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Perché l’Otite la fa così da padrone nel periodo di Natale?

L’infezione batterica o virale dell’orecchio si presenta nell’ultima parte dell’anno e origina spesso da un… apparato respiratorio “provato”

L’Otite è un’infiammazione acuta o cronica che interessa l’orecchio
L’Otite è un’infiammazione acuta o cronica che interessa l’orecchio

In ogni Otite il ruolo delle infezioni dell’apparato respiratorio è dominante, ed è qui che possiamo percorrere a ritroso il percorso che ha portato all’insorgere della malattia per scoprirne la causa, e cercare così di agire sulla base del problema.
Parliamo di una patologia che ha una grande rilevanza soprattutto per il periodo in cui ci troviamo, ossia in prossimità delle festività natalizie.
Questo periodo è importante perché è contraddistinto da un consumo maggiore di dolci: pensiamo anche soltanto al Pandoro, spesso accompagnato da creme al mascarpone o simili.
Indipendentemente dal periodo in cui leggerete questo articolo, ciò vi è utile semplicemente per comprendere già quale componente, all’interno della vostra alimentazione, può influire negativamente su questo aspetto se assunto in un preciso periodo dell’anno.

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Il latte, yogurt e formaggi diventano il mezzo perfetto per invalidare il nostro organismo
Il latte, yogurt e formaggi diventano il mezzo perfetto per invalidare il nostro organismo

Che cos’è e come si manifesta in noi questa flogosi

L’Otite è un’infiammazione acuta o cronica che interessa l’orecchio.
Spesso essa sopraggiunge come complicanza della classica influenza e può interessare zone diverse dell’apparato uditivo.
La differente area identifica anche i diversi tipi di Otite, che può essere interna, media o esterna, ma il sintomo comunque che le accomuna tutte è il mal d’orecchio, od Otalgia.
Possono sopraggiungere anche altri sintomi, in base al tipo di Otite, come ad esempio perdita dell’equilibrio, vertigini o nausea.

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Anche le sollecitazioni fisiche come violenti colpi di tosse, sforzi eccessivi e movimenti bruschi possono causare un’Otite interna
Anche le sollecitazioni fisiche come violenti colpi di tosse, sforzi eccessivi e movimenti bruschi possono causare un’Otite interna

Quali sono le cause di questa malattia dell’orecchio?

A livello medico, non è ancora possibile risalire con certezza assoluta alla causa scatenante dell’Otite interna.
Quello che si sa è che spesso si tratta di una conseguenza di infezioni batteriche o virali, meningite, reazioni allergiche a sostanze o farmaci o stress estremo.
Oltre a questo, anche sollecitazioni fisiche come violenti colpi di tosse, sforzi eccessivi e movimenti bruschi possono causare un’Otite interna.
Per quanto riguarda l’Otite media, invece, è quasi sempre una conseguenza di un’infezione delle vie respiratorie, come raffreddore, faringite o allergie che comportano l’ingrossamento delle adenoidi.
Per ciò che invece concerne l’Otite esterna, ci troviamo spesso di fronte ad una complicanza conseguente ad un’Otite media nella sua forma purulenta, o al coinvolgimento di batteri e virus.

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Molti dolci possono contenere il Nichel come cacao, cioccolato e cannella
Molti dolci possono contenere il Nichel come cacao, cioccolato e cannella

E cosa c’entrano i dolci delle festività di fine anno?

In ogni Otite il ruolo delle infezioni dell’apparato respiratorio è dominante, ed è qui che possiamo affrontare a ritroso il percorso che ha portato all’insorgere di un’Otite per scoprirne la causa, e cercare così di agire sulla base del problema concreto.
Va detto, in primis, che il nostro organismo non è predisposto per assimilare zuccheri nel periodo invernale.
La conseguenza dell’assunzione di zucchero durante nella stagione fredda incrementa pesantemente la produzione di muco del nostro corpo, spianando la strada all’insorgenza di infezioni che interessano proprio il tratto respiratorio.
Ecco, quindi, che cioccolato al latte, il latte stesso, yogurt, formaggi, dolci, zucchero, caramelle e gomme da masticare diventano il mezzo perfetto per danneggiare il nostro organismo e spedirlo dritto verso una situazione che può essere anche molto invalidante.
Per quanto riguarda il cioccolato, è sicuramente meglio quello fondente, che comunque, d’inverno, è bene consumare con parsimonia.

