Grana Padano: così l’export supera i consumi italiani

L’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela riporta un bilancio positivo per il 2023 e rinnova le cariche per CDA e Collegio Sindacale

Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
L’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela Grana Padano, tenutasi presso il Centro Fiere di Montichiari (Foto: Consorzio Grana Padano)

Negli ultimi quattro anni le produzioni sono cresciute. Ottime, d’altro canto, anche le performance all’estero. Non solo: Grana Padano è stata la destinazione più remunerativa al mondo per il latte da silomais. Renato Zaghini ha aperto così l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela, tenutasi presso il Centro Fiere di Montichiari, vicino Brescia.

Riferendosi al mandato che lo ha visto in carica a partire dal lockdown, il Presidente ha parlato di un “quadriennio oltre le aspettative, con scelte difficili ma altrettanto vincenti”.

Una presidenza che, in effetti, si è snocciolata in un periodo complesso. Probabilmente, tra i più controversi nei settant’anni del consorzio, di cui fanno parte i produttori del formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo.

Costi maggiori, infatti e certamente, rispetto ad allevamenti per latte alimentare o formaggi generici. Ma dopo quattro anni difficili, Grana Padano ne esce ancora più leader.

Nel 2023 abbiamo gettato solide basi, perché nel 2024 i volumi esteri superino quelli italiani”, ha sottolineato il presidente uscente.

Il fatturato al consumo estero, dopotutto, ha già superato quello italiano. “Quasi un miliardo e 950 milioni di euro contro il miliardo e 650 milioni di euro in Italia”, per la precisione.

In particolare, lo scorso anno i consumatori mondiali hanno speso quasi 3,7 miliardi di euro per acquistare Grana Padano. Un risultato straordinario, con un +16 per cento rispetto al 2022.

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Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
L’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela Grana Padano ha tracciato un bilancio positivo per il 2023 e rinnovato le cariche per CDA e Collegio Sindacale (Foto: Consorzio Grana Padano)

Italia: prezzi in miglioramento e un trend a volume positivo

L’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela ha decisamente tracciato un bilancio positivo per il 2023. Basti pensare che, a venticinque anni dall’attivazione della DOP Grana Padano, l’incremento della produzione è stato del 66,87 per cento. Nello specifico, negli ultimi due decenni la crescita si è rivelata pari al 46,11 per cento.

Con una quota di 45,2 per cento a volume, il Grana Padano guida il settore insieme al Trentingrana, denotando una performance stabile a volume (+0,4 per cento). Certamente, se non si considera il Grana del Trentino in forte calo con volumi a -9,6 per cento, l’esito del formaggio italiano DOP risulta ancora migliore.

Nell’anno 2023, risulta inoltre particolarmente buona la tendenza della categoria “Formaggi duri tipici italiani”. Rispetto al 2022, infatti, si denota un volume positivo pari al 4,8 per cento. Non solo: su base annua, il valore raggiunto dalla suddetta categoria si è attestato a 15,76 €/kg. A migliorare ci ha pensato anche il prezzo medio del Grana Padano DOP, che ha registrato una crescita del +8,9 per cento.

Tre le tipologie volumi di Grana Padano e Trentingrana in crescita del +6,0 per cento, che valgono il 56 per cento del mercato. Inoltre, si registra un miglioramento dello 0,7 per cento tra i pezzi preconfezionati a peso imposto, dell’1,6 per cento nei grattugiati e dell’1 per cento sul segmento scaglie. In calo solo i bocconcini, dello 0,3 per cento su un decremento complessivo dei duri del 2,3 per cento.

Infine, seppur con trend diversi, il Grana Padano DOP si conferma leader in tutte le aree geografiche Nielsen. Le quote di mercato, nel comparto, si affermano tra il 43,7 per cento nel Nord Est e il 46,8 per cento di Sud e Isole.

Andamenti di certo non dissimili per quanto concerne le vendite nei vari canali distributivi. Sono Grana Padano e Trentingrana, infatti, a detenere la quota di mercato più alta tra i formaggi duri tipici.

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Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
Il Direttore Generale del Consorzio di Tutela Grana Padano, Stefano Berni, ha sottolineato come il fatturato esterno abbia sorpassato quello italiano: il Presidente uscente Renato Zaghini, invece, ha aperto l’Assemblea tracciando una sintesi del suo mandato (Foto: Consorzio Grana Padano)

L’incremento della produzione: uno sguardo per regioni e province

Qual è l’andamento della produzione su base territoriale? E dove si riscontrano le medie redditizie più alte? Le risposte, come sempre in questi casi, si celano nei dati.

Partiamo dalla prima regione italiana per popolazione e densità abitativa: la Lombardia. La provincia di Mantova, comprendendo tutte le sue strutture, si presenta come il territorio più produttivo. Il tutto grazie a 1.656.325 forme pari al 30,36 per cento della produzione, nonché l’1 per cento in più rispetto al 2022.

Alla sopracitata città ne seguono altre due: Brescia e Cremona con, rispettivamente, 1.255.020 forme lavorate in 29 aziende e 946.156 forme uscite da 9 caseifici. Insieme, presentano la media produttiva più alta nel consorzio.

Sopraggiungono le province di Bergamo, Lodi e Pavia. La prima con 117.542 forme da tre caseifici, pari al 2,15 per cento della produzione. La seconda, invece, con 92.450. Chiude Pavia con 14.042. Pertanto, con 73 caseifici totali, il territorio lombardo annovera il 74,80 per cento della produzione, con oltre 4 milioni di forme prodotte.

La confinante Emilia-Romagna, invece, grazie alla provincia di Piacenza, conta 20 caseifici per un totale di 605.125 forme totali.

Sul podio della regione veneta troviamo le province di Vicenza, Padova e Verona. In particolare la prima, con 11 caseifici e 349.568 forme, porta con sé il 6,41 per cento della produzione. Segue la seconda con il 2,44 per cento e la terza con l’1,80 per cento, grazie a 98.018 forme lavorate.

Infine Rovigo, con lo 0,31 per cento. Menzione speciale per il Veneto che, con il suo latte lavorato a Grana Padano, anche fuori regione contribuisce al 14,89 per cento della produzione.

Più a nord il Trentino-Alto Adige: con 16 aziende, per un totale di 130.611 forme, detiene il 2,60 per cento della produzione.

Infine il Piemonte, che grazie alle 41.564 forme lavorate nei 3 caseifici in provincia di Cuneo, chiude con lo 0,76 per cento.

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Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
A venticinque anni dall’attivazione della DOP Grana Padano, l’incremento della produzione è stato del 66,87 per cento (Foto: Consorzio Grana Padano)

Grana Padano DOP: leader dell’export e del fatturato all’estero

Nel 2023 il 48,4 per cento della produzione marchiata è stata destinata ai mercati esteri”, ha commentato Stefano Berni. Le parole del Direttore Generale del Consorzio di Tutela vanno a supporto dei dati ISTAT sull’export dei formaggi, che denotano una crescita del 6,55 per cento. Un risultato che ha toccato, complessivamente, 2.482.891 forme.

Si pensi che gli altri settori del food hanno osservato una crescita dei volumi solo a fronte di una crescita dei prezzi al consumo. Il risultato di Grana Padano, dunque, si pone in netta controtendenza: “Uno straordinario traguardo che rappresenta un incoraggiante segnale per il futuro”. Il motivo risiede nell’apprezzamento costante mostrato dai consumatori di tutto il mondo, oltre che nell’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Se prima ci siamo domandati quale fosse l’andamento della produzione su base territoriale, ora sorge spontaneo chiedersi chi accolga la percentuale più alta delle esportazioni. Presto accontentati: è l’Europa, con 2.060.484 forme, ad assorbire l’83 per cento dell’export di Grana Padano DOP, con un incremento del 6,9 per cento rispetto al 2022.

La top ten dei principali destinatari nel mondo vede al primo posto la Germania, con 599.488 forme e una crescita del 5,53 per cento. Medaglia d’argento per la Francia con 293.182 forme e un +7,43 per cento. Al terzo posto gli Stati Uniti, “uno dei principali mercati di sbocco per il Grana Padano, che ha reso possibile un risultato così significativo nei paesi Extra UE”, ha sottolineato Berni.

Seguono Spagna, Svizzera, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Austria e infine la debolezza del mercato canadese, con un -8,95 per cento.

Secondo il presidente Zaghini, “Per continuare questo trend, lo spazio di crescita è l’export. Senza perdere di vista l’Italia, che comunque consuma oltre 2,5 milioni di forme”.

Fondamentale, in questo senso, assecondare le tendenze e gli orientamenti dei consumatori con la sostenibilità di processo, con il benessere animale e con la salubrità di prodotto.

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Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
Le parole del Direttore Generale del Consorzio di Tutela Grana Padano si sono servite dei dati ISTAT sull’export dei formaggi, che denotano una crescita del 6,55 per cento (Foto: Consorzio Grana Padano)

Il rinnovo delle cariche per il CDA e per il Collegio Sindacale

La valutazione complessiva dell’attività svolta dal Consorzio nell’ultimo quadriennio, sotto la guida del CDA, è stata estremamente positiva.

Elogi da Giovanni Guarneri, presidente del Gruppo latte di Copa-Cogeca, dal presidente lombardo di Coldiretti, Gianfranco Comincioli, e dal presidente regionale di Confcooperative, Massimo Minelli.

Si sottolinea un generale orgoglio per i risultati nel mondo del Grana Padano DOP. Di vitale importanza la necessità che restino alte l’armonia tra cooperazione e industria e la responsabilità di mantenere un sistema virtuoso.

L’Assemblea ha dunque approvato all’unanimità la relazione del CDA ed il bilancio consuntivo con il 100 per cento dei voti da parte degli aventi diritto. I consorziati hanno poi proceduto alle elezioni dei 27 membri del nuovo Consiglio di amministrazione.

Quest’ultimo, alla sua prima convocazione, eleggerà di conseguenza il presidente e dieci componenti del comitato di gestione, in carica fino al 2028. Votati, infine, i cinque componenti del collegio sindacale.

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Grana Padano: l’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela
L’Assemblea Generale del Consorzio di Tutela, tenutasi presso il Centro Fiere di Montichiari, ha tracciato un bilancio positivo per il 2023 e rinnovato le cariche per CDA e Collegio Sindacale (Foto: Consorzio Grana Padano)