Perché a fine pasto abbiamo una sfrenata voglia di… dolce?

Scopriamo i motivi di una pulsione primordiale o indotta, che a volte surroghiamo con un cioccolatino o un biscotto al volo, e come rimediarvi

Una ragazza che non riesce a rinunciare ai dolciumi
Una ragazza che non riesce a rinunciare ai dolciumi

Vale la pena parlare del perché molte volte sentiamo il bisogno di dolce, spesso dopo un pasto. A volte, in assenza di un vero e proprio dessert, addirittura ci accontentiamo anche di un cioccolatino o di un biscotto al volo.
Ma perché ci viene voglia di dolci alla fine di un pasto, o la sera, poco prima di andare a dormire?
Le risposte sono molteplici e tutte ben spiegate dalla scienza.
Sappiamo innanzitutto che il richiamo al dolce è insito nella nostra natura, quasi si trattasse di un riflesso primordiale.
Negli anni, però, si sono aggiunti molti elementi che con la natura non hanno niente a che vedere e che è bene che ciascuno di noi approfondisca per evitare di farsi del male.
Partiamo con la prima possibile causa di questa voglia.

Perché lo zucchero è diventato il peggior nemico dell’uomo?

Zucchero di canna, zucchero bianco, miele, fruttosio e caramello solo le principali tipologie di zucchero puro attualmente in commercio
Zucchero di canna, zucchero bianco, miele, fruttosio e caramello solo le principali tipologie di zucchero puro attualmente in commercio

Avvertiamo il richiamo dello zucchero perché siamo tristi

Il nostro corpo potrebbe richiedere dello zucchero perché i suoi livelli di serotonina, l’ormone della felicità, sono bassi.
Lo zucchero in questo caso aiuta l’organismo ad assorbire il triptofano, che a propria volta stimola la produzione di serotonina.
Questo è il motivo per cui le donne, molto spesso, durante il ciclo mestruale hanno voglia di dolci.
Però dobbiamo parlarci chiaro: le mestruazioni sono una tempesta ormonale devastante, ma se la analizziamo approfonditamente in tutti gli altri casi siamo noi i responsabili della nostra voglia di dolci.
Oggi come oggi conduciamo vite spesso vuote, fatte soltanto di frenesia per portare a casa un po’ di soldi in più che ci permettano di guadagnarci quelle due settimane di ferie sul Mar Rosso che fanno tanti follower nelle foto su Instagram.
Non ci rendiamo conto che questa corsa in realtà ci sta accorciando la vita e che ci sono mille modi alternativi per fare ciò che ci piace, senza doverci uccidere in una vita che odiamo.
Ma questo argomento è fin troppo lungo da affrontare in un articolo che parla dei dolci a fine pasto.
Al contrario, l’attività fisica contribuisce in maniera importante alla produzione di serotonina: bisognerebbe prenderla in considerazione seriamente, qualora noi non si stia già dedicando parte del nostro tempo allo sport.
Cercate almeno di ritagliarvi del tempo per fare un po’ di attività fisica.
Non dovete diventare per forza il prossimo campione di sollevamento pesi, ma da quanto tempo non vi fate un’ora di sana camminata dimenticandovi del cellulare, ad esempio?

Perché la dieta mediterranea non è quella che… conosciamo

La pasta può causare picchi glicemici molto pericolosi
La pasta può causare picchi glicemici molto pericolosi

Siete amanti della pastasciutta in ogni sua… declinazione

In questo caso, la vostra dieta potrebbe essere troppo ricca di carboidrati.
Queste sostanze causano il tanto conosciuto picco glicemico e se state pensando che la pasta fa parte della dieta mediterranea, che la mangiamo da sempre, che è un piatto che la vostra mamma vi faceva da piccoli e che l’avete sempre mangiata, allora avete due possibilità.
Potrete scegliere se smettere di leggere questo articolo e continuare a mangiare carboidrati e dolci a fine pasto, che vi causeranno problemi in futuro, ma la vita è vostra ed è giustissimo che voi scegliate ciò che vi fa stare bene, o che pensiate che vi faccia stare bene, oppure no.
Nel momento in cui causate nel vostro corpo un picco glicemico, avrete voglia di zuccheri poche ore dopo aver mangiato i vostri beneamati carboidrati.

Perché l’Otite la fa così da padrone nel periodo di Natale?

Una donna che decide di resistere alla tentazione della voglia di dolce, rappresentate da una vetrina di pasticcini.
Una donna che decide di resistere alla tentazione della voglia di dolce, rappresentate da una vetrina di pasticcini.

Volete fare la modella e avete rinunciato a mangiare grassi

Se volete fare la modella e avete rinunciato a mangiare grassi, potreste aver attivato il meccanismo di “insulino-resistenza”.
In questo modo, il vostro corpo ostacola il trasporto dello zucchero.
Di conseguenza, ecco che emergerà lo stimolo di mangiare una fetta di torta o qualcosa di dolce.
Dovreste documentarti molto bene riguardo ai grassi perché non sono molto spesso la causa del sovrappeso o dei vostri problemi.
Serve fidarsi del nutrizionista e non concentrarsi banalmente sull’eliminazione dei grassi dalla vostra dieta.

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Un tempo i dolci non venivano preparati con conservanti, insaporitori, dolcificanti ipocalorici e con zucchero
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Come comportarsi nel concreto? I dolci sono sempre banditi?