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Il lavaggio del naso è utile in caso di riniti, sinusiti, allergie respiratorie, otiti, faringiti, tonsilliti ed adenoidi
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Può essere un’utile precauzione il lavaggio del naso?

Il lavaggio del naso è utile in caso di riniti, sinusiti, allergie respiratorie, otiti, faringiti, tonsilliti ed adenoidi.
Oltre a questo, è un ottimo aiuto per la buona funzionalità della parte alta dell’apparato respiratorio.

Come si pratica?

Prendete mezzo litro di acqua tiepida-calda, e scioglietevi mezzo cucchiaino di caffè di sale grosso da cucina. L’acqua deve essere scaldata sul fornello; non bisogna usare il liquido proveniente da boiler e, possibilmente, è preferibile usare acqua senza cloro. La temperatura, infine e in estrema ratio, deve essere sopportabile dalla mucosa nasale;
Mettete l’acqua in una scodella di vetro o di terracotta smaltata;
Immergete il naso (non la bocca) nell’acqua e con piccole ispirazioni consecutive fate risalire l’acqua nelle cavità nasali;
Lasciate colare nel lavandino l’acqua risalita nel naso senza soffiare (se l’acqua finisse in gola, sputatela fuori);
Ripetete l’operazione una seconda volta, con le stesse modalità e quindi una terza volta;
Soffiate fuori l’acqua dal naso chiudendo una narice schiacciandola con un dito e soffiando quindi fuori l’acqua dall’altra e viceversa;
Se necessario, questo procedimento può essere ripetuto fino all’esaurimento dell’acqua.

 

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Per le persone che non sono in grado di farlo da sole, come bambini, anziani o malati, è possibile usare una siringa da 10 o 20 centimetri cubici senza ago.
Aspirate l’acqua salata e iniettatela loro delicatamente prima in una narice e poi nell’altra.
Nel caso di bambini piccoli, dopo aver iniettato l’acqua salata, date loro alcuni colpetti leggeri sulla schiena con il palmo della mano.
Se a distanza di mezz’ora o di un’ora dal lavaggio si notasse ancora la fuoriuscita di acqua dal naso, sappiate che ciò è assolutamente normale.

Quando lo si fa?

Il lavaggio del naso non va mai subito dopo un pasto.
Per il resto, in qualunque momento lo si voglia fare sarà sempre di giovamento all’organismo.
Come misura preventiva, lo si può fare tranquillamente una volta al giorno.
Qualora si debba fronteggiare una qualche patologia fra quelle indicate inizialmente, è consigliabile effettuarlo almeno 3-4 volte nell’arco della giornata.
Per forti raffreddori o sinusiti più o meno croniche, dopo il lavaggio del naso, secondo le modalità appena descritte, sarà utile praticare il seguente esercizio respiratorio:
Tappate una narice ed effettuate un ciclo respiratorio completo (ossia prima un’espirazione e poi un’inspirazione);
Ripetete il ciclo respiratorio, tenendo chiusa l’altra narice;
Continuate così per 4-5 minuti.

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Ogni risposta vive nell’incredibile potere del… cibo

Anche una volta, abbiamo avuto modo di apprezzare l’incredibile potere del cibo, nel bene così come nel male.
Conoscere in che modo il nostro organismo ci segnala eventuali problemi, è incredibilmente utile perché può permetterci di intervenire sulla causa scatenante di alcuni di loro.
Un approccio di questo tipo è sicuramente coadiuvante di un approccio sintomatologico, come quello dei medicinali.
Le due modalità, insieme, possono portare a benefici immediati e, soprattutto, permetterci di evitare un abuso di farmaci, che oggi è purtroppo sempre più presente nelle nostre vite.

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