascosta e la carbonazione frizzante, infatti, che riescono a esaltare le note sapide e fruttate del Grana Padano.

In alcuni casi, si possono però incontrare esempi del sopracitato stile che presentano una minore secchezza, sensazioni dolci più marcate e una percezione del grado alcolico più elevata. A discapito, ovviamente, della bevibilità. In ogni caso, resta comunque un abbinamento riuscito e di grande equilibrio.

Per una stagionatura estrema, però, non possiamo che concludere con una birra altrettanto estrema.

Una birra che, ovvero, può piacere solo a chi ama farsi sorprendere da abbinamenti tanto insoliti quanto appaganti.

Ovviamente, stiamo parlando della Black Ipa. Grazie ad un complesso gioco di consistenze, si rivela un abbinamento perfetto per la componente piccante e sapida delle lunghe stagionature.

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Grana Padano e birre: l’incontro parte dalla stagionatura
Lo spessore della birra Tripel si adatta ad una stagionatura superiore ai 24 mesi (Foto: Consorzio Grana Padano)