I dolci sono sempre da bandire? No, non esageriamo. Ci sono semplici azioni che possiamo iniziare subito e che non richiedono troppo studio.
Ad esempio, evitare i pranzi al volo con un panino, optando piuttosto per pane, riso o pasta integrali.
Se vi piacciono i carboidrati, tornate a mangiarli come madre natura li ha fatti: ricchi di fibre per mitigare l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.
Cercate di fare pasti, anche abbondanti, ma con pochi ingredienti, al massimo tre.
Oltre a questo, ricordatevi di fare una colazione abbondante. Non è necessario farla sempre, poiché ci saranno mattine in cui non avrete fame e potrete tranquillamente saltarla, ma noi nutrizionisti diciamo sempre: “a colazione mangiate come re, a pranzo come principi e a cena come poveri”.
Man mano che la giornata trascorre e ci avviciniamo alla sera, dobbiamo via via alleggerire il nostro corpo che si approssima alla fase del riposo.
Se avete voglia di dolci cercate di consumarli con moderazione e al momento giusto: meglio come spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio, anche se col tempo, se imparerete a mangiare in modo corretto, non sentirete più lo stimolo della fame al di fuori dei pasti principali.
Abituatevi a slegare i dolci dai pasti: questo aiuta anche a liberarvi di un retaggio culturale molto italiano che vede nel dessert la fine dignitosa di ogni pasto che si rispetti.

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I microrganismi influenzano il riposo notturno di padri e figli, adulti e neonati
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Imparare a fare tutto il possibile per riposare bene la notte

Imparate a fare il possibile per riposare bene la notte: ci sono varie tecniche utili per accompagnare il nostro corpo verso la fase del sonno.
Evitate ad esempio bevande energetiche o caffè dopo le 17, e ricordatevi di mangiare un pasto leggero la sera, come ad esempio carne e verdure, pesce e verdure o uova e verdure.
Infine, fate dello sport: anche poco è meglio di niente.
L’esercizio fisico può aumentare i livelli di serotonina e calmare la voglia di dolci, oltre che avere una valanga di risvolti positivi per la salute, fisica e mentale.
Se durante il giorno imparerete a mangiare tanto e bene, la sera non avrete tutta questa voglia di dolci, e se vi dovesse capitare sarebbe opportuno fermarsi a pensare alla vostra giornata.

 

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La voglia di dolci la sera, dopo cena, potrebbe essere causata da un fattore psicologico.
C’è veramente poco da scherzare su questo argomento, soprattutto dopo anni come il 2020 e il 2021 nei quali il COVID19 ci ha tolto tantissime cose.
Può succedere a tutti di vivere un periodo più stressante, o con maggiori preoccupazioni.
Qualcuno diceva che la felicità non significa non avere problemi, ma piuttosto risolverli e affrontarne altri.
Noi siamo fatti per risolvere problemi e la nostra vita è fatta di alti e bassi.
Molte persone pensano che, guadagnando di più, risolveranno i loro problemi.
Per questo lavorano sempre di più e sono disposte anche a fare scelte non in linea con la loro etica pur di portare a casa un risultato economico maggiore.
Eppure, basta studiare un po’ di formazione personale e ascoltare la storia di chi è diventato ricco per comprendere che la differenza tra un ricco e un povero è soltanto nella grandezza dei problemi che affrontano.
Guadagnare un milione di euro risolverà probabilmente i problemi legati alla sopravvivenza e ne presenterà altrettanti legati a un mondo che oggi non ci si immagina neanche e che adesso non sapremmo minimamente come affrontare.

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Un bambino osserva una vetrina di dolci in un momento di tristezza
Un bambino osserva una vetrina di dolci in un momento di tristezza

L’unica vera ricchezza è poter essere liberi di… scegliere

Chiedetevi quante volte nella vostra vita usate l’espressione “non posso” anziché il “non voglio”. Riflettete sul fatto che ogni volta che diciamo a qualcuno “non posso” è perché in realtà non possiamo permetterci di dire “non voglio”.
Immaginate che cosa potrebbe succedere se una vostra amica vi invitasse fuori a cena e voi le diceste “non voglio”, oppure se vostra madre vi invitasse per Natale a casa con i parenti e voi le diceste “no, mamma: non voglio”.
Il risultato sarebbe esilarante per tutti tranne che per voi. Riflettete su questo punto, perché oggi pochissime persone sono libere di scegliere, e in grado di scegliere davvero.
Ogni giorno in cui scegliamo che cosa fare siamo veramente ricchi e se state pensando che con la libertà di scelta non ci si paga le bollette vi diciamo che sbagliate, perché se siete liberi di scegliere vuol dire che state riuscendo a seguire i vostri valori e a produrre valore (e quindi ricchezza), senza dovervi sforzare (perdonando la ripetizione).
Ma vediamola così: la voglia di dolci la sera è il vostro indicatore migliore per capire come stanno andando le vostre giornate.
Non demonizzatevi se avete voglia di qualcosa di dolce dopo il tramonto: cominciate soltanto a tenere traccia di quando capita e fate un piccolo resoconto di come è andata la vostra giornata.
Ogni tanto è bene tornare bambini e sognare di nuovo per capire quanto siamo distanti da ciò che realmente vorremmo per noi…

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