Un modello in 3D per misurare i “parametri vitali” di Leonardo

Il CINECA si doterà di una visione approfondita dei segnali operativi del supercomputer di Bologna e della infrastruttura di supporto

Un modello in 3D per misurare i “parametri vitali” di Leonardo
Un’ipotesi di modellazione tridimensionale del supercomputer Leonardo di Bologna

Mentre entriamo nell’era exascale, i supercomputer diventano più grandi, più densi, più eterogenei e sempre più complessi.
Il funzionamento affidabile ed efficiente di tali macchine richiede una visione approfondita dei parametri operativi della stessa e della sua infrastruttura di supporto.
Per soddisfare questa esigenza e per consentire il monitoraggio, l’archiviazione e l’analisi continui dei dati sulle prestazioni quasi in tempo reale dai livelli della macchina e dell’infrastruttura sia dal punto di vista dei manutentori che degli utenti, servono misure congegnate ad hoc.
Ciò è tanto più vero per Leonardo, il supercomputer inaugurato ufficialmente il 24 novembre 2022 alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, nonché fiore all’occhiello della Data Valley emiliano-romagnola, incentrata sulla nuova infrastruttura del Big Data Technopole.

La Data Valley Emilia-Romagna è sempre più realtà tangibile…

Il supercomputer Marconi 100 nella sede del CINECA a Casalecchio di Reno (Bologna)
Il supercomputer Marconi 100 nella sede del CINECA a Casalecchio di Reno (Bologna)

I test di fattibilità sugli attuali calcolatori a Casalecchio di Reno come il Marconi 100

Si è lavorato in collaborazione con l’Università di Bologna per implementare un’infrastruttura di analisi dei dati operativi: essa è stata testata sugli attuali supercomputer del CINECA come il Marconi 100.
Il team Visit Lab CINECA sta lavorando su un modello 3D della macchina e del luogo fisico in cui verrà installata.
Il lavoro è iniziato acquisendo informazioni sul layout tecnico con posizionamento dei rack, dispositivi del sistema di raffreddamento e così via.

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Un Digital Twin in Realtà Virtuale utilissimo per scopi gestionali e di comunicazione

L’obiettivo era quello di sviluppare un modello tridimensionale che fosse utile sia per scopi gestionali, ma anche per scopi di comunicazione.
Il modello sarà molto utile per creare l’interfaccia 3D per un gemello digitale di Leonardo.
In particolare, il team di Visit Lab ha sviluppato un flusso di lavoro per la costruzione di Digital Twin in 3D con la realtà virtuale, in cui il focus è sull’interazione con il modello virtuale e sulla semplice riutilizzabilità del framework sviluppato che funge da back-end.

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Un modello in 3D per misurare i “parametri vitali” di Leonardo
Un’ipotesi di modellazione tridimensionale del supercomputer Leonardo di Bologna

Cinque aspetti già usati per i data center altamente portatili e adattabili ad altri campi

L’implementazione e il design, già concepiti per i data center di supercalcolo, sono altamente portatili e adattabili ad altri campi.
Il flusso di lavoro proposto è incentrato su alcuni degli aspetti principali dell’implementazione di un gemello digitale, ovvero: modellazione automatizzata; connessione tra entità fisica e modello virtuale; collegamento tra modello virtuale e servizi; collegamento tra modello virtuale e dati; interazione tra modello virtuale e utenti.

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Il primo elemento principale: il “data lake” implementato dall’Alma Mater Studiorum

In questo momento questa infrastruttura ha due componenti principali incentrati sui dati e sulla loro visualizzazione.
Il primo elemento è il “data lake” prodotto dall’Exascale Monitoring Infrastructure, ovvero ExaMon, implementato dall’Alma Mater Studiorum nell’ambito del progetto europeo IoTwins, insieme a un data lake ES CINECA che raccoglie informazioni sull’utilizzo della macchina da parte di utenti e progetti.
In particolare, ExaMon raccoglie diversi dati eterogenei, sia hardware che software, ed espone diversi strumenti per consumare i dati di telemetria come API Python e formati di dati per vari framework di analisi.

Video, la “sala macchine” destinata al supercomputer Leonardo

La cerimonia di inaugurazione del supercomputer Leonardo a Bologna il 24 novembre 2022
La cerimonia di inaugurazione del supercomputer Leonardo a Bologna il 24 novembre 2022
(Foto: Giorgio Maestri)

Il secondo elemento principale: diverse applicazioni open-source, tutte basate sul Web

Il secondo è costituito da diverse applicazioni basate sul Web che offrono diversi tipi di informazioni dettagliate sui dati, a seconda dell’utente finale.
Queste applicazioni web sono sia 2D che 3D e si basano su framework open-source come React: quest’ultimo serve per la creazione di interfacce 2D, Blender e Verge3D utilizzati per la creazione di interfacce 3D e Grafana, utilizzato per la visualizzazione e l’esplorazione di metriche.
Il modello in 3D del supercomputer Leonardo sarà presto disponibile.

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Il tour virtuale del supercomputer Leonardo al Big Data Technopole di Bologna

Il filmato in timelapse dell’installazione del supercomputer Leonardo al Tecnopolo di Bologna

Il filmato in timelapse della costruzione dei nuovi fabbricati del Big Data Technopole di Bologna

Un modello in 3D per misurare i “parametri vitali” di Leonardo
Un'ipotesi di modellazione tridimensionale del supercomputer Leonardo di Bologna