L’impronta dell’innovazione per attrarre aziende e turismo

Le varie imprese selezionate da S-GE hanno preso parte alla “Swiss Tech Experience Week” 2022 per scoprire l’ecosistema hi-tech elvetico

Il gruppo partecipante alla "Swiss Tech Experience Week" 2022
Il gruppo partecipante alla “Swiss Tech Experience Week” 2022

Il dato è noto e non è neppure una novità: dal 2010 la Svizzera si conferma stabilmente al primo posto del “Global Innovation Index” realizzato dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale.

Così è stato anche nel report 2021 e, in attesa dell’aggiornamento 2022, nell’ultimo anno è stato approvato il progetto d’integrazione del Parco dell’Innovazione Est nella rete degli Switzerland Innovation Park, quale sesto ente responsabile, a riprova di un dinamismo mirato al potenziamento della Svizzera quale piazza attrattiva per gli insediamenti di aziende straniere operanti in diversi settori tecnologici, dalla robotica al med tech, dall’intelligenza artificiale alla manifattura avanzata passando per la blockchain.

Si colloca in questa strategia la recente prima edizione della “Swiss Tech Experience Week”, una settimana di incontri e visite, organizzata da Switzerland Global Enterprise e Svizzera Turismo, per far conoscere l’ecosistema elvetico dell’innovazione, una settimana nella quale dirigenti e imprenditori di cinque aziende tecnologiche di Stati Uniti, Canada, India, Francia e Italia, selezionate da una giuria (formata da Dominic Gorecky, direttore di Swiss Smart Factory, Anthony Palmieri, chief business innovation officer di HPE Switzerland, e Katiuska Molina-Luna, technology transfer officer del NCCR Robotics), hanno avuto la possibilità di entrare contatto con una realtà all’avanguardia che punta a qualificarsi ulteriormente quale sede strategica e stabile per le imprese che si stanno facendo largo nei diversi settori tech che in Svizzera.

Giovanni Zappatore: “È il Med Tech che dà aiuti concreti”
Video, le attività della prima “Swiss Tech Experience Week”

Visori per l'utilizzo della realtà aumentata all'Innovation Park di Biel/Bienne
Un paio di visori per l’utilizzo della realtà aumentata allo Switzerland Innovation Park di Biel/Bienne nel Canton Berna

Med Tech, robotica, intelligenza artificiale: ben cinque le PMI invitate

La rete degli Innovation Park, i Politecnici Federali e le università, fertile terreno di accelerazione imprenditoriale.

Si è trattato di un’esperienza tailor-made per le cinque aziende vincitrici del contest, tra le quali l’italiana BionIT Labs, una start-up salentina che ha ideato e realizzato Adam’s hand, la prima mano bionica completamente adattiva, che ha preso parte alla settimana tramite il fondatore e CEO, Giovanni Antonio Zappatore.

Del novero di aziende selezionate hanno fatto parte imprese di settori diversi, ma tutte ad alto portato innovativo: la statunitense Shimmer Industries, che opera nel settore della progettazione illuminotecnica con modellazione 3D e simulazione in tempo reale, la canadese Trendi, la quale opera nel campo della robotica e dell’intelligenza artificiale, per offrire soluzioni al problema dello spreco alimentare, l’indiana UnboxRobotics, che lavora sullo smistamento pacchi per l’industria logistica e l’altra europea, la francese Chronolife, i cui dispositivi medici indossabili, attraverso un algoritmo neuromorfico, permettono un monitoraggio continuo “edge computing” basato anch’esso sull’intelligenza artificiale e forniscono un dataset utilizzabile per vari scopi di predizione e prevenzione.

A Losanna il Parco dell’Innovazione dell’EPFL concede il bis

Stampante 3D nella linea di assemblaggio droni dell'Innovation Park di Biel/Bienne
La stampante 3D a nove moduli nella linea di assemblaggio droni dello Switzerland Innovation Park di Biel/Bienne nel Canton Berna

Il 3 per cento del PIL della Svizzera è oggi investito ricerca e sviluppo

Innovando.News, assieme a Vancouver Tech Journal, The Times of India e Swissnex India, ha avuto la possibilità di seguire lo “Swiss Tech Experience Tour”, che sta all’innovazione un po’ come il Grand Tour of Switzerland sta al turismo e, del resto, ha esattamente lo stesso potere immaginifico.

La differenza risiede ovviamente in ciò che si visita, ma in entrambi i casi – turismo e innovazione – non sfugge come la presenza di ecosistemi ben definiti possegga una forte capacità attrattiva.

“Sì” all’istituzione di un fondo svizzero per l’innovazione

In questo senso la scelta di proporre uno schema di visite su misura (nel caso di specie l’ecosistema degli Innovation Park tra Basilea e Bienne, l’ETH Robotics Innovation Day a Zurigo, i laboratori dell’EPFL a Losanna, il Novartis Campus e l’introduzione a hub quali Novartis Biome e l’acceleratore med tech DayOne) ha posto l’accento su cluster settoriali il cui magnetismo non è solo nella immanente presenza tecnologica – prevedibile, dopo tutto certi ambienti sono stati concepiti per ospitare una significativa quantità di macchinari, apparecchiature e interfacce innovative – ma nell’atmosfera informale, nella generazione di luoghi di lavoro e ricerca e nella rigenerazione di spazi urbani che tutto mostrano fuorché una seriosa solennità e rappresentano una delle chiavi per favorire l’intreccio di connessioni che, magari, possono nascere anche sfidando a biliardino un robot, e battendolo, salvo poi accorgersi di averlo settato al livello “easy”.

Quando ci si imbatte in dati e report che ricordano come la Svizzera investa oltre il 3 per del proprio Prodotto Interno Lordo nella ricerca e nello sviluppo, sia una fucina di brevetti (quasi 8 mila quelli depositati nel 2019, settimo posto al mondo), abbia attratto più di 850 multinazionali che vi hanno stabilito una sede, globale o di area che sia, e possa contare su un sistema fiscale incentivante, si tende magari a sottovalutare che è così perché, dietro, esiste esattamente quel tipo di ecosistema.

L’innovazione e la sostenibilità corrono fra Zurigo e Milano

Il gruppo della "Swiss Tech Experience Week" 2022 all'EPFL Innovation Park
Il gruppo della “Swiss Tech Experience Week” 2022 in visita all’EPFL Innovation Park di Losanna nel Canton Vaud

Una immagine proiettata (ed evocativa…) dalla “Swiss Made Label”

Ambiente favorevole, prossimità di talenti e tecnologie finiscono infatti per attirare finanziamenti, co-finanziamenti o mandati diretti da parte di privati alla continua ricerca di nuovi brevetti che ne sono la conseguenza.

La presenza e la collaborazione, all’interno delle università così come degli istituti di innovazione e ricerca, dei maggiori player internazionali, unite alla disponibilità di tecnologie e attrezzature di ultima generazione (realtà aumentata, realtà virtuale, digital twin, giusto per fare un paio di esempi) e alla suddivisione per specificità tematiche dei vari hub dell’innovazione della Confederazione, sono aspetti fondamentali di un sistema nel quale un’azienda subisce l’immagine proiettata dalla “Swiss Made Label”. Una garanzia, quando possibile.

Tutto ciò non è una novità per studenti, ricercatori e per i professionisti dell’innovazione tecnologica che già vivono in Svizzera, ma può rivelarsi invece una sorpresa per tutti coloro i quali viaggiano per lavoro con un approccio bleisure travel, quello cioè che integra al lavoro, inevitabilmente flessibile, il tempo libero e sta diventando via via un segmento sempre più significativo nel mercato del turismo.

Nel rapporto internazionale “Svizzera 2035” emerge il futuro

Un robot della linea di assemblaggio droni dell'Innovation Park di Biel/Bienne
Un robot utilizzato nella linea di assemblaggio droni dello Switzerland Innovation Park di Biel/Bienne nel Canton Berna

“Swisstainable”: l’approccio rossocrociato all’ambiente fa la differenza

Per la sicurezza e la stabilità, ma anche e soprattutto per l’ambiente internazionale e la diversity (la Svizzera è stabilmente sul podio nell’Indice di Globalizzazione KOF), il turismo dell’innovazione è ormai una realtà per i nomadi digitali, i quali possono contare anche sull’approccio svizzero all’ambiente – per il quale è stato coniato un termine apposito ed evocativo: “swisstainable” – che si riflette con una certa coerenza in una particolare direzione dell’innovazione tecnologica che non fa mistero di puntare su un’evoluzione attenta alla sostenibilità e all’economia circolare.

In un settore turistico, quello svizzero, nelle cui previsioni solo nel 2024 si tornerà ai livelli pre-COVID (ma che oggi è ai livelli del 2016, prima del boom bloccato dalla pandemia), tutto ciò che è correlato al business dell’innovazione può rivelarsi un pretesto molto prezioso.

Ha aperto a Zurigo il nuovo Campus Europaallee di Google

La linea di assemblaggio dei droni all'Innovation Park di Biel/Bienne (prima parte)

La linea di assemblaggio dei droni all'Innovation Park di Biel/Bienne (seconda parte)

La linea di assemblaggio dei droni all'Innovation Park di Biel/Bienne (terza parte)

Un simpaticissimo robot "Calciobalilla" all'innovation Park di Biel/Bienne

Il lago di Lucerna dal Monte Pilatus
Il lago di Lucerna dal Monte Pilatus durante la "Swiss Tech Experience Week" 2